ANTONIO DAWSON BABY

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Sono salita al piano superiore e ho notato che per la milionesima volta non c'era nessuno. "ma dove minchia sono adesso santo dio" chiesi a me stessa "sono in sala interrogatori, hanno praticamente finito il caso" disse Adam spuntando da dietro di me

"e perché non sono stata informata. Voglio dire, come hai fatto a saperlo?" chiesi "la Platt servirà a qualcosa" rispose lui ridendo "sai che se ti sente sei morto, vero?" domandai seria "che vuoi che mi succeda in caso mi faccio un'altro giorno di pattuglia" rispose sarcastico

"stasera posso venire a casa tua che beviamo una birra assieme?" chiesi "emm... ok. Perché proprio a casa mia? e poi quell'altro non si ingelosisce?" chiese stranito "e anche se fosse ho tutte le scuse pronte" risposi ridendo

"preparatevi che partiamo" dice Alvin ritornando con tutta la squadra al seguito. Abbiamo preso le nostre cose, messo i giubbotti anti proiettile e siamo partiti. Praticamente entrare in quella zona era abbastanza difficile dato che è la zona di una gang.

Voight è riuscito a convincerli e ci hanno fatto entrare. Siamo arrivati nella casa e c'era un problema: praticamente il tizio si era chiuso in una stanza e aveva iniziato a sparare totalmente a random, creandoci dei problemi nel cercare di colpirlo.

Jay è andato nella stanza dietro ed è riuscito a sparargli. Lui credo sia morto e la ragazza era finalmente sana e salva. Siamo tornati al distretto e abbiamo aspettato la fine del turno.

Stasera il notturno dovevano farlo Antonio e Jay e io sono potuta andare in tutta tranquillità da Adam a riprendere lo spazzolino di Kim. Era l'unico modo un pochino discreto che mi era passato per la testa.

Sono arrivata a casa sua e abbiamo bevuto una birra tranquilli parlando delle nostre cose private e del lavoro. Non che potessimo parlare di molto. Avevamo deciso di andare al Molli e ho usato la scusa del "vado in bagno a prepararmi" per recuperare lo spazzolino della ragazza.

Grazie a dio era abbastanza riconoscibile dato che c'era scritto grande come non so cosa il suo nome. L'ho messo in una busta e poi siamo partiti. Arriviamo ed era abbastanza presto: erano le 18:20.

Ho bevuto un'altra birra e poi sono andata a salutare i miei due amichetti del distretto. Ho chiamato Jay al telefono e mi ha aperto. Sono salita e c'era il mio partner che si era addormentato con la testa sulla tastiera.

Ho riso un pochino quando l'ho visto e Jay mi ha detto "come mai da queste parti, insomma dovresti essere a casa a dormire" "sono voluta passare a trovare i miei colleghi preferiti" dissi sorridendo.

Mi sono avvicinata al mio ragazzo e gli ho sussurrato all'orecchio "sono uno spirito che è venuto a trovarti, vediamo se mi riconosci" in quel momento si è svegliato di botto e ha urlato "CHI. CHE, COSA, DOVE, COME, QUANDO, PERCHE"

"hahahahahahaha, Antonio non smetterai mai di farmi ridere sai" disse Jay ridendo "che diamine è successo?" ha chiesto "sono solo passata a salutare caro" dissi sbucando da dietro di lui facendogli prendere un mezzo infarto

"ma mi vuoi morto per caso" ha chiesto felice e arrabbiato al contempo "no, non voglio che il mio ragazzo muoia. Volevo vedere la tua reazione" risposi "aspetta voi 2 cosa?" ha detto Jay "è vero, non te lo avevo detto. Ci siamo fidanzati" disse Antonio

"sapete che se il capo vi sente siete fottuti, vero?" disse lui sconvolto "pensi che me ne fraga qualcosa. Insomma non è difficile da mantenere una relazione segreta" dissi "magari per te è semplice ma tu non hai idea di quanto ci soffra non poterti abbracciare ogni tanto" ha urlato il mio parner

"non è facile nemmeno per me. Solo che non lo dimostro. Ora vado, domani ho tante cose da fare" dissi scendendo "ma non è il tuo giorno libero" ha affermato Jay "lo so ma devo chiedere al sergente si mi lascia uscire prima" "perché?" domandarono entrambi

O insieme o nulla (Chicago Pd)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora