capitolo 18-Orgoglio o sentimento?

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Trovare il coraggio di guardarsi allo specchio la mattina dopo per Jungkook fu come spiegare ad un bambino il motivo per cui non poter mangiare caramelle o cioccolata tutto il giorno: arduo.
Si fece coraggio e si preparò per la giornata che lo attendeva al lavoro: si fece una doccia e indossò gli abiti più decenti rimasti in armadio, si sistemò i capelli e prima di uscire di casa prese il libro di Baudelaire dal comodino, in un modo o nell'altro doveva restituirlo al suo proprietario e sapeva bene che incontrarlo personalmente sarebbe stato fuori discussione. Così prese quel libro e lo ripose in una piccola scatola di cartone che avanzava dal trasloco e lo chiuse con del nastro adesivo. Prima sarebbe tornato al destinatario, prima avrebbe allontanato definitivamente il pensiero di Tahyung dalla sua testa.

Uscito di casa quindi passò prima in posta per far consegnare quel pacco all'indirizzo di Taehyung, quando vide però la dipendente al bancone prenderlo e malmenarlo senza un minimo di cura per metterlo insieme alle altre spedizioni qualcosa lo disturbò e invece di sentirsi più leggero percepì un enorme peso sul petto, peso che divenne sempre più insopportabile pensando a quanto il corvino tenesse a quel libro e quante sue emozioni si nascondessero al suo interno.

«Potreste fare attenzione. E' un pacco importante» disse loro ma quando la dipendente rispose con una semplice alzata di spalle capì che avrebbe dovuto correre quel rischio pur di evitare di incontrarlo dal vivo, sperò soltanto che non venisse disperso perchè quel libro era diventato di grande importanza anche per lui.

Uscito da quell'ufficio postale si diresse verso la metropolitana e da lì fece tutto il percorso al lavoro. Sentiva ancora quell'enorme peso sul petto e quasi non lo faceva respirare, si sentiva colpevole e sporco per aver fantasticato così tanto la sera prima sul corvino e per averlo immaginato in un contesto così intimo. Tuttavia non capiva ancora il motivo per cui avesse fatto una cosa del genere e forse neanche aveva tanta voglia di chiederselo, ignorare il problema era il modo più facile per ignorare anche la paura, la paura di giungere ad una risposta che non avrebbe dovuto neanche lontanamente ipotizzare.

Passeggiava come un ragazzino ferito mentre ascoltava una canzone dei Cigarettes After Sex con le sue auricolari, quella canzone che ci permettiamo di ascoltare in quel particolare momento della giornata in cui proviamo quello specifico sentimento e in cui abbiamo bisogno di sentirci ripetere ciò che ci fa male per poter capire quando toccheremo davvero il fondo prima di risalire in superficie.

You were all that I wanted then
Eri tutto quello che desideravo, all'epoca
It faded and I never saw you again
È svanito tutto e non ti ho mai più visto
But I won't forget the love we had
Ma non dimenticherò l'amore che abbiamo condiviso

Come to me now
Vieni da me, ora
Don't let me go
Non lasciarmi andare via
Stay by my side
Resta al mio fianco

Don't let me go
Non lasciarmi andare via
Stay with me still
Resta ancora insieme a me
I've missed you so
Mi sei mancato tanto

.........

I was dumb to let you drift away
Sono stato stupido a lasciarti allontanare
And though I guess it had to come to an end
E anche se immagino dovesse giungere a una fine
No one else could have the love we shared
Nessun altro potrebbe avere l'amore che condividevamo

Come to me now
Vieni da me, ora
Don't let me go
Non lasciarmi andare via
Stay by my side
Resta al mio fianco

And my heart goes out to you wherever you are
E il mio cuore va a te, ovunque tu sia

Avrebbe dato la colpa alla scelta della musica per i suoi costanti pensieri rivolti al corvino ma, indipendentemente tutto, ogni cosa in quell'enorme città non faceva altro che ricordargli Taehyung: dai cagnolini per strada al guinzaglio, alle grandi pubblicità della KAPAC sui palazzi del centro città, dai musicisti agli angoli della strada alle piccole librerie vuote poichè trovare qualcuno a cui piacesse leggere in quegli anni era come cercare le ciliegie nel periodo invernale. Inoltre le strade, i profumi, il mare...Tutto, mentre percorreva la strada per il lavoro, gli ricordava Taehyung e forse quel peso che sentiva sul petto era scaturito anche dal fatto che lui aveva cacciato Taehyung bruscamente dalla sua vita e adesso non poteva lamentarsene. No affatto, non poteva lamentarsi che la sua vita fosse tornata triste e grigia perché Taehyung era diventato il suo sole e lui aveva pensato di piazzarci sopra una grossa nuvola. Non poteva lamentarsi che non si facesse più sentire quando era stato lui a decidere per entrambi, non poteva dirgli quanto questa scelta feriva anche lui perchè sarebbe stato visto come un'ipocrita.

EVERYTHING WILL BE OKAY-vkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora