❀Capitolo 31

81 13 34
                                    

Il giorno era arrivato e con esso l'attesa per l'intervento diminuiva e Min-jee non aveva dormito molto, il motivo principale questa volta non era la signora al suo fianco, anche se aveva contribuito come al solito, ma non aveva fatto altro che ri...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il giorno era arrivato e con esso l'attesa per l'intervento diminuiva e Min-jee non aveva dormito molto, il motivo principale questa volta non era la signora al suo fianco, anche se aveva contribuito come al solito, ma non aveva fatto altro che rimuginare sulla serata passata con Taehyung.

Dopo quel bacio bagnato dalle loro lacrime si erano stretti in un abbraccio silenzioso che durò a lungo, molti minuti passarono, a sufficienza per ristabilire i loro umori e far asciugare le loro lacrime, poi si separarono quel poco che bastava per riprendere aria e in tempo per il ritorno della signora Jeon con le bottigliette d'acqua in mano.

Quella serata aveva dato una fine alla loro relazione, definitivamente e ora Taehyung poteva riprendersi del tutto, piano piano.

«Sei sveglia?»

La brunetta si girò verso la porta da cui faceva il suo ingresso Yoongi, le stava sorridendo dolcemente e lei, semplicemente, si incantò a guardarlo. Lui le si avvicinò, le accarezzò i capelli e le baciò la fronte con delicatezza e gentilezza, poi si sedette sul suo lettino di fianco al suo bacino, così da poterle stare il più vicino possibile.

«Come ti senti? Ansia? Paura?» chiese a voce bassa mentre le accarezzava, con la punta delle dita, il braccio livido dai tanti prelievi e quella delicatezza le fece rizzare la lieve peluria.

«No...niente ansia. Devo solo toglierlo e poi prepararmi mentalmente al prossimo intervento che farò»

«Ehi, non correre...pensiamo ad una cosa per volta, altrimenti la tua lavatrice va in corto, ricordi?» Min-jee sbuffò una risata breve e annuì, poi fissò il suo sguardo sulle dita del ragazzo che le camminavano sul braccio e a lui sembrò che si stesse perdendo tra i pensieri.

«A cosa pen-»

«Ieri è venuto Taehyung» Yoongi deglutì a vuoto e si leccò le labbra, improvvisamente si sentiva la bocca secca, poi annuì appena come a darle il via per finire di parlare, che lui era lì e la stava ascoltando.

«Sembrava molto stanco...non lo avevo mai visto così, aveva le occhiaie, non sorrideva come sempre, sembrava spento» il ragazzo riprese i movimenti sul suo braccio, voleva, in qualche modo, infonderle calma e sostegno.

«Abbiamo parlato o, meglio, l'ho convinto a parlarmi. Ero davvero molto preoccupata e lui si ostinava a dire che non era niente, che stava bene. Invece no. Non sta bene, lui è triste. Tremendamente triste. Ed è tutta colpa mia.»

«No, ehi, perché dovrebbe essere colpa tua. Tu sei l'essere più dolce e innocuo che esista, non faresti del male nemmeno ad un moscerino. Tu ti senti in colpa pure per il solo pensare che la vecchina qui accanto è fastidiosa perché russa»

«Tu mi vedi dolce e innocua, ma sono stata egoista a lasciarlo da un momento all'altro, per un mio stupido problema e facendolo sentire come se non fosse abbastanza» Yoongi la abbracciò, la strinse il più possibile senza però farle male, in modo che si potesse sfogare e calmare. La brunetta si aggrappò alla sua felpa stringendola nei pugni e lo avvicinò a sé, era come se il suo corpo necessitasse di sentirlo il più possibile, sia fisicamente che attraverso il suo odore pungente e agrumato.

My Amygdala ||Min Yoongi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora