capitolo 44-Sono ancora tuo

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«Lo vedi quel puntino giallo che lentamente sorge e sale su nel cielo?» sussurrò indicandoglielo Jungkook con la testa sulle gambe di Taehyung

«Mh? Il sole?» chiese quasi per conferma il maggiore accarezzandogli i capelli

«Si, vedi-, mi sono sentito così quando ti ho incontrato per la prima volta. Ero immerso nel buio, perso, e tu sei arrivato come una luce tenue ma costante, che poco a poco ha rischiarato ogni angolo della mia vita» sussurrò mettendosi seduto, voltando le spalle al mare per poterlo guardare negli occhi «grazie a te ho capito che, anche nelle notti più oscure, c'è sempre un'alba pronta a sorgere. Sei il sole che mi scalda, che mi fa sentire meno solo, che dà un senso al mio esistere.» aggiunse appoggiando la propria fronte su quella di Taehyung che bloccò quel contatto tenendo il suo volto tra le mani.

«Oggi...» sussurrò sfiorando la punta del suo naso con quella del minore «è stato il giorno migliore della mia vita»

«Non abbiamo fatto nulla di particolare oggi però» ci tenne a precisare Jungkook

«Ti ho riavuto con me, in ogni forma possibile, se non è particolare questo...» sussurrò «Sei ancora mio, giusto?»

«Sono ancora tuo» confermò annuendo lentamente «E tu...Sei ancora mio?»

«Come il sole appartiene al cielo» confermò facendo illuminare gli occhi di Jungkook dalla sorpresa, o forse dalla contentezza, chi poteva dirlo... Quest'ultimo decise di accorciare ogni distanza in modo da unire le loro labbra nell'ennesimo bacio ricco di mancanza, rimpianto e amore, bacio che Taehyung fu più che felice di ricambiare, stringendoselo addosso come se avesse paura che, avendo chiuso gli occhi per potersi godere il momento, lui sarebbe potuto svanire nel momento in cui avesse lasciato al sole il potere di illuminare di nuovo i suoi occhi «Ho preso una decisione» esordì staccatosi leggermente dalle sue labbra.

«Riguardo cosa?» sussurrò sulle sue labbra il minore per poi riprendere a baciarlo, sembrava ne fossero dipendenti.

«Compriamo una casa qui a Busan» cercò di dire tra un assalto e l'altro alle sue labbra, tentativo non troppo difficile dal momento in cui, con quella frase Jungkook sembrò perdere ogni tipo di lucidità sgranando gli occhi e guardandolo incredulo «Che stai dicendo?»

«Si, bè io devo tornare per forza a Seoul perchè la mia azienda è lì» ammise «e tu tornerai con me» precisò

«No Tae-»

«Fammi finire» lo interruppe «Manteniamoci due proprietà, una a Seoul dove vivremo stabilmente e una qui per poter tornare ogni volta che vorremo in modo da passare del tempo con la tua famiglia»

«Tae, io non ho più un lavoro, come facciamo ad acquistare una casa a Busan?» chiese confuso «E non ha neanche senso che io torni a Seoul perchè non lavoro più da Min»

«Non compreremo una casa lussuosa a Busan, un piccolo appartamento o casetta vicino ai tuoi andrà bene» ammise «Kookie probabilmente non lo vedi ma, i tuoi genitori, ti spingono a tirare fuori coraggio e determinazione, l'amore che provano nei tuoi confronti è indispensabile»

«Ma ho iniziato il percorso con la psicologa a Seoul e quello sarà sufficiente per me, e si, i miei genitori ovviamente ma infatti non pensavo di lasciarli così tanto presto» ammise «Non l'avevo proprio immaginato, ecco, io volevo solo-»

«Tu vuoi stare con me?» chiese il maggiore interrompendo il suo flusso di parole nel bel mezzo del discorso, facendogli mozzare il fiato e portando lo scintillio delle stelle nei suoi stessi occhi «Dio Tae, certo che sì» gli rispose facendolo sorridere istantaneamente.

Il corvino si sfilò il suo anello di ametista dal dito anulare e gli prese la mano «Ti ricordi cosa ti ho detto a proposito di questo anello?» domandò ma senza aspettarsi una reale risposta, Jungkook aveva iniziato a piangere dalla commozione e sapeva che non sarebbe stato in grado di dire una parola in quel momento, quindi continuò lui «Questo anello ti piaceva tanto, pensavi avesse chissà quale storia particolare ma è un semplice anello di ametista con la capacità di darmi la calma» ammise il maggiore sentendo a sua volta gli occhi pizzicare, sembrava essere passata un'eternità da quel momento «Ci sono molto affezionato per questo ma-,» sospirò «non penso mi serva più, non funziona se non ti ho accanto a me, non funziona se le tue labbra non sono sulle mie, non funziona se non ho la certezza di averti accanto a me ogni notte e svegliarmi con te ogni giorno, non ha il minimo potere se non posso sentirti perchè la sola idea che questo possa accadere mi fa salire il panico» ammise «Questo anello funziona solo se sono con te» ammise «Ti ricordi cosa ti avevo detto quella sera in macchina? Non l'ho indossato al dito anulare per caso, l'ho indossato perchè quel dito è in qualche modo collegato al cuore e nel mio cuore ci sei solo tu»

EVERYTHING WILL BE OKAY-vkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora