31. I fell in love with his soul before I could even touch his skin

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Myra




È come dovrebbe essere.
Pochi intimi, persone vere che versano lacrime perché lo amavano. Lo amano.
Non ho indossato una goccia di mascara, sapevo che sarei stata tra queste; sapevo che avrei versato tutte le lacrime rimaste.
Ora è reale, sta accadendo davvero... Non si tratta di una farsa, gli stiamo dicendo addio.
Andrew non tornerà più indietro.

Lascio che l'acqua salata si dissemini indisturbata sul mio viso mentre mi stringo forte al vestito che ho indossato per lui.
Non è lo stesso della prima volta, quello macchiato dai commenti malsani di sua madre, ma è irriverente allo stesso modo.
Amava anche questo di me, la parte più nascosta di me stessa che ho sempre cercato di nascondergli senza risultati.
Se avesse conosciuto Belle, sarebbe riuscito ad amarla intensamente quanto ha amato Myra Rivera.

Andrew amava profondamente, anche quando sapeva che quell'amore lo avrebbe distrutto. Così è stato con sua madre.
Così è stato con me.
Gli accarezzo una guancia prima che chiudano la fredda culla che mi precluderà per sempre il suo viso.
Avrei voluto che fosse felice, ma ho distrutto tutto. Sono stata complice del dolore che lo dilaniava, e non mi perdonerò mai per questo.
Lui è stata la mia salvezza, io la sua rovina.

Le braccia di Leila mi circondano per confortarmi, anche se non è possibile.
Nulla potrà farmi sentire meglio, non quando sento questa pressione sul petto; non quando la colpa mi martella la testa costantemente.
Ho pensato solamente a me stessa, al mio dolore, e ho ignorato quello che avevo sotto gli occhi: gli antidepressivi di cui abusava fino al rigetto di quel cuore che avrebbe dovuto garantirgli la vita.
Non riesco a togliermi dalla mente di aver contribuito alla sua malattia.
Il conforto non può esistere.
Lo sguardo accusatore di Marcel Dubois all'altro lato della stanza non mi dispiace, mi procura quasi sollievo. Me lo merito.

Mentre cerco di cogliere ogni sfumatura del suo viso per l'ultima volta, mi chiedo cosa sia andato storto, quando sia davvero cominciato l'inizio della fine. L'incontro con Eros, la finta scomparsa di Andrew... o la mia semplice comparsa nelle loro vite.
Se non ci fossimo mai incrociati, forse Andrew ed Eros avrebbero potuto vivere delle vite diverse. Non mi pento dell'amore che provo per entrambi, mi pento di averli spinti al limite, di aver incrinato le loro esistenze per il piacere di sentirmi amata.

Mi volto per uscire affiancata da Leila e Vincent che non mi lasciano un istante e vedo la sua figura allontanarsi.
Non ci siamo più parlati da quel momento, dall'entrata in quella casa deserta.
Non dimenticheremo mai l'assordante rumore di quel riaggancio. Come non dimenticheremo mai l'odore di polvere da sparo di quella stanza e il corpo di Andrew disteso senza vita.
Forse non ci perdoneremo mai di non essere arrivati in tempo.
Cinque sono i minuti che a detta dei medici avrebbe retto il suo cuore.
Lui lo sapeva, se lo sentiva.
Cinque minuti in cui avremmo dovuto essere con lui, nonostante i trascorsi dolorosi che ci univano. Lo dovevamo a lui, lo dovevamo a noi stessi.

Incrocio il suo sguardo solo giunti in cimitero, mentre entrambi lasciamo un tulipano sulla bara di Andrew.

«Ho preso in prestito i tulipani di Lilian, spero che non ti dispiaccia» gli sussurro.

«Abbiamo avuto lo stesso pensiero» commenta con un timido sorriso appoggiando il suo tulipano a poca distanza dal mio.

I nostri occhi sono fissi sull'involucro legnoso che intrappola suo fratello, una delle persone che più ho amato nella mia vita.
Probabilmente non sono mai stati così vicini come in questo momento, o forse non hanno mai avuto modo di esserlo. La scelta di sistemare Andrew vicino a sua madre racconta però molto di più di mille parole lasciate al caso. Non provo a entrare nel suo dolore nemmeno in punta di piedi, il mio è così pressante da impedirmi di lenire quello altrui. Tuttavia è impossibile non percepirlo.
Il rimpianto e la sofferenza lo consumano dall'interno, lontano da sguardi indiscreti.

𝐃𝐎𝐖𝐍 𝐓𝐎 𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐎𝐍𝐄𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora