46.

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Louis si affrettò a chiudere la clinica, impaziente di recarsi all'aeroporto. Finalmente Harry tornava a casa dopo un mese. Emozionato, mentre guidava pensava a tutte le cose belle che erano successe da quando aveva conosciuto il suo meraviglioso ragazzo, che nella sua mente, nonostante il loro legame fosse riconosciuto dallo Stato, rimaneva il suo " ragazzo".

Alla fine le cose erano andate bene, e questo era il terzo viaggio di lavoro di Harry, che iniziava a muovere i primi passi nel mondo della discografia e degli
scrittori di testi. A lungo andare, probabilmente, non avrebbe dovuto fare molte trasferte come quella, potendo lavorare da casa al computer, e stava pensando di ampliare le sue collaborazioni mandando di nuovo i curriculum in giro, forte dell'esperienza con la casa americana. Le cose, insomma, lentamente ingranavano, anche se con sacrificio da parte di entrambi.

Louis si affrettò ad entrare e a raggiungere l'area degli arrivi. C'erano poche persone; controllò sul tabellone, sarebbe atterrato di lì a cinque minuti.

Harry sbarcò, tornando finalmente sul suolo inglese. Non vedeva l'ora di riabbracciare Louis. Recuperò il più velocemente possibile i bagagli, e affrettò il passo verso l'area arrivi.
Lo vide subito, ed il cuore iniziò a rullare velocemente in petto. Superò di corsa una coppia di persone, urtando persino inavvertitamente una di loro, e gli si precipitò tra le braccia.
Louis lo strinse, sentendosi felice come non mai, pensando al modo migliore per chiedergli di sviluppare il discorso matrimonio.
Harry lo sorprese, dicendogli:
- Quando sono con te, mi sento a casa-
-Bentornato, amore mio.-
Harry lo baciò, e Louis prese coraggio: - È ora di fare il grande passo per bene, Harry. Che ne dici?..-
Il ragazzo gli sorrise:- Ti ho già detto di sì quasi due anni fa, Lou. Per me è sempre sì-

E su questa frase, uscirono dall'aeroporto abbracciati, vicini, con un progetto in mente e la felicità nel cuore.
-Chissà che faccia farà Niall- ridacchio' Harry.
-Secondo me appena lo sapranno faranno una mega serata alcolica, scommettiamo?-
Harry si fermò di botto, con in viso quell'espressione da "ho avuto un'idea geniale proprio adesso", e Louis aspettò, curioso.
Quando Harry spiegò il piano che aveva in mente, scoppiò in una risata fragorosa e acconsentì.

-Tre mesi dopo-

-Tu sai perché diavolo dobbiamo trovarci qui?- Si lamentò Niall, guardando l'orologio.
Erano seduti alla caffetteria di Marie, tutti quanti: Niall, Jessica, Teddy, Sophia, Liam, Meggie con il suo fidanzato, Zayn ed Eve, in attesa dei soliti ritardatari, Harry e Louis.
-Uffa, quei due mi faranno ammattire- borbotto' Liam, in apprensione.
All'improvviso, eccoli. In abito da cerimonia. La compagnia si ammutolì, presa in contropiede.
-Che cazzo ci fate vestiti così?!-
-Da dove arrivate?!-

Louis ed Harry si limitarono a fare cenno loro di seguirli.
-Questi sono pazzi- commentò Meggie, alzandosi per seguirli.
Dietro alla caffetteria c'era un prato. Era stato allestito un gazebo con centinaia di rose bianche, e davanti ad esso c'erano delle panchine. I ragazzi, increduli, videro seduti i genitori di Louis e la mamma di Harry col suo compagno.
-Oddio oddio oddio- fu la reazione di Liam, sbarrando gli occhi.
-Vi state per sposare?! Così?! Ma siete impazziti?!- esclamò Niall.
-Voi siete pazzi sul serio- commentò Meggie, incredula.

Harry e Louis avevano le lacrime agli occhi a forza di ridere, ma riuscirono a riportare l'ordine e a far sedere gli amici, traumatizzati, accanto ai genitori altrettanto ignari dell'occasione.

Louis prese la parola, facendo cessare il brusio.
-Bene, vi abbiamo riuniti qui e credo ora immaginiate il perché. Non è una decisione presa all'ultimo minuto; abbiamo deciso di fare così perché non vogliamo feste sfarzose e regali, vogliamo soltanto avervi vicini, semplicemente, e questo era l'unico modo-

Niall e Liam erano scioccati, e Louis trattenne un risolino. L'unico a sembrare presente e consapevole era Zayn, gli altri avevano delle espressioni memorabili.
-Siccome in realtà siamo già sposati legalmente da due anni proprio oggi, ci scambieremo le promesse e gli anelli soltanto per motivi personali-

Harry temette che sua madre sarebbe svenuta, ma con grande forza d'animo si riprese. Gli altri, erano semplicemente ammutoliti.
D'altronde, ci si era mai potuti aspettare qualcosa di normale da quei due?
Davanti ai loro amici ed alle loro famiglie, e di fronte al celebrante, Harry e Louis ripeterono le loro promesse nuziali, e finalmemte si scambiarono gli anelli, con grande emozione delle loro mamme e di Sophia, che teneva le mani di Liam appoggiate sul suo grembo, conservando per loro un dolce segreto.

Ancora sotto shock, i presenti applaudirono alla coppia più pazza e dolce che conoscevano. Gli sposi si scambiarono il bacio di rito, mentre i presenti scuotevano la testa, increduli.
Teddy saltava e ballava per la gioia, incontenibile, e Niall protestava:- Tomlinson, non credere di passarla liscia. Vi organizzeremo una festa a sorpresa e ci vendicheremo con tutti gli scherzi peggiori che siano mai stati fatti, sappilo-
Louis rise, raggiante. Era all'apice della felicità. Guardava il suo meraviglioso sposo, e non poteva chiedere di meglio che trascorrere la sua vita accanto a lui.
Era certo che, un domani, avrebbero raccontato la loro storia ai bambini che sarebbero, a Dio piacendo, giunti ad ampliare la famiglia, e quello sarebbe stato uno degli episodi più divertenti e commoventi.

E quando sarebbe stato chiesto loro come lui ed Harry si fossero conosciuti, avrebbero risposto con la prima strofa della loro canzone, che Harry aveva deciso di far rimanere solo loro, uno dei segreti nascosti nella loro tela:

- Accadde una mattina...-

Fine

Accadde una mattina...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora