7.

2K 145 18
                                    

Niall lo salutò con calore.

-Ehi, Harry. Come va?-

Harry, manco a farlo apposta, arrossi', e con un moto di insofferenza rispose -Ho avuto giornate migliori a dire il vero- Probabilmente l'insieme delle cose, Louis che non gli parlava e lo sfogo verbale con cui aveva investito il vicino avevano iniziato a scalfire la sua proverbiale pazienza.

Niall gli lanciò un'occhiata obliqua.

-Tranquillo, amico. Ora ci pensiamo noi a farla svoltare in meglio-

Harry sorrise, grato. A pelle, sentiva di potersi fidare, anche se il biondo era un tantino esuberante.

-C'è anche Louis?- Si informò.

-Uh uh -annuì Niall.

Harry non commentò, comunque era felice di avere l'occasione di chiarirsi.

Liam abitava vicino all'Università, ed impiegarono una ventina di minuti per arrivare. La zona residenziale era tranquilla e ben tenuta.

-Hai deciso dove andrai alll'Università?- Gli chiese all'improvviso Niall, curioso.

-Ehm..non so ancora nulla. Ho fatto domanda in un paio di posti- si tenne sul vago.

-Hai fatto domanda anche qui?-

Harry pensò che Niall fosse un tantino troppo diretto per i suoi gusti, anche se probabilmente era quello uno dei motivi per cui andava d'accordo con Louis.

- Uhm..sì- disse, scendendo dall'auto.

La faccia di Louis quando vide entrare Harry fece capire al ragazzo che non sapeva che ci sarebbe stato anche lui. Arrossi'. Louis riusciva a metterlo in soggezione.

Liam lo accolse con un abbraccio fraterno, che servì a consolarlo. Era grato a Niall e Liam di essere intervenuti, ma la freddezza di Louis lo mortificava, si sentiva di troppo, per cui il suo umore si spense.

Liam lo portò con sé in soggiorno per fargli vedere i suoi CD, era una collezione notevole, e l'impianto stereo era di tutto rispetto.

Nel frattempo, Niall e Louis stavano battibeccando in cucina.

-Siete due impiccioni. Ti avevo detto che non volevo parlargli!-

-Tomlinson, sei un idiota. Fidati che ci ringrazierai-

Louis era combattuto.

Da un lato, avrebbe voluto tornarsene a casa sua e continuare ad ignorare Harry fino alla fine del suo tirocinio; dall'altro, desiderava che il ragazzo gli desse un qualsiasi cenno di incoraggiamento, un appiglio a cui aggrapparsi per pensare che, forse, Niall non si fosse sbagliato.

Sulle spine, sbircio' i due seduti sul divano, e captò involontariamente una frase di Liam:- Ma che ti ha fatto questo vicino?-

Liam stava parlando di Mika, un cantautore libanese di cui Harry conosceva qualche canzone soltanto, e stava parlando di un'intervista in cui l'artista parlava della sua adolescenza stigmatizzata dai bulli. Harry aveva colto la palla al balzo per affermare che anche lui, oggi, aveva avuto un piccolo assaggio di disprezzo da parte del suo vicino, ma che per fortuna non gli era mai capitato prima.

-Ma che ti ha fatto questo vicino?-

-Mi ha simpaticamente chiuso fuori dalla camera mentre ero uscito a controllare la caldaia, avevo solo un asciugamano addosso-

Louis si fermò ad ascoltare, già irato con quel ragazzo che non conosceva.

-Mi dispiace. Che coglione. Tipi come questo ce ne sono, purtroppo. Tante volte è successo anche a Louis, e spesso lo abbiamo aiutato a difendersi. Se hai bisogno di rimetterlo al suo posto, non basta che una parola- gli propose Liam, arrabbiato quanto Louis.

Accadde una mattina...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora