Hanna
1 Luglio 2010
8 ore alla scadenza.
<<911 Qual è l'emergenza?>>
<<Ho sentito uno sparo. No aspetti... forse erano due. Credo che qualcuno possa essersi fatto del male>>
<<Signora provi a calmarsi. Sa dirmi dove si trova?>>
<<Dovete sbrigarvi. C'è qualcuno che sta gridando.>>
<<Mi ascolti attentamente... sa dirmi dove si trova?>>
<<Sono a Rock Hill, sulla Main street>>
Quando i soccorsi giunsero sul posto, alle 8:39 am, per Freddy non c'era più nulla da fare. Il suo cuore aveva smesso di battere, aveva posto fine alle sue sofferenze. La morte era sopraggiunta per due colpi d'arma da fuoco che avevano reciso la carotide. Il povero Freddy era morto dissanguato.
Percorsi la strada che portava alla Main street superando i limiti di velocità, per tutto il tragitto ebbi la costante sensazione che qualcuno mi stesse pedinando. Quel presentimento si trasformo in certezza quando un Pick up nero dai vetri oscurati inizio a seguirmi e a starmi alle costole. Provai a rallentare un paio di volte nella speranza di lasciarlo passare ma fu tutto inutile; così accelerai per un breve tratto e poi frenai improvvisamente, in fine accostai sul lato destro della strada. Fu in quel momento che l'auto mi sorpassò a grande velocità. Non riuscì a vedere chi fosse alla guida.
Quando giunsi sulla scena del crimine, Sarah era già li.
<<Dormito bene?>> Mi chiese
Non le risposi. <<E tu?>>
Lei fece lo stesso.
<<Sai dirmi cosa è successo?>> domandai
<<La vittima è Varick Weber ma per tutti era semplicemente Freddy. Stando al medico legale e la telefonata ricevuta dal 911 il decesso è avvenuto circa un'ora fa, verso le 7:30 del mattino. Probabilmente la vittima conosceva il suo aguzzino, non ci sono segni di scasso e la porta era aperta, inoltre sembra che non sia stato portato via nulla. La polizia scientifica sta raccogliendo le prove, sapranno dirci qualcosa di più tra qualche ora ma come sai per i risultati effettivi dovremmo attendere i prossimi giorni.>>
<<Per quanto riguarda la donna che ha effettuato la chiamata al 911? Siamo riusciti a rintracciarla?>>
<<Ancora no, ci stiamo lavorando. Per quello che sappiamo potrebbe essere chiunque. Da una banale vicina di casa ad una semplice automobilista>>
<<Capisco>> Ascoltai attentamente le parole di Sarah che quella mattina sembrava essere diversa, quasi spenta. Non era il cadavere a pochi passi da noi a preoccuparla, la sua inquietudine aveva radici diverse, più profonde. <<Sarah ho bisogno di parlarti>> le dissi.
<<Anche io!>> rispose.
Fui contenta di ascoltare quelle parole.
<<Sarah aspetta!>> l'agente Miles ci raggiunse, sembrava preoccupato. <<C'è una cosa che devi assolutamente vedere.>> Le porse tra le mani una busta da lettera di colore giallo pallido e gli fece cenno di aprirla. <<L'abbiamo trovata nella camera da letto della vittima, adagiata sul letto ancora sfatto. Crediamo l'avesse preparata per mostrarla a qualcuno di li a poco.>>
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GIOCO DI UN INGANNO
Tajemnica / Thriller"Riesci a distinguere il confine sottile tra inganno e realtà?" Dopo circa 20 anni, la criminologa Anna torna nella sua città natale di Fort Mill per risolvere un caso che la tormenta da tempo. Quando era adolescente, Anna era stata testimone di un...