Erano stesi sotto al sole per asciugarsi. Sophia e Jessica condividevano gli auricolari di un I-pod, Liam e Louis chiacchieravano, ed Harry e Meg erano ancora in acqua. Niall era steso all'ombra, che giocava col cellulare. Louis chiacchierava, ed intanto seguiva con lo sguardo i due.
-Sembrano molto affiatati- commentò Liam.
Louis annuì, con una smorfia.-Non osare! Non o s a r e- gli intimò Meg, cercando di scappare. Ma Harry la guardò alzando un sopracciglio, le braccia spalancate, ed in un balzo la raggiunse tra i suoi strilli e la scaraventò sotto con la testa.
-Sei uno stronzo!- Protestò lei appena riemerse. -Lo sai che è un casino il sale coi miei capelli!-
Harry stava ridendo di cuore, e non si rendeva conto di che spettacolo fosse. La pelle, facilmente scuribile al sole, era già di un tono più abbronzato, e gli occhi verdi risaltavano come due smeraldi nel suo viso. Il torace gli si era sviluppato un pochino negli ultimi mesi, rendendolo meno allampanato, ed aveva un accenno di addominali. Era bellissimo.
-Poi ti aiuto a pettinarli- le promise, girandosi per fare una nuotata.
Meg uscì dall'acqua rabbrividendo ed imprecando ad alta voce per il tuffo indesiderato. Era riuscita a mantenere la testa asciutta, fino a quando lo scemo del suo migliore amico non aveva deciso diversamente. Colse lo sguardo di Louis su di sé, ma non se ne curò.
Si avvolse nell'asciugamano, stendendosi sulla stuoia, e osservò il suo amico fare ampie bracciate verso riva. Poco dopo uscì. Meg apprezzava l'avvenenza di Harry, lui non si rendeva conto di quanto fosse bello, e ne era lieta, perché odiava i ragazzi pieni di sé.
Harry le fece una linguaccia, che lei ricambiò, ed andò a sdraiarsi accanto a Louis, che rabbrividi' quando la pelle fredda di Harry gli si appoggiò contro.
-Tieni, asciugati, o ti verrà un malanno- gli disse Louis porgendogli un telo da bagno.
Il ragazzo si passò l'asciugamano sulla testa e sulle spalle, scompigliandosi i ricci. Poi tornò a stendersi.
Rimasero qualche minuto in silenzio, poi Niall propose una partita a pallone. Harry, che non amava particolarmente il calcio, giocò comunque per un po' per compagnia, ma dopo una mezz'ora andò a sedersi vicino a Meggie e Sophia, guardando gli altri tre e Jessica giocare sfegatati.
Meggie tirò fuori un pettine a denti larghi porgendolo ad Harry con fare eloquente, e lui alzando gli occhi al cielo lo afferrò. In realtà era tutta scena, gli piaceva.
Da bagnati i capelli di Meggie erano lunghi fino alla vita, ed erano bellissimi, ma erano un groviglio di acqua, sale e sabbia, per cui la ragazza iniziò a brontolare che le stava tirando i capelli.
-Sei tu che ti ostini a pettinarli prima di lavarli e di metterci il balsamo- replicò lui, affrontando ancora una volta il pasticcio incasinato di ricci.
Louis strinse le labbra in una fessura, e una pallonata lo prese in pieno petto.
-Ehi Lou! Tutto bene amico?- Gli corse incontro Liam.
-Si, sì grazie- si affrettò a dire lui.
-Ma dove diavolo stavi guardando?- Lo rimproverò Niall, seguendo la direzione del suo sguardo e comprendendo.
Dalla loro posizione non potevano sentire il battibecco tra Harry e Meggie, potevano soltanto vedere lui che le passava le mani tra i capelli.
Louis ricominciò a giocare, infastidito da quell'intimità, e Liam e Niall si scambiarono un'occhiata. Jessica, invece, era felice. Louis era anche più reattivo di quel che pensava.
Dopo un po', accaldati, i quattro tornarono all'ombra per prendere fiato.
-Giochi bene- disse Meg a Jessica.
-Te ne intendi?-
-Lei è capitano della squadra di calcio femminile della sua università- rivelò Harry, suscitando l'interesse di tutti gli altri.
-Davvero?! E perché non hai giocato, adesso?- La apostrofò Niall, offeso.
-Perché avevo da fare per districare i capelli dalla salsedine. Saranno anche belli, ma, Dio mio, averli ricci è un impegno!-Si lamentò la rossa, ancora alle prese con il pettine di Harry.
Louis si rese conto che Harry stava pettinando Meg come avrebbe fatto con una sorellina. Niente, in loro, faceva pensare che fossero attratti l'uno dall'altra, e si rincuorò, rasserenandosi.
Harry rese il pettine a Meg, che lo ringraziò, e si alzò per andare a sedersi vicino a Louis.Gli si stese di fianco e gli cinse il torace con un braccio, e Louis lo abbracciò a sua volta, spostandogli i capelli ormai asciutti e stopposi di salsedine dagli occhi.
Meg si mise a gambe incrociate a risolvere dei cruciverba, mentre tutti gli altri seguirono l'esempio dei ragazzi e si misero a riposare.
Harry si appisolo', e quando si svegliò il sole era diventato obliquo. Gli altri stavano giocando a carte, mentre Louis fumava una sigaretta. Era stato l'odore a svegliarlo.
-Ehi, buongiorno- gli disse Louis, guardandolo.
-Sto così bene qui con te vicino che mi sono addormentato- constatò Harry, facendo sorridere l'altro.
-Eri così tenero che non ho avuto cuore di svegliarti- gli confessò, facendolo arrossire.
-Ehi, il piccolo si è svegliato. Torniamo su ragazzi?- Li richiamò Niall.
Harry fece una smorfia: non gli piaceva che rimarcassero la sua età, temeva che Louis notasse ancora di più la differenza d'anni tra loro.
Liam parve accorgersene perché gli diede una pacca sulla spalla, mentre tornavano verso il cottage.
-Questa volta siamo più del solito e c'è una doccia sola, per cui proporrei che le coppiette la facessero insieme per velocizzarsi- propose Louis, intendendo Liam con Sophia e Niall con Jessica.
-Bene. Cominciate tu e Harry- esordì Meg, facendo voltare Harry di scatto con sguardo assassino, e lasciando Louis spiazzato: non ci aveva proprio pensato, e si sarebbe morso la lingua.
Ci fu un momento di imbarazzo, poi Meg aggiunse: -Come non detto...-
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Accadde una mattina...
FanfictionHarry è un diciassettenne sognatore, che vede solo il buono delle persone e non vuole mai deludere nessuno. Alle prese con un tirocinio in uno studio veterinario, incontra Louis. Louis ha ventinove anni ed ha da poco aperto una piccola clinica per...