Entrò in casa e chiuse la porta a chiave, si tolse le scarpe e con movimenti abitudinali si infilò le ciabatte. Lasciò le chiavi nel portaoggetti e si tolse il cappotto che lasciò appeso all'appendino assieme alla sua borsa in stoffa.
«Tesoro sono a casa!» urlò incamminandosi verso la sala giorno, lo trovò proprio lì, seduto sul divano con le gambe accavallate che lo guardava con irritazione. Le braccia erano incrociate al petto, le sopracciglia talmente corrucciate da creare due rughette e le labbra erano strette in un broncio.
Deglutì a vuoto e si piegò su di lui per baciarlo dolcemente come faceva ogni giorno, ma non servì a cambiare la sua espressione «Jinnie, amore, va tutto bene?»
«Oh, sì! Una meraviglia Namjoon!» esclamò alzandosi dal divano e dirigendosi al bancone della cucina, il più giovane che lo seguiva cercando di capire la situazione «Amore, non mi sembra "una meraviglia". Dimmi che succede»
Jin aprì il frigo e tirò fuori una busta piena di gnocchi di riso precotti «Dimmelo tu Namjoon, che succede?» replicò con tono accusatorio mentre versava due porzioni di gnocchi in una padella d'acqua calda, già presente sui fornelli.
«E io come faccio a saperlo tesoro?» Jin lo fulminò con una veloce occhiataccia e si mise a preparare la salsa di condimento per gli gnocchi «Il nome Jeon non ti dice nulla?»
«Jeon? Tesoro ti giuro che non conosco nessuno con quel nome, e poi non ti tradirei mai» il maggiore si girò per guardarlo in faccia e se lo ritrovò quasi appiccicato, provò ad allontanarlo ma Namjoon si era già avvinghiato alla sua vita sottile per tenerselo vicino. Al minore non piaceva litigare con lui.
Jin sospirò capendo che Namjoon era agitato e spaesato, non voleva farlo preoccupare e così ricambiò quel suo tocco reggendosi sulle sue ampie spalle «Io non parlo di un uomo Nam, ma di una donna. Anzi, una giovane ragazzina. Min-jee»
«Come conosci Min-jee?» il maggiore accarezzò dolcemente la sua nuca, e si mise a giocare con una ciocca dei suoi capelli che attorcigliava tra le dita. Le mani di Namjoon accarezzarono la base della schiena di Jin, mentre lo guardava in attesa di una risposta che non tardò ad arrivare «Min-jee è una mia paziente Nam... tre mesi fa l'ho ricoverata per un blocco renale e ora stiamo combattendo per farla dializzare. Ma come se non avesse già abbastanza problemi, quella povera ragazza si è anche ritrovata un muro impossibile da scavalcare quando ha richiesto, per ben due volte, di avere le lezioni online per poter continuare l'università» Namjoon aprì la bocca come per parlare, ma non seppe cosa dire e subito la richiuse abbassando anche lo sguardo.
«Cosa hai da dire a tua discolpa signor Kim»
«Io...ci ho davvero provato a parlare con il rettore, ma non l'ho mai trovato in ufficio e la sua segretaria mi ha sempre risposto con dei no secchi sottolineando il fatto che non ero nemmeno un professore di Min-jee...ed è vero lei segue solo un mio corso che viene considerato un extra-curriculare...Non ho alcun potere Jinnie...» il maggiore gli accarezzò dolcemente una guancia «D'accordo, tu hai fatto il possibile amore...troveremo un modo per aiutare Min-jee, ok?»
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My Amygdala ||Min Yoongi||
FanfictionAvete mai sentito parlare dell'insufficienza renale? Beh io si, da quando sono piccola...Perché? Perché è il mio piccolo problema di salute che mi accompagna ogni giorno, ma non starò qui ad appesantirvi con la mia cartella clinica ahahah. Quello ch...