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Lo sciabordio dell'acqua contro il fianco dell'imbarcazione era un invito a lasciarsi andare, una carezza prima della tempesta. Will sarebbe rimasto ad ascoltarlo per ore. Erano ancora attraccati al porto, in attesa che arrivassero Sofia, Jamie e il fidanzato.

Per ingannare il tempo Will raggiunse Michael, seduto a prua con le gambe incrociate, e gli fece segno di chiudersi il giubbino. Indossava un cappello da baseball per proteggersi dal sole.

«Copriti bene. Se avverti il minimo fastidio, dimmelo.»

«Will, non siamo ancora partiti!»

Michael era raggiante, glielo si leggeva in viso. Era la sua prima volta in barca, e probabilmente sarebbe stata anche l'unica... Will scacciò quel pensiero, odiandosi anche solo per averlo formulato.

Quando Aaron gli aveva parlato della barca del padre di Wynona, non aveva immaginato che fosse una di quelle moderne, a motore, con tanto di cabine per dormire e uno spazio sufficiente a ospitare una festa.

«Sei agitato come al primo appuntamento» osservò suo fratello.

«Non è vero.»

«Continui a camminare avanti e indietro e a guardare l'orologio. Sono sempre le dieci, lo sai?»

«Me ne sono accorto, grazie ometto.»

Il padre di Wynona, Xanto, emerse da sottocoperta, con sua figlia e Aaron al seguito. 

«Estamos prontos» annunciò nel suo irrinunciabile dialetto portoghese. 

«Pai, temos que esperar pelos outros» gli rispose Wynona.

Will immaginò che gli stesse ricordando che l'equipaggio non era ancora al completo. Aaron si allontanò furtivamente da quei due e raggiunse i ragazzi con aria stralunata. «C'è da diventare matti.» 

Will gli mise una mano solidale sulla spalla. «Scommetto che non vedevi l'ora di trascorrere una giornata con tuo suocero.» 

«Come si dice... Prima di prenderti la ragazza ti prendi i genitori, giusto?»

«Ti ha detto bene» disse Michael da sotto l'ombra della visiera. «Io so che in Sudamerica hanno sempre voglia di fare festa e di divertirsi.»

Aaron lanciò uno sguardo obliquo a Xanto, il quale stava ancora discutendo con Wynona. «Oh, sì, voi vi divertirete sicuro...»

Sulla strada in lontananza comparvero Jamie e Sofia, seguite da Cameron, che trasportava delle buste. Le ragazze stavano correndo nella loro direzione mentre si sbracciavano. Era impossibile non notarle. Il padre di Wynona accolse tutti con un ampio sorriso e li aiutò a salire a bordo, poi si sistemò al timone e cominciò a prendere il largo.

«Abbiamo portato qualcosa da bere e da mangiare» annunciò Jamie, indicando le buste che Cameron aveva trascinato per il porto. 

Xanto, a quelle parole, emise un verso di approvazione. Will notò subito come Jamie fosse molto a suo agio rispetto a Sofia. Le andò incontro, ignorando il nodo allo stomaco provocato dalla sua presenza. Non si erano mai comportati come una coppia in pubblico; oltretutto, non avevano nemmeno stabilito se fossero una coppia. Quando Will posò lo sguardo su di lei, tutti i suoi dubbi volarono via con il vento. Sofia lasciò che le loro labbra si incontrassero come se l'avessero sempre fatto, come se fosse la cosa più normale del mondo. Sembrava che avesse aspettato con ansia quel contatto tanto quanto lui. Le racchiuse la guancia in una mano e le portò i capelli scompigliati dal vento dietro l'orecchio. «Sei bellissima.» 

Non si pentì di averglielo detto. Lo pensava davvero. Era circondato da uno scenario stupendo, eppure avrebbe comunque preferito guardare lei.

«Sai come lusingarmi. Oscar Wilde non avrebbe saputo fare di meglio.»

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