Sarah
29 Giugno 2010
QUALCHE ORA PRIMA..
6:45 am
Silas Aiello era ormai vicino alla pensione, mancavano pochi mesi ormai e finalmente avrebbe deposto il distintivo. Dopo anni ed anni al servizio della nazione era ormai stanco di occuparsi della sicurezza di Fort Mill e dintorni. Ora aspirava a qualcosa di più gratificante, come curare l'orticello che con fatica cercava di tirare su ogni anno ma puntualmente con scarsi risultati.
Silas era lì, nel 1987, quando furono ritrovati i corpi di Solomon e Mike. Sin da subito grazie al suo potente intuito militare, aveva capito che quel caso non sarebbe stato un gioco da ragazzi, che avrebbe dato del filo da torcere ai suoi colleghi e all'intero dipartimento di polizia. Proprio per questo motivo aveva pensato bene di prendersi una "breve" vacanza, lontano dal caos dei riflettori mediatici.
Con i suoi sessant'anni ed i suoi 130 kg di peso, l'agente Aiello, fiero di essere per metà italiano, era rannicchiato in auto a divorare un hot dog mentre con l'altra mano sorseggiava un caffè.
Era appostato fuori casa di Gregory Sintort, così come Burner gli aveva chiesto. Aveva provato a divincolarsi inventando improvvise visite da parte di lontani parenti dal bel paese o visite mediche urgenti, ma questa volta non era riuscito a farla franca. La nottata era trascorsa in modo tranquillo, era anche riuscito a dormire qualche ora, tanto in fin dei conti nessuno lo avrebbe mai saputo. Fu solo verso le 6:30 del mattino che il rumore di un auto, sfrecciare fuori dal cancello della villa, lo svegliò di soprassalto.
Seguì la Mercedes nera per circa trenta minuti senza sapere dove andasse. Rimase a bocca aperta quando vide Samantah Sintort raggiungere la lussuosa dimora di Sid Francis. Richiuse la bocca solo per addentare l'ultimo boccone del suo secondo Hot dog. Quei due stavano tramando qualcosa. Altrimenti che bisogno c'era di vedersi con così tanta fretta all'alba? Nascondevano qualcosa, lui ne era sicuro, era il suo fiuto infallibile a suggerirglielo.
Silas scese dall'auto. Passeggiò intorno al perimetro della villa per circa tre o quattro volte Incurante dell'eventuale presenza di telecamere, così come farebbe ogni poliziotto degno del suo calibro. Guardò l'orologio che portava al polso per più di dieci volte, erano passati circa venti minuti e ancora tutto taceva, lui iniziava ad annoiarsi.
Fu solo verso le 7:30 del mattino che delle grida spezzarono il silenzio. Silas Aiello accorse verso l'entrata della villa ma ricordò di non avere con se la sua pistola. Corse verso l'auto pronto a recuperare l'arma da fuoco; con un abile scatto felino si precipitò poi verso le scale che conducevano ad un ampio soggiorno circondato interamente da vetri.
Samantah Sintort era riversa sul pavimento in marmo mentre Sid Francis, grazie alla sua moto, era ormai già lontano.
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GIOCO DI UN INGANNO
Mystery / Thriller"Riesci a distinguere il confine sottile tra inganno e realtà?" Dopo circa 20 anni, la criminologa Anna torna nella sua città natale di Fort Mill per risolvere un caso che la tormenta da tempo. Quando era adolescente, Anna era stata testimone di un...