cap14 ricato

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Tempo passa velocemente quando ami qualcuno . Al meno era questo che pensavo avvocato Jeon jung-kook seduto sulla sua poltrona. Un paio mesi da questa parte la sua vita era cambiato drasticamente diventando tutto più bello e dolce.

La presenza di Jimin si era rivelato miracoloso per Jeon.

Lui da piccolo non aveva avuto una vita facile. Svoi genitori divorziarono quando era piccolo non sapeva bene ancora motivo. Ma c'era qualcosa che sua madre perdutamente innamorato di suo marito non riuscì a perdonare abbandonandolo così.  Jeon non riuscì mai sapere la verità. Nessuno dei due svoi genitori toccarono mai questo argomento.  Cresceva in due case . Aveva due tate. Era tutto raddoppiato per lui. Da giovane era un ragazzo dolce e carino. Ma da quando Jimin se ne era andato improvvisamente dalla sua vita era cambiato tutto.

Facendo diventare Jeon un calcolatrice. Avido, bastardo, senza cuore. Usava le persone a suo piacimento. In quel periodo andava d'accordo con suo padre  molto. Anche essi un avvocato senza scrupoli. Allontanandosi dalla madre.

Ma da quando era arrivato di nuovo Jimin nella sua vita era cambiato di nuovo tutto . Facendo riscoprire amore a Jeon. Anche rapporto con sua madre era cambiato. La donna accolse Jimin braca aperte volendolo  bene come se fosse suo figlio. Crearono un rapporto meraviglioso loro due talmente forte che la mamma di Jeon sotto la richiesta insistente di Jimin  si trasferì nel depandans di Vila park. Con padre era diverso , lui non la vuole conoscere Jimin. Non accettava suo figlio fosse gay. 

A Jeon non importava tanto quello che pensava padre ,li bastava essere felice con Jimin.

La sua vita era meravigliosa quel periodo. Tornava casa da suo ragazzo sempre sorridente amandola ogni notte alla foglia.  Le cene fra amici dove anche Taehyung si era rassegnato non staccarli cuore.

Jimin era felice ,tanto felice , non era mai stato così felice in vita sua.

Voleva far conoscere a sua madre kookie ma prima doveva trovare modo e momento a raccontare tutta la verità su suo padre, su sua madre e su suo patrimonio enorme.

No riusciva a  decidere aveva paura. Paura di perdere la felicità che aveva ottenuto in questi mesi insieme a kookie.

Aveva paura che kookie sapendo la verità non riuscisse a perdonarlo, amarlo come faceva adesso., Essere schifato e giudicato da lui. Era questo che metteva paura a Jimin vedere  nei occhi del suo amore un disgusto, disprezzo verso di lui. Anche se Taehyung ne era certo che Jeon avrebbe capito e consolato non giudicato. Dal'tronde Jimin era una vittima , vittima di quel mostro chiamato da lui uomo nero.  

Jimin mentre stava lavorando Naomi li porto una busta sigillata.

" Jimin qualcuno ha lasciato per te questo a James al ingresso. "

" Grazie Naomi. "

Jimin prese la busta e apri. Svoi occhi divento di giaccio comincio a tremare e sudare freddo.

" T-tae. T-tae."

" O cazzo jiminie che succede?"

Yoongi salto dalla sedia.

" Naomi chiama Tae veloce."

Urlo disperato catapultandosi sopra Jimin vedendo che non riusciva ne meno respirare.

Yoongi lo prese fra le sua braccia forti stringendola forte.

" Jiminie calmati ci sono io con te."

" Che cazzo succede?"

Un Taehyung spaventato spalancò la porta. Vedendo suo amico in quella situazione scanso yoongi bruscamente si misse seduto su pavimento prendendo Jimin fra le sua braccia iniziando cantare una ninna nanna .

Naomi e yoongi erano senza parole.

Jimin pian piano si calmo.

" Sono qui mochi del mio cuore non andrò mai via da te. Calmati adesso mhu?"

Jimin si calmo definitivamente regolando suo respiro.

" T-tae. Aiutami tu prego."

" Che successo amore mio??"
Jimin guardo yoongi e Naomi.

" Voi due .fuori ."

Ordino Tae. In quel momento non li fregava ne   meno del suo fidanzato. Per Taehyung la persona più importante nel universo era Jimin e per Jimin valeva lo stesso.

Taehyung per lui era ogni suo sorriso, ossigeno , unico di qui si fidava senza riserve. Era vita stessa per lui.

Due ragazzi uscirono fiori dalla stanza senza fiatare. Sapevano benissimo entrambi che non cera posta per loro fra Jimin e Taehyung.

Jimin li porse la busta. Tae lo lesse e spalancò liocchi.

" Chi pensi che ti abbia mandato?"

" Non ho idea Tae. Nessuno trane noi 5  dovrebbe sapere la verità. "

" Ok. Chiamo tua madre. Tu stai tranquillo ok.? Ne abbiamo affrontato tanto affronteremo anche questo. Ma Jimin devi dire la verità a Jk. Li devi raccontare tutto a questo punto non hai altra scelta.."

" Ho paura tae."

" Lo so fratello mio ma lo devi fare . Lui capirà . Sono sicuro che ti amerà ancora di più. "

" E se non capisse Tae? E se mi giudicasse e mi odiasse?"

" Jimin. Ricordati bene mie parole tu non hai colpe . Hai agito di conseguenza per quello che ti hanno fato hai capito? Tu non hai colpe."

" Grazie Tae. "

Tae lascio amico per fare chiamata criptata  internazionale a Londra.

" Ciao zia sussi. Abbiamo un problema , qualcuno sa qualcosa e sta ricattando Jimin. "

" Come?"

Li rispose una donna dal altra parte del telefono satellitare .

" Con una lettera anonima. "

" Che dice?"

" So chi sei. Che cosa fai fatto. Se non lasci Jeon Jung-kook racconterò tutto alla stampa."

" Fra due giorni arriviamo."

" Arriviamo chi?"

" Io e Natan ."

" Perfetto. Era quello che volevo sentire ."

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