Non appena tornai al distretto, la Platt mi fece la ramanzina sul fatto che devo stare più attenta e che avrei potuto farmi male e bla bla bla.
Se c'era del fumo mica è colpa mia. Poi dovetti andare ad un negozio dove dicevano che una drogata fosse lì per rubare. Quindi prendi la moto, parti per andare al negozio, arrivo ed è chiuso.
Ma mi ha preso in giro la Platt o cosa. C'era questa persona diversamente giovane, perché se gli dici anziano si offendono, che mi dice che il negozio che cercavo era a 4 isolati da lì.
Ok, dovrò parlare con la sergente. Non appena arrivo il negoziante mi dice "guardi è chiaramente una drogata che sta rubando del pane" ma siamo seri.
La donna mi dice "non sono ne drogata ne armata sto solo prendendo del pane per i miei figli. Mio marito è morto e io sono disoccupata" allora sospirai e dissi al negoziante se poteva chiudere un'occhio ma lui mi urla "SE NON SEI IN GRADO DI FARE IL TUO LAVORO CHIAMERO' UN VERO POLIZIOTTO!"
Allora gli ho detto "vuoi un vero poliziotto. Va bene. Dando un'occhiata al tuo negozio ho appena visto una roba come 1500$ in multe. Quindi per una volta puoi anche chiudere un'occhio, ma dato che vuoi un vero poliziotto te le farò pagare tutte"
Lui mi ha dato i 1500$ e poi io ho pagato il pane alla donna. Sono tornata al distretto e ho chiesto alla Platt il perché della via sbagliata ma lei non ne sapeva nulla. Intanto erano scesi quelli dell'Intelligence ma io non me ne ero accorta.
Ho dato i 1500$ alla Sergente e lei, sbalordita dalla cifra, mi ha detto "E tu tutti sti soldi da dove li hai presi scusa?" io risposi tutto d'un fiato, sotto lo sguardo di tutto il distretto "beh, c'era una donna che voleva prendere del pane per i suoi figli dato che è vedova e chiedendo al negoziante se poteva chiudere un'occhio lui mi ha urlato contro che voleva un vero poliziotto e quindi ho analizzato tutto il negozio e c'erano 1500$ di multe e lui piuttosto che dare il pane alla signora li ha pagati"
La Platt mi ha detto "sei stata brava ragazzina. Comunque la prossima volta respira mentre parli, sei diventata un pomodoro" io mi sentivo in un'imbarazzo totale.
Voight mi ha fatto i complimenti per la somma ricavata e io rimasi sorpresa dal fatto che mi ha sorriso. Poi mi ha detto "se aspetti ancora un po' di tempo puoi venire nel mio ufficio che parliamo" io annui e mi misi ad aspettare.
Dopo poco sentii alla radio Antonio che richiedeva aiuto e rinforzi e io partii subito, senza neanche sentire i richiami della Platt.
Arrivo sulla scena e lui mi fa segno di inseguire i tizio e catturarlo che lui e gli altri sarebbero arrivati. Io annuii e partii immediatamente.
L'ho inseguito fino ad un posto sperduto della città. Sono scesa dalla moto e poi il tipo come mi ha visto si è sparato in fronte. Il uso sangue era schizzato sulla mia faccia, essendo che aveva il finestrino della macchina abbassato.
Ho sentito alla radio che mi chiamavano e io ho detto "s-sono in un luogo lontano da lì. Però non so come si chiama" loro mi hanno chiesto che cosa avessi ma io gli ho detto che avrebbero capito quando sarebbero arrivati.
Quando sono arrivati e hanno visto la macchina hanno capito tutta la mia situazione. Erin si avvicina a me e mi dice "stai tranquilla, non è successo nulla. Ora vieni che ti porto al distretto e così puoi sciacquarti la faccia. Poi parlerai anche con il capo. Ok?" "Ok" dissi io.
Non appena arrivai al distretto, assieme alla squadra, Sean mi ha chiesto cosa mi fosse successo e io gli ho detto "te lo dirò davanti a una birra. Se vieni a casa mia stasera sei ben accetto" lui annuii e io salì nella sede dell'Intelligence.
Erin mi ha portato nel bagno dello spogliatoio e poi mi sono sciacquata la faccia. Dopo ciò lei mi ha chiesto se fossi pronta a parlare con il sergente e io gli ho detto di si.
Non appena arrivata nel suo ufficio mi ha fatto cenno di sedermi, io lo feci e lui disse "Allora Astrid, come è andato il primo giorno di pattuglia?" io risposi che era andato bene e allora mi domandò "quale è il prossimo incarico che ti piacerebbe ricevere. Cerco sempre di accontentare tutti quelli che vengono. E quindi lo chiedo anche a te"
Io ero un po' titubante: non capivo se fosse un giro di parole per estorcermi informazioni su qualcosa oppure se voleva davvero "accontentare" le mie richieste.
Quindi abbassai lo sguardo e dissi "capo, se è per caso un giro di parole per arrivare da qualche parte le chiedo di essere diretto: non ci capisco molto di queste cose. Comunque a me va bene qualsiasi incarico, uno vale l'altro. Se devo fare qualcosa lo faccio con piacere siccome ho aspirato a questo posto molto tempo"
"Beh se tu hai interpretato la mia domanda un giro di parole io non lo so, però posso dire per certo che tu stai avendo paura di qualcosa, ma di cosa precisamente? non pensavo di fare tutta questa paura" disse scherzosamente l'ultima frase.
"Ho anche paura di lei, le voci che circolano la descrivono come una persona che viene alle mani facilmente, violento, duro anche con i ragazzi della sua unità. Insomma solo con queste voci, diciamo che mi spaventa. Però ho anche paura di fallire, di non essere capace neanche di fare il mio lavoro, di essere una fallita e ho anche paura della solitudine. Voi siete una grande famiglia, composta da persone altrettanto grandi, e se voi non vi fidaste di me ne avreste tutte le ragioni. Ho sempre paura di farvi arrabbiare e di deludervi Sergente. Ma non solo di deludere lei, tutto il distretto, e tutta l'unità dell'Intelligence. Non voglio che la reputazione di questo posto cada a picco per colpa mia. Tutto qua"
La sua solita espressione seria si è trasformata in una di compassione: gli facevo pena come minimo. Non ne sarei rimasta sorpresa dato che oltre ad essere una fallita non mi hanno mai considerato altro. Io ci ho provato. Provare per credere, no?
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O insieme o nulla (Chicago Pd)
ActionQuesta è la mia prima storia, nn credo che sarà molto lunga ma spero che vi piaccia. Scusate gli eventuali errori grammaticali ma è la prima volta che scrivo. La storia parla di questa ragazza, Astrid, che vuole a tutti i costi diventare poliziotta...