La mattina dopo mi sono svegliata ancora nella posizione di ieri, con la differenza che gli altri erano svegli.
"buongiorno principessa, dormito bene?" mi disse Marco ridendo "ha ha ha molto simpatico Marco. Che ore sono a proposito?" chiesi "è ora di andare al lavoro" disse una voce a me familiare.
Mi girai e trovai Roman seduto al tavolo. "che diamine ci fai tu qui?" chiesi confusa "dato che ti ha chiamato mezzo distretto e non hai risposto mi sono inventato la scusa che ieri sera stavi poco bene e quindi puoi arrivare dopo" disse con nonchalance.
"grazie Roma, ti devo un favore" dissi andandomi a preparare "di nulla dormigliona. Ora monta in macchina che la Platt farà una ramanzina e tutti e 2" disse lui
"perché dovrebbe sgridarci?" urlai dal piano superiore "perché in teoria io non dovevo nemmeno passare a vedere dove eri" mi urlò di rimando
"va bene, ci vedremo ragazzi. In caso sapete dove trovarmi" dissi guardando i miei amici "ciao Astrid. Volevo chiederti: stasera vieni sul tetto, devo parlarti" disse Killer
"dopo il turno passo allora. Oppure fatti trovare davanti al distretto con la moto dato che al ritorno sono a piedi" dissi al biondo. Lui annui e andai con Sean al lavoro.
"ma buongiorno Astrid, come stai?" chiese la Platt "sto meglio sergente grazie" dissi per poi chiedergli il mio ruolo di oggi
"oggi sei ancora di pattuglia con belli capelli" disse indicando il mio partner "due giorni di fila, complimenti Astrid" disse il detective Dawson passando dietro di me
"la ringrazio detective. Se c'è bisogno di qualcosa mi chiami" dissi all'uomo difronte a me "sicuro, una volta mi insegnerai ad usare il programma che hai sul portatile. Quello che ti ha dato tuo fratello, sai torna sempre utile" mi chiese
"sarà un onore farlo. Mi dica quando e le farò sapere" dissi "oggi sono un po' incasinato, domani riesci?" "in teoria ci sono, in caso le faccio sapere" dissi "va bene. Comunque dammi pure del tu, mi sento vecchio sennò" disse ridendo
Ci salutammo e poi andai di pattuglia con Roman. "hai un buon feeling con il detective Dawson, mica non ti piaceva socializzare" disse il mio partner addentando il suo panino
"non ho mai detto che non mi piace socializzare. Comunque siamo solo colleghi" dissi sottolineando bene la parola solo
"sarà, secondo me gli piaci" ipotizzò lui "ma che dici, è sposato e ha 2 figli. Poi sono troppo piccola" dissi bevendo un sorso d'acqua
"e da quando tutte ste informazioni miss so tutto io" disse ridendo "gli informatosi servono pure a questo. Comunque in tutto ciò c'è quel tipo che mi fissa" dissi indicando un uomo
Scendemmo dalla macchina e ci avvicinammo all'uomo. "buongiorno signore, ha bisogno di qualcosa?" domandò Roman mettendosi davanti a me
"no signore, non ho bisogno di nulla da voi. Ma da lei" disse indicandomi "e sentiamo che cosa vuole dalla mia partner" disse Roman mettendosi sulla difensiva
"una cosa che noi maschi non abbiamo" disse guardandomi pericolosamente "senta signore, noi siamo qui per fare il nostro lavoro. Quindi la dichiaro in arresto" dissi mettendogli le manette
"e che motivazione avreste, conosco i miei diritti" disse cercando di dimenarsi dalla mia presa "beh, veda lei. battute a sfondo sessuale ad un pubblico ufficiale. E poi chi a parlato di diritti" disse Roman
"beh, tanto non avete le prove che io abbia detto tutto ciò" disse mentre ci dirigevamo alla macchina "si da il caso che io stia registrando con il mio telefono. Salga in macchina e faccia poche storie" e così andammo al distretto
Il tizio lì venne messo in prigione da Roman e nel mentre che lui lo portava alle celle io sono andata nell'atrio e ho trovato una scena strana.
"Eva che diamine ci fai qui" disse il il detective Dawson "papà la mamma ci ha portati via e io non ti ho più visto" disse la ragazza "e tu hai preso un treno per venire qui, ti rendi conto che hai 14 anni e sei minorenne. Potrebbero anche rapirti e io non so nulla" disse l'uomo alterato
"lo so ma lasciamo spiegare" disse la ragazza "niente storie io adesso devo tornare al lavoro. A fine turno ne parliamo. Astrid, puoi portarla in quella stanza e stare con lei finché non finisco il turno" mi chiese Antonio
"ma certo detective, mi prenderò cura di sua figlia" dissi portando la ragazza nella stanza "grazie e scusa se ti ho messa in questa situazione, ma sei l'unica ragazza di cui mi fido" disse correndo via
Andai in una stanza con Eva e gli ho chiesto se volesse qualcosa, ma la sua risposta mi ha fatto tenerezza e compassione. Mi ha detto "voglio il papà e Diego qui con me. Non che la mamma sia cattiva, ma senza preavviso a diviso la nostra famiglia"
Ho vissuto pure io così: con la differenza che i suoi genitori sono separati, i miei sono morti. Si soffre allo stesso modo, e non ci si abitua mai.
Allora gli ho detto "sai, purtroppo non ci puoi fare molto: hanno deciso così e così rimarrà. Però guarda il lato positivo: dopo vedi il papà e passerai del tempo con lui. Vedrai che tutto si sistemerà: certo non sarà come prima, ma crescendo diventerai indipendente e potrai andare a trovare mamma e papà quando ti pare"
Eva si è appoggiata con la testa sulle mie gambe e dopo aver detto un semplice "grazie" si è addormenta. Che tenera🥰
Alla fine del turno, Antonio entrò nella stanza e vedendo sua figlia dormire beata, sorrise e poi si sedette di fianco a me.
Prima guardò sua figlia e poi mi guardò dicendomi "l'altra sera sono arrivato a casa convinto di trovare tutti, ma non è stato così. Ho guardato sul tavolo e c'era una busta: era la lettera di divorzio. Quando ho realizzato che non solo aveva lasciato me, ma aveva anche portato via i miei figli, ci sono rimasto malissimo. Tutte le volte lei dice che è colpa di questo lavoro e che se Diego è stato rapito è solo colpa mia e cose così. Ma che ne sapevo io che avrebbero rapito mio figlio"
"lo so Antonio, è dura da sopportare. Calcola che prima quando gli ho chiesto che cosa volesse mi ha detto "voglio il papà e Diego qui con me. Non che la mamma sia cattiva, ma senza preavviso a diviso la nostra famiglia". Non sapevo nemmeno io che cosa dire a quell'affermazione. L'unica cosa che gli ho detto è stata che tutto si sarebbe sistemato e poi non sapevo che fare" gli dissi sorridendogli
Eva si svegliò e guardò entrambi e poi disse al padre "papà ma lei è la tua ragazza e non me lo hai detto" "tesoro è una mia collega non è la mia fidanzata. Comunque adesso io e te parliamo ok?" e poi io usci dalla stanza.
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O insieme o nulla (Chicago Pd)
ActionQuesta è la mia prima storia, nn credo che sarà molto lunga ma spero che vi piaccia. Scusate gli eventuali errori grammaticali ma è la prima volta che scrivo. La storia parla di questa ragazza, Astrid, che vuole a tutti i costi diventare poliziotta...