capitolo 6-Sorridimi sempre così

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Note pre-capitolo: ho allegato un brano da ascoltare in un particolare momento della storia, capirete voi quando. Buona lettura
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Taehyung e Jungkook si erano scambiati i numeri di telefono e, terminato il loro cestino di fragole tra le varie chiacchiere, avevano anche assistito ad un bel tramonto insieme e Jungkook, non aveva perso occasione di fotografarlo. In qualche foto compariva anche una mano del corvino che, giocoso com'era, non era riuscito ad evitare di inserire una parte di sé anche solo mostrando due dita davanti all'obiettivo. Questo gesto, seppur inizialmente avesse irritato il moro, successivamente lo aveva fatto ridere di gusto e non era riuscito ad evitarlo.

Abitando molto vicino alla spiaggia, Jungkook si era incamminato assieme a Taehyung e lo aveva salutato solo una volta davanti a casa del corvino, quindi ora sapeva bene dove egli abitasse e lo memorizzò. Se fosse curioso di vedere l'interno di quella enorme villa? Assolutamente, ma non poteva essere così sfacciato.

Certo, fosse stato per Taehyung, non si sarebbe fatto scrupoli a vedere il suo sudicio appartamento, ma lui appunto, non era così sfacciato, preferiva rimanere al suo posto.

Tornato a casa anche Jungkook, sviluppò le varie fotografie e appese alcune nella sua stanza, comprese le ultime che gli portarono inevitabilmente un sorriso amaro sul volto. Taehyung era una bella persona, sicuramente un buon amico e Jungkook si sentiva così sbagliato nel volerlo ingannare in questo modo, però continuava a ripetersi che forse, quello era l'unico modo per sopravvivere e doveva farselo andar bene, si sarebbe perdonato in futuro.

I giorni successivi furono molto giorni di routine. Jungkook si svegliava, beveva il suo solito e convenzionale caffè mattutino, andava in ufficio, elaborava qualche idea con Hoseok, faceva assistenza ai clienti, ordinava delivery del cibo da consumare sulla sua scrivania e cercava in tutti i modi di non pensare a nulla, che non fosse il suo lavoro.

«Che ne dici se puntassimo sulla resistenza del cellulare? Potremmo proporre l'idea di un uomo che corre, fa cadere il telefono per terra e all'improvviso passa una mandria di cavalli che lo calpestano e boom: il cellulare è intatto, come se non fosse stato neanche intaccato.»

Jungkook guardò Hoseok con una faccia che andava dal dubbio che fosse un pazzo all'incredulità, non credeva di aver sentito davvero una cosa del genere.

«Hobi sei forse impazzito? Non dobbiamo vendere bugie, è un cellulare.»

«Bè ma l'idea della resistenza non era male. L'ha detto pure Kim coso che è resistente»

A quel cognome gli occhi di Jungkook si illuminarono per un momento, poi si ricordò che in quel paese del cazzo il cognome Kim fosse abitudinario.

«Una cosa del genere è già stata portata avanti da Apple nel 2020, quindi non è fattibile»

«Che palle-sbuffo Hoseok-Allora cosa ne pensi di puntare sul colore delle immagini? Ha detto Kim che i colori sono talmente vivi che sembra che le immagini appunto...prendano vita..»

«Mh questa non è male come idea, quindi una sorta di immagini virtuali...» immaginò ad alta voce Jungkook per poi essere interrotto dalla vibrazione del suo telefono. Era un messaggio. Jungkook quindi prese il telefono di getto, doveva essere importante, lui riceveva messaggi solo dalla sua famiglia e quindi questo lo allarmò particolarmente:

>Kim Taehyung
>A che ora stacchi dal lavoro?<

«Chi è? Hai forse conosciuto una nuova ragazza?» domandò Hoseok ridacchiando

«No, ma cosa? E' un amico»

«Mh, un amico...Non essendo una ragazza allora potresti spegnerlo? Sai com'è, stiamo lavorando» disse Hoseok facendo sospirare pesantemente il moro.

EVERYTHING WILL BE OKAY-vkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora