I giorni seguenti passarono in una spirale di stanchezza ed agitazione per Harry, e di vaga apprensione e nostalgia per Louis.
Harry si buttò anima e corpo negli esami, superandoli brillantemente, come era prevedibile. Arrivò il 10 giugno, data ultima, e finalmente gli studenti uscirono dall'aula esultando: era finita. Mancava soltanto l'esposizione dei risultati e la consegna dei diplomi, prevista di lì a 5 giorni.
Harry era sollevato e stanco, e tornò a casa con l'intenzione di dormire per un giorno intero. Sua madre non c'era, e si preparò un panino in solitudine, con la musica nelle orecchie. All'improvviso la canzone si interruppe e l'auricolare gli fece rispondere automaticamente alla chiamata di suo padre, col quale si trovò in linea con la bocca piena. Degluti' a fatica e si scusò, spiegandosi. Il padre rise, e il cuore di Harry tremolo' di speranza.
-Harry, abbiamo finito la nostra ultima conversazione col piede sbagliato. Tua madre mi ha detto con quanto impegno tu ti sia preparato per la maturità, per cui ti dico già che, anche se non approvo certe tue scelte, sono comunque orgoglioso di te-
Ad Harry si riempirono gli occhi di lacrime.
-Grazie, papà-
-Ti volevo anche dire che ho pensato ad un regalo di diploma-
-Papà, non ce n'è bisogno. Davvero-
-Non dire sciocchezze. Ho contattato l'agenzia viaggi-
-No, papà..-
-Lasciami finire. Ti voglio regalare un viaggio. Decidi tu dove.-
-Papà..-
-Per due.-
Harry trattenne il fiato, non sicuro di aver sentito bene.
-Hai capito cos'ho detto? Per due. Fatti accompagnare da chi vuoi. Mi devo fidare delle tue scelte, sei adulto ormai-
-Stai scherzando, papà?-
-Mai stato così serio. Sono convinto che tu sia abbastanza saggio da scegliere da solo con chi vuoi trascorrere il tempo-
Harry sentì una fitta al cuore: a suo padre, Louis non piaceva nemmeno un po'.
-Tu sai, papà, quanto io tenga a te e al tuo apprezzamento, ma sai anche che ovviamente porterei con me Louis, se accettassi il tuo regalo. Perché lo fai, se non ti piace? -
-Perché son convinto che ti renderai conto da solo che non fa per te. Hai bisogno di svagarti, di divertirti, e mi va bene. Ti sfogherai, e poi tornerai in te. Sto solo favorendo questo processo.-
Harry sentì un tonfo nel petto. Suo padre sapeva colpirlo dove faceva più male.
-Ti sbagli, papà.-
-Il tempo me lo dimostrerà- concluse l'uomo.
-Senti, ora non ho voglia di parlarne ancora. Ci vediamo il 15- lo congedo' Harry, irritato.
Gli era passata la fame, per cui gettò gli avanzi nella pattumiera e telefonò a Louis.
-Ciao, amore. Com'è andata?-
-Bene. Finita. Esporranno i risultati dopodomani. A che ora arriverai il 15?-
-Ho deciso di venire in auto, devo parlare con Carl- rispose Louis, che era esausto dopo una mattinata di lavoro intenso.
-Non vedo l'ora di vederti- sospirò Harry, e Louis colse la vena di tristezza nella voce del ragazzo:
-Cosa c'è, piccolo?-
-Nulla. Ho solo voglia di te-
-Anch'io. Non vedo l'ora di vederti. Anzi, metti giù che ti videotelefono con Skype- decise Louis.
Un minuto dopo si sorridevano via webcam. Fu una chiamata molto, molto lunga, ed Harry dimenticò la chiamata di suo padre.
Il giorno dopo lo passò in piscina con Ally e Jack. Meggie era fuori città, ma sarebbe tornata per la cerimonia dei diplomi. Assieme a Jack c'era tutta la squadra di football ed anche alcune ragazze, ed Harry interagì più durante quelle ore che non in quattro anni. Si divertì e si rilassò, trovando la compagnia di Jack molto gradevole. Il capitano, dopo aver capito che Harry era già impegnato, rimase comunque a godersi la compagnia di Harry senza secondi fini, stupendosi di quanto quel ragazzo fosse intelligente e simpatico. I suoi compagni di squadra lo accolsero tra loro per osmosi, ed Ally rimase a guardarlo felice in più di un'occasione, mentre finalmente Harry interagiva amichevolmente con persone del suo stesso sesso.
Harry si abbronzo' all'inverosimile, ed ora di sera gli occhi verdi spiccavano come due fari sul viso scurito dal sole, rendendolo assolutamente bello, bello da impazzire, come ebbe modo di apprezzare Jack. Anche Ally lo guardava con occhi pieni di rammarico, ma Harry non si rese conto del reale motivo dell'umore dell'amica, per cui la abbracciò e la fece tuffare a forza con sé per riscuoterla.
Ingaggiarono una lotta scherzosa, ed Harry riuscì a placcarla bloccandola contro il suo petto. Improvvisamente, guardandola negli occhi, ebbe un barlume di consapevolezza e la liberò, sperando di non essersi lasciato trasportare troppo. Ma Ally aveva capito la lezione e non si fece illusioni.
Harry si issò a bordo vasca, mettendo senza volerlo in mostra i dorsali ed il busto, e si giro', porgendole la mano per aiutarla ad uscire, serio in viso. Allyson accettò l'aiuto e gli sorrise, dissipando il cipiglio sul viso dell'amico.
Jack aveva osservato la scena,come tutti i presenti, e non capiva cose fosse successo tra i due, ma concordava con Ally nel trovare Harry un figo da paura.
Il ragazzo gli si stese accanto, del tutto ignaro della reazione dei suoi amici, con la mente occupata interamente da due occhi del colore del cielo. Infatti recuperò il cellulare dallo zaino e scrisse un messaggio; il sorriso che lo illuminò un minuto dopo fece male al cuore di Jack,che non riuscì a trattenersi: -Il tuo ragazzo è un uomo fortunato-
Harry lo osservò per qualche istante con espressione indecifrabile, ancora perso nei suoi pensieri. Ripose il telefono e si tuffò di nuovo per fare qualche vasca in solitaria.
Uscì dall'acqua e scrollò i capelli, passandoci poi attraverso le dita e lasciandosi cadere di nuovo di fianco a Jack.
-Posso farvi una foto? Siete bellissimi, voglio mandarla a Meggie- esordì Ally. Harry fece spallucce e Jack sorrise, avvicinandosi un pochino all'altro, ma mantenendo le braccia incrociate. Allyson scattò la foto, facendola poi vedere ai due.
-Bella. Giramela- chiese il capitano, scrivendole il proprio numero di telefono.
Ally gliela girò e poi la postò anche sul gruppo di WhatsApp che aveva con Harry e Meggie. La risposta dell'amica non si fece attendere:
"Dio buono. Che spreco, ragazzi"
facendo scoppiare a ridere la ragazza ed alzare gli occhi al cielo ad Harry, che però non se la prese, conoscendo la mittente come le sue tasche.
Ally: "Pensa che è tutto il giorno che sono in piscina con loro due e la squadra al completo.."
Meggie: "Oddio. Brutta stronza. Rifatti gli occhi anche per me. Però il nostro Harry è sempre il più bello :-)"
Harry:" Vi ricordo che su questa chat di gruppo ci sono anch'io"
Meggie:"Lasciaci sbavare in pace, dolce Harry. Abbiamo gli occhi per guardare. E converrai che alcuni ragazzi della squadra, capitano compreso, sono decisamente apprezzabili"
Ally:"Eh già "
-La smetti?!- Disse Harry ad Allyson, riferendosi al suo ultimo commento.
-Cosa succede?- Si intromise Jack, ed Harry dispettosamente fece leggere gli ultimi post al ragazzo, che rise di cuore e gli restituì il telefono.
Ally, indispettita, informò Meg di quella intrusione mediatica e l'amica rispose ad Harry di fare poco il galletto e piuttosto di rimediarle qualche contatto telefonico. Harry scosse il capo, era irrecuperabile.
Harry mise via il telefono, lasciandole sole in chat, e si rilassò al sole.
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Accadde una mattina...
FanfictionHarry è un diciassettenne sognatore, che vede solo il buono delle persone e non vuole mai deludere nessuno. Alle prese con un tirocinio in uno studio veterinario, incontra Louis. Louis ha ventinove anni ed ha da poco aperto una piccola clinica per...