Jungkook stava pulendo il bancone dalle bricioline dell'ultima brioche consumata quella mattina e subito dopo avrebbe pulito le macchine per fare i caffè. Il Serendipity, il locale in cui lavorava, ogni giorno subiva una trasformazione: bar-caffetteria di giorno, pub di notte. Di fatti, una volta finito il turno e chiuso il locale, i dipendenti si adoperavano a sistemare il tutto per la sera, lo spazio centrale veniva liberato per ricreare una sorta di pista da ballo e i tavolini andavano a contornare la stanza, dal bancone sparivano i prodotti serviti per la colazione e a loro posto figuravano vari alcolici e utensili per la preparazione dei cocktail.
Jungkook, solitamente, preferiva fare i turni serali, fare i cocktail era molto più nelle sue corde, ma spesso il proprietario lo chiamava anche per la mattina, soprattutto dopo aver licenziato alcuni dipendenti che non poteva più permettersi. Ultimamente, però, avrebbe preferito non fare turni mattutini, sua sorella lo aveva convinto quel giorno e ora era costretto ad aspettare uno dei suoi due colleghi per fare a cambio.
Era stato veramente stancante lavorare, non tanto per la quantità di clientela, ma per la troppa preoccupazione nell'aver lasciato da sola Min-jee a casa, ancora convalescente. E la cosa snervante era che non poteva lasciare il posto di lavoro fin quando un suo collega non sarebbe arrivato.
«Ancora qui Kook?» il nominato alzò lo sguardo e lo posò sul ragazzo davanti a sé «Sto aspettando che uno dei miei colleghi si faccia vivo...tu come mai sei qui?»
«Sono passato da casa tua e Min-jee mi ha detto che eri a lavoro e dato che c'ero sono stato qualche minuto con lei» Jungkook subito si imbronciò, le sopracciglia erano tutte corrucciate e il labbro inferiore sporgeva per la buffa espressione di gelosia «Sempre a starle appiccicato tu, eh?!»
«Kook, forse ti sfugge qualcosa, non ho lasciato io tua sorella, quindi, di conseguenza, non ho mai smesso di esserne innamorato» il barista strizzò gli occhi come se cercasse di non sentire quella verità, sapeva benissimo che Taehyung non aveva mai smesso di provare qualcosa per la sua sorellina, e nonostante sapesse che di Taehyung poteva fidarsi ciecamente, non poteva fare a meno di sentirsi più sereno da quando i due si erano lasciati.
«Lo so...lo so e mi dispiace terribilmente che lei ti abbia mollato, ma mia sorella è una ragazza molto razionale e giusta, quindi credo che abbia avuto un valido motivo se ha deciso di chiudere no?»
Taehyung forzò un leggero sorriso triste, lui sapeva benissimo perché lo aveva lasciato e forse non era proprio un motivo razionale, quello della brunetta, ma lui lo aveva accettato. Aveva tentato di parlarle e di guidarla su un'altra linea di pensiero, ma Min-jee è testarda e lei i suoi strani ragionamenti li aveva già fatti e non sarebbero cambiati. Quindi a Taehyung non era rimasto altro che accettare quella fine e fare un passo indietro, restandole a fianco come amico.
Un silenzio assordante era caduto nel locale, Jungkook scrutava il suo migliore amico da sotto i suoi lunghi ciuffi castani, mentre quest'ultimo guardava le proprie dita rincorrersi in un gioco nervoso. Fortunatamente a rompere quel silenzio fu la porta d'ingresso che si aprì e si richiuse subito dopo, attirando l'attenzione dei due sulla magra e bassa figura di Yoongi.
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My Amygdala ||Min Yoongi||
FanfictionAvete mai sentito parlare dell'insufficienza renale? Beh io si, da quando sono piccola...Perché? Perché è il mio piccolo problema di salute che mi accompagna ogni giorno, ma non starò qui ad appesantirvi con la mia cartella clinica ahahah. Quello ch...