cap 10 mezze verità parte 2

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" Jung -kook prometti che qualsiasi cosa sentirai non mi giudicare  prima che io abbia finito di raccontarti tutto. Al meno quello che potrò. Non è facile per me."

Jeon lo guardo nei occhi. Presse la sua mano ,lo baciò sopra.

" Te lo prometto , non ti giudicero e ti ascolterò con attenzione."

" Grazie. Allora comincio e."

" Io sono nato qua a Seul . Ho visuto qua fino miei 15 anni.  Non avevo nessuno se non mio padre che mi diceva che mamma era morta di parto. Con me c'era mia zia. La cugina di mio padre che mi ha cresciuto. Hai conosciuto anche tu e la signora Kim la governante. La mia non fu una vita bella  ."

Jimin puli le lacrime.

" Non posso raccontarti tutto adesso. Ho bisogno del tempo. Quando ero piccolo Taehyung veniva sempre da me e io da lui siamo sempre stati inseparabili. Tramite svoi genitori scopri che mia madre non era morta di parto ma era viva e vegeta. Così lo cercai per un anno ma invano.  Al eta di 15 anni conobbi un ragazzo e mi innamorai perdutamente di lui. Li regalai mio primo bacio, mio primo amore,la mia prima volta ,lo amavo alla foglia.

Mio padre vene sapere tutto non so da chi e come ma quello che è successo dopo non posso e non voglio raccontarti.

Mia zia assistiti una scena che non poteva immaginare minimamente così mi prese quella notte portandomi a casa di Taehyung.

Fra tempo mia madre si fece viva . Venni sapere che mio dare li aveva detto che io ero morto.  parti da lei in Inghilterra insieme a Taehyung.  Studiai la  al università di Harvard dove conobbi jin.

Poi arrivò la mia ricchezza smisurata . Non sapevo ne meno che ero così Rico , mio padre non mi permetteva di comprarmi niente dicendomi che eravamo poveri. Invece eravamo Richi sfondati.

Lo volevo rinunciare ma mia madre insieme a Taehyung e yoongi non mi permisero. Mi dissero che era un risarcimento per me. Ma io non lo volevo e non lo voglio ancora.

Cerco di fare del bene con quei soldi. Lo regalato a Taehyung un appartamento una macchina e un conto molto grosso in banca. A yoongi il locale, a Hoby e Naomi una casa e faccio donazioni alla associazione dei donne violentate e massacrate. Anche al orfanotrofio di Seul.  

Da piccolo mi piaceva ballare e da quando yoongi compro locale che mi offri lavoro da lui. Io lo accettai senza pensare sendo che anche Tae fa parte dei gruppi dei ballerini.

Ma differenza dai altri io e tae non siamo mai andati oltre ballare . A me quei soldi servono per me. Non voglio eredità per vari motivi.  Non ho mai fatto la puttana , non sono una persona facile da abbordare.  Fino miei 21 anni ho amato solo una persona e basta.."

" Mi dispiace tanto piccolo . E evidente che hai sofferto tanto. Mi basta quello che mi hai raccontato resto me lo dirai quando sarai pronto se vorai. Mi dispiace di averti ferito così tanto dal inizio sono stato un coglione. Perdonami ti prego. "

" Jung -kook? Come si chiamava ragazzo che hai amato?"

" Kim Jimin."

" E cosa provi per lui  adesso?"

" Lui è stato amore della mia vita . Io avevo 22 anni e lui ne aveva 15 al epoca."

" E dimmi jung-kook lo ami ancora?"

Jeon sospiro.

" Jimin non voglio farti stare male ma preferisco che nostro rapporto si basi sulla verità. Quindi ti direi di sì. Non ho mai amato più nessuno trane lui. Anche adesso penso se non spariva.come doveva essere la nostra storia. Forse lui non mi amava. Non lo so."

" Ti amava invece."

Jeon lo guardo stranito.

" Ti come lo sai?"

" Vi chiamavate con soprannomi come era suo?"

" Piccolo mochi. Lo chiamavo così."

" E lui ti chiamava kookie"

Jeon salto in piedi. Lo guardo nei Occhi. Jimin aveva liocchi pieni di lacrime.

" Come. Come lo sai.?"

" Jung -kook io ho cambiato mio cognome prendendo quello di mia madre a 15 anni. Prima mi chiamano k..."

" Kim Jimin. Ti chiamavo Kim Jimin ed eri biondo . Sei tu mio piccolo mochi non è vero?"

" Si. "

Jeon rimase in piedi come una pietra. Non riusciva muoversi.  Jimin ormai piangeva di rotto. Pensando che aveva perso per sempre ragazzo di fronte a lui.

" Dimmi qualcosa ti prego. Qualsiasi cosa."

Disse Jimin disperato.

Jeon si riprese dallo sciok.

" Che cosa ti devo dire?"

" Qualsiasi cosa. Mi dispiace tantissimo di averti ferito , averti fatto soffrire. "

" Jimin stai zitto."

Urlo Jeon ad alta voce.

Jimin capi che era arrabbiato e decise di andarsene.




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