13

1.9K 140 9
                                    

Harry era esausto. Non era abituato a parlare così tanto, e Meg lo aveva spremuto come un limone, il che era stato catartico, ma ora si sentiva come appena uscito dalla centrifuga della lavatrice. Perciò gli dispiaceva dover tornare al residence, in un letto nuovo e soprattutto senza nessuno a fianco. Senza Louis.

Louis lo osservava, intenerito dall'aria svagata che aveva in quel momento, come un bambino. Si spostò dalla poltrona e gli si sedette accanto, al che Harry gli si rilassò contro il petto ed appoggiò la guancia sul collo di Louis, il quale era certo che avrebbe preso sonno a breve.

Meg era rimasta a cena da Louis, ed avevano chiacchierato tranquillamente. Per amore di Harry si erano comportati cortesemente l'un l'altro, anche se Louis la trovava vagamente irritante e Meg non era certa che avrebbe apprezzato la compagnia di Louis se non fosse stato per Harry.

Poco dopo Louis sentì la testa di Harry farsi pesante. Si era addormentato. Si girò per annusare i capelli e con una mano gli accarezzò la fronte.

-Ora che dorme, posso parlare senza filtri. Louis, l'impressione che ho di te è quella di un bravo ragazzo. Quindi probabilmente quello che sto per dirti è una precauzione inutile, ma mi sento in dovere di dirtelo- annunciò Meggie, seria.

Louis si aspettava già quel discorso, ma glielo lasciò fare, perché in qualche modo era felice che Harry avesse un'amica sincera, e capiva che loro fossero questo.

-Non far soffrire Harry. È il ragazzo più buono e gentile del mondo. Si merita qualcuno che lo apprezzi realmente. Se le tue intenzioni sono quelle di divertirti e basta, lascialo perdere e passa oltre- lo stupì invece lei. Louis si aspettava la versione "fagli del male e ti spezzo le gambe", ma la sua richiesta lo toccò.

-Non ho intenzione di giocare con lui, se è questo che temi. E mi chiedo ogni giorno se io stia facendo la cosa giusta o meno. Mi preoccupa la differenza di età, ma non tanto nel senso anagrafico, quanto che io già ho il mio futuro delineato, lavoro, mi sto realizzando, e lui è ancora all'inzio del progettare quello che vuole fare..-

-Non ti ha parlato del suo futuro?- Lo interruppe Meg.

-Non abbiamo ancora parlato di tante cose, è davvero poco tempo che ci frequentiamo, ci stiamo appena conoscendo-

-Harry ha già dei progetti per il futuro, dei quali è giusto che ti parli lui; questo tirocinio gli è stato suggerito da suo padre, perché non approva la strada che vorrebbe intraprendere lui. Capisci?-Louis strinse istintivamente Harry a sé. Meggie gli stava dando un sacco di cose su cui riflettere.

-Non so se lo sai, i suoi sono divorziati. Lui vive con sua mamma, ma ha un buon rapporto anche con suo papà. Per cui ha accettato per farlo contento- spiegò lei, temendo che Louis pensasse che Harry fosse stato obbligato.

- Ok. Senti, non mi raccontare tutto di Harry. Mi sembra di ficcanasare, vorrei che mi dicesse lui queste cose- commentò Louis, e Meggie annuì, spiegandosi:

-Lo so, ti ho detto queste cose per farti capire che lui è un pezzo di pane, non vuole mai deludere nessuno, ha appunto accettato di provare a fare un percorso che non gli interessa solo per non dispiacere a suo padre-

Louis era deluso di sapere che ad Harry non importava nulla di veterinaria, gli sembrava di aver perso tempo, ma era intenerito di fronte a queste rivelazioni.

Abbassò lo sguardo sulla porzione di guancia che riusciva a vedere, Harry gli aveva affondato il viso sul collo e sentiva il fiato solleticargli la pelle.

-Senti, devo proprio riaccompagnarvi al residence? Tanto non penso ti scandalizzerai di sapere che Harry dorme da me. Ho un'altra stanza. Passiamo domattina al residence a recuperare le valigie. Che ne dici?-

Accadde una mattina...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora