capitolo 19-Non posso fare a meno di innamorarmi di te

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«Scusami, non ti avevo sentito in bagno. Chi era alla porta?»

«Oh niente di che, un postino che ti ha lasciato un pacco, ho firmato io»

«Capito, sarà sicuramente da parte dell’azienda, devo ancora leggere tutte le cartelline che mi ha lasciato mio padre dei lavori precedentemente svolti»

«Niente che non si possa posticipare» gli rispose Jimin vedendo ancora i suoi occhi arrossati così si avvicinò a lui un po’ preoccupato prendendogli il viso con le mani «Hey, ti prego Tae torna quello di sempre, mi distrugge vederti così»

«Non mi vuole Jimin, non ci vuole nemmeno provare…Credo di fargli schifo, magari prima gli stavo anche simpatico ma appena ha scoperto che fossi omosessuale ha scelto di tagliarmi fuori dalla sua vita e non vuole neanche più vedermi. Io– devo digerire ancora il colpo ma prima o poi succederà e sarà solo un brutto ricordo, non preoccuparti.»

«Ho un’idea per velocizzare le cose. Hai bisogno di cambiare aria, devi farlo. –gli disse–Stasera ti porto nel nuovo fast food americano che ha aperto nel centro, dicono ci sia un sacco di affluenza ma conosco il direttore e gli chiederò di riservarci un tavolo per me, te e Yoongi»

«Solo per noi tre?»

«Si certo, una serata tra amici–gli sorrise–ci divertiremo»

«Se lo dici tu» gli disse per poi staccarsi da lui «Dopo mi preparo ma ora lascia che io mi viva la mia angoscia in santa pace» aggiunse 

«Che vuoi fare? Non dirmi lavorare perchè te lo brucio il pacco.»

«Nah, neanch’io ne ho voglia–ammise–c’è del vino in frigo, ho tanta voglia di bere e starmene sul divano mentre ascolto il vinile di “Blue Hawaii”» ammise dirigendosi in cucina

«Sarebbe questo il massimo del divertimento che puoi permetterti per stare meglio?»

«Non ho bisogno di divertirmi, ho bisogno di pace»

«Ed Elvis Presley ti dà questa pace?»

«Si, la musica mi dà sempre pace»

«Ma un po’ di musica allegra, no?»

«Decido io come convivere con il mio stato d’animo» gli rispose drasticamente mentre prendeva il vino e due calici tornando in salotto

«Come pretendi di superarla se ti metti ad ascoltare uno che nelle sue canzoni dice “Non posso fare a meno di innamorarmi di te” Taehyung?! Santa pazienza vuoi proprio farmi alterare!» gli disse e Taehyung alzò gli occhi al cielo appoggiando tutto sul tavolino e sistemando il vinile sullo stereo per poi farlo partire proprio su quella canzone.

«Ognuno la vive in maniera diversa» gli rispose «Se non apprezzi la mia beh, conosci l’uscita» aggiunse versando il vino nel suo calice e iniziando a bere e a muoversi sulle note di Elvis Presley «Wise men say, only fools rush in…But I can't help falling in love with you.» cantò ondeggiando i fianchi nel suo stesso salotto.

«Dio se vuoi darmi prova della tua esistenza uccidimi adesso» mugugnò Jimin esasperato. «Io andrò a casa, non serve che mi versi il vino. Ti mando l’indirizzo del posto e ci raggiungi lì stasera»

«D’accordo ma pagate voi stasera»

«Cosa? Perchè?»

«Perchè fosse per me starei volentieri sul divano a guardarmi un film strappalacrime in tv stasera e invece sono costretto ad uscire»

«Non ti ho costretto»

«L’alternativa era averti qui tutto il giorno Jimin…mi sono sentito costretto» gli rispose alzando gli occhi al cielo continuando a ballare come se fosse solo

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