Some goodbyes are not forever.

511 44 15
                                    

Si può dire di aver vinto quando si riesce a guardare dritto negli occhi di chi ti ha ucciso senza sentire più alcun dolore.
Haley in quel momento si sentì una gran perdente. I suoi occhi, specchio di troppe emozioni in quel momento, fissi su quei occhi verdi che aveva tanto amato. Poter dire di aver vinto, sarebbe stata una grande svolta per lei. Che quegli occhi non le provocavano più alcun dolore, o emozione. Invece no. I ricordi la travolsero e si sentì affogare da essi. Sentì il bisogno di aggrapparsi a qualcuno, a qualcosa. Ma non c'era nessuno, come sempre. Chiuse gli occhi, cercando di riordinare i pensieri, di riuscire a mettere ordine nella sua testa e agire al meglio. Ma la verità era che non sapeva cosa dire o cosa fare.
"Haley." Quella voce era proprio come la ricordava, forse un po' più forte. Era davvero lui. Lo vide fare un passo avanti, sorridendole incerto. Nessun sorriso sarebbe riuscita a farle dimenticare così facilmente il dolore che aveva provato quando l'aveva abbandonata nel momento in cui aveva più bisogno di un aiuto, di qualcuno a cui appoggiarsi.
"Mi ha detto che era un tuo vecchio amico Hal, così ho pensato che parlare con qualcuno che ti conosce bene ti avrebbe fatto felice." La voce di Josh la sottrasse dai suoi pensieri, ma lei riuscì a recepire appena le ultime parole. Annuì distrattamente e cercò di dare una risposta a Josh, ma non ci riuscì.
"Bene, vi lascio soli. Hal, se hai bisogno sono qui" disse Josh, per poi lasciare la stanza.
"Perché?" Fu l'unica parola che Haley riuscì a dire dopo lunghi attimi di silenzio.
"Volevo sapere come stavi, mi mancavi." Aveva sognato di sentirsi dire quelle parole per giorni, dopo l'incidente. E ora che le aveva sentire dire da lui, non sentì nulla. Forse perché alla fine non è poi così tanto vero che la speranza è l'ultima a morire.
"Parliamone in camera mia, Andrew." Il ragazzo annuì, un po' deluso dalla reazione di Haley. Salirono al piano di sopra e Haley chiuse la porta. Josh sapeva molto della sua vecchia vita, molto più di quanto lei immaginasse, ma queste cose dovevano restare sconosciute a lui. Era un capitolo che Haley avrebbe voluto chiudere, per sempre. Ricordare non le faceva bene e nonostante dimenticare era impossibile, voleva dare una risposta alle domande che per giorni l'avevano tormentata. Perché si sa, che certe mancanze non spariscono. Non possono essere colmate, soprattutto quando l'unica cosa che si ha è il nulla.
"Non puoi, Andrew. Non ora" disse improvvisamente Haley, appoggiandosi con le spalle al legno della porta. Andrew, fermo al centro della camera, si voltò a guardarla con un espressione confusa dipinta sul volto.
"Cosa stai dicendo Haley?"
"Tu mi hai abbandonato." Quelle parole le uscirono di getto, mentre puntava il suo sguardo in quello del ragazzo. E rise. Una di quelle risate tristi che si fanno con gli occhi pieni di lacrime e il cuore a pezzi.
Andrew era sconcertato, non riusciva a riconoscere quella ragazza che aveva davanti. Le si avvicinò, prendendole le mani tra le sue e facendo incontrare ancora una volta i loro sguardi. La guardò e lo vide.
"Non sei più la mia Haley." Pronunciò piano quelle parole, constatando il vero. Haley stette zitta, anche se quella frase le aveva suscitato tante, troppe, cose da dire. "I tuoi occhi sono diversi, di un azzurro spento, come un cielo triste. La tua pelle è bianca, il tuo sorriso stanco. Anzi inesistente. La mia Haley era sempre felice, gli occhi vivaci e il suo sorriso illuminava le mie giornate. La rivoglio con me. Sempre." Tentò di annullare la distanza tra di loro per abbracciarla, ma Haley lo respinse.
"Che c'è Hal?" le chiese confuso. "Possiamo tornare ad essere felici, insieme. Possiamo continuare da dove ci siamo fermati."
"Sai che c'è Andrew? C'è che hai ragione" disse Haley, spostandosi da lui "La tua Haley non c'è più. Non c'è più da due anni, è morta. È morta quella sera in cui tu hai scelto un'altra senza farti nessuno scrupolo. È morta quella sera in cui ha perso la sua famiglia in un incidente. È morta ancora quando le sue amiche l'hanno abbandonata. È morta quando il suo ragazzo l'ha abbandonata. È morta ogni fottuta notte per due interi anni, quando si svegliava a causa degli incubi e ad abbracciarla non c'era nessuno. È morta, non ne è rimasto niente. C'è una nuova Haley, che piace a meno persone. E non piacerà neanche a te. Non piace a me, non piace a nessuno. Ma sai cosa? Non importa. Non importa a nessuno, neanche a me." Concluse e non avrebbe mai pensato che ce l'avrebbe fatta a pronunciare quelle parole ma l'aveva fatto e si sentì forte.
"Io non ti ho abbandonata, Haley. Eravamo più piccoli, davamo meno peso alle cose" rispose Andrew, cercando inutilmente di riavvicinarsi a lei.
"Cose? Andrew, davvero? Credi che io stia parlando solo della nostra relazione? Sai, è vero. Eravamo due stupidi ragazzini, ma io a te ci tenevo davvero. Non credo ci sia un'età precisa per iniziare ad amare. E probabilmente tu sei stato la prima persona che mi ha fatto conoscere quella parola. Forse chiamarlo amore era troppo, ma a te ci tenevo. E io non ti avrei mai abbandonato, non in una situazione come quella." Chiuse gli occhi, cercando di restare calma. Era molto più arrabbiata di quanto si aspettasse, non aveva mai creduto di provare tutto questo rancore nei suoi confronti ma il dolore che aveva provato era troppo forte da poter dimenticare, o anche solo sorvolare.
"Haley, non fare così dai."
"La fai facile tu Andrew. Però, va bene così" abbassò lo sguardo e decise che era arrivato il momento di strappare via quelle pagine del libro della sua vita "Torna a Sydney e dimenticati di me. Ti auguro tanta felicità, grazie per la visita."
"Haley" Andrew tentò di fare un passo verso di lei, ma Haley indietreggiò e aprì la porta.
"Non è quello che vuoi davvero, lo so. Probabilmente sei solo arrabbiata. Domani mattina sarò alla stazione per il primo treno verso Sydney, ti aspetto. Se verrai, tutto tornerà come prima." Le lasciò un bacio sulla guancia per poi allontanarsi, forse per sempre o forse no, da Haley.

Nobody.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora