ANTONIO'S POV
Io sono salito a dire agli altri la situazione. Non mi convince per niente, sento che qualcosa sta per succedere ma non so cosa. Spero di sbagliarmi...
"capo in teoria se andiamo alla casa abbandonata sulla 37esima dovremmo trovarli lì" dissi salendo "e Astrid?" chiese lui "vuole stare a controllarlo, non si fida" dissi.
"prendete le giacche e andiamo" rispose. Prendemmo le cose e partimmo per andare alla casa. Era lontanissimo rispetto al distretto: ecco perché non mi fidavo. Siamo troppo lontani e il tizio a ceduto troppo presto.
Siamo arrivati alla casa e quando entrammo non c'era nessuno. C'era il buio totale, nessuna persona che parla. Anche dopo aver accesso le luci non c'era nessuno, nemmeno una sottospecie di botola da dove avrebbero potuto passare. Nulla.
"5021 Flame... aiu-to... colpi da- arma da fuoc- verso la poliz-ia. Aiut-o" sentimmo dire alla radio "RAGAZZI CAZZO TORNIAMO AL DISTRETTO!! E' UNA RICHIESTA DI AIUTO DA PARTE DI ASTRID!!" disse Jay in panico. Corsi alla macchina e nel mentre chiamai un'ambulanza dicendo di dirigersi direttamente al distretto.
SONO UN COGLIONE!! Se fossi rimasto avrei potuto aiutarla e non starebbe così, mezza morente. Perché non ho detto nulla, perché? Che mi costava intestardirmi per una volta. Non stavo più capendo nulla ero in panico ed eravamo quasi arrivati.
L'ho vista su una barella sporca di sangue e mia sorella che gli faceva le compressioni perché è in arresto cardiaco. No ho chiesto a nessuno e sono salito sull'ambulanza. "Avanti Astrid, so che puoi farcela" dissi con le lacrime "fagli il massaggio cardiaco! E' in arresto" disse Gabby
Io iniziai le compressioni ma nulla sembrava cambiare, stava sempre peggio. Non riesco più a smettere di pensare al peggio. Arriviamo al Med e subito la portano in sala operatoria. Io sono rimasto lì, davanti alla sala d'aspetto come un deficiente al posto di essere alla ricerca di quel figlio di puttana che l'ha ridotta così.
Mi sono seduto perché mi stavano cedendo le gambe. Ero in panico e nemmeno sapevo che ore fossero, se avevo qualcuno vicino a me. Non capivo più nulla. Aspettai ore ed ore, nel mentre erano arrivati tutti: il distretto, l caserma dei vigili del fuoco e i suoi amici.
Avevano già informato Nick della situazione e ha detto che sarebbe arrivato il prima possibile. Nel mentre ero riuscito a smettere di pensare a cose brutte siccome c'erano Eva e Diego. Volevo sembrare calmo anche se si vedeva che non lo ero.
Ho visto passare Will e gli ho chiesto qualcosa, ma lui ha detto che era ancora in sala operatoria. E' da 4 ore ormai che è dentro, perché non ci sanno dire ancora nulla. Voight a detto ai ragazzi di andare a prendere il bastardo, volevo andare anche io ma non mi ha lasciato. Dovevo starle vicina, anche se lei non lo sapeva.
Passò ancora un'ora e nulla, ancora nulla. Io non so più cosa pensare: certo non è facile, ma se ci mettono così tanto è perché era grave. Gli altri erano tornati e fortunatamente lo avevano ucciso. Almeno una cosa bella c'era.
Pensai a tutti i bei momenti passati insieme: dal primo incontro, a quando aveva consolato Eva, quando ha dato il 100% di se stessa per trovare Diego, la volta che mi ha chiesto di allenarla, quando mi ha fatto sfogare in macchina. Tutto. Ogni cosa che mi ricordasse il suo sorriso magnifico.
Ho pure ripensato a quando ha rischiato la pelle nell'incidente in macchina con suo fratello. La cosa che mi piaceva di più era tornare a casa la sera e vederla sul divano che si lamentava del fatto che non le piacesse stare ferma. Quando nella Battle of the Badge, lei non ha mai smesso di fare il tifo per me e anche nel momento di silenzio, quando ero quasi stato abbattuto, lei ha urlato con tutto il fiato che aveva la frase "FAGLI VEDERE CHI E' IL MIGLIORE!!".
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O insieme o nulla (Chicago Pd)
ActionQuesta è la mia prima storia, nn credo che sarà molto lunga ma spero che vi piaccia. Scusate gli eventuali errori grammaticali ma è la prima volta che scrivo. La storia parla di questa ragazza, Astrid, che vuole a tutti i costi diventare poliziotta...