Come out with me.

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Quando la stanza era ormai illuminata dalla luce del giorno, Haley era già sveglia. Il suo sonno troppo disturbato dai suoi incubi e dai pensieri. Odiava questa situazione, odiava svegliarsi prima ancora che il cielo diventasse azzurro, odiava gli incubi che la perseguitavano, odiava non poter dormire più di quattro ore a notte e soprattutto, quella mattina, odiava se stessa e le sue stupidi decisioni.
Si stava odiando per aver fatto probabilmente la scelta più sbagliata, si odiava per non essersi fermata a pensare meglio su cosa fare. 
Ogni azione ha le sue conseguenze, positive o negative che siano e Haley lo sapeva bene che rispondendo a quella chiamata andava in contro a diverse possibili conseguenze, più negative che positive però. Ma ormai il danno era fatto e non le restava che aspettare e vedere cosa sarebbe successo.

*Flashback*

“Pronto, Haley?” Quella voce calda e dolce la riconobbe all’istante. 
“Kirsten.” 
“Haley, Martedì sera ho una cosa importante da fare e mi chiedevo se tu-” Haley capì cosa volesse la donna ma, sperando che Kirsten non se la prendesse, la interruppe prima che completasse la richiesta.
“Kirsten, io adoro Lottie. Ma non credo che sia una buona idea.” 
“Cara, mi dispiace che mio figlio ti abbia trattato in quel modo. Ma ho bisogno che qualcuno tenga Lottie e tu sei l’unica con cui vuole stare. Non ha mai voluto una baby-sitter prima di te.” 
“Kirsten, io-” 
“Haley, ti prego. È per una questione importante. Non te l’avrei chiesto altrimenti. Ne ho davvero bisogno.” Quel tono dolce e supplichevole riempì il cuore di Haley, che stava cercando di prendere una decisione al volo. Ashton le aveva detto di non tornare mai più lì e probabilmente dopo il litigio della serata scorsa avrebbe avuto un motivo in più per sbatterla fuori di casa, ma nonostante ciò la sua mente tornava continuamente alla piccola Lottie e alle parole della madre. Così, dopo aver chiuso gli occhi e sospirato, rispose, sperando di star facendo la cosa giusta.
“Okay, va bene. Domani sarà da voi.”
“Sei una ragazza d’oro Haley. Ti ringrazio davvero tanto.”
*Fine flashback* 

La porta in legno bianco della camera si aprì mostrando un Josh inizialmente confuso ma che poi rivolse alla ragazza uno dei suoi splendidi sorrisi, contagiandola e facendola sorridere a sua volta.
Era incredibile come quel ragazzo potesse trasmettere buon umore con un gesto così piccolo e per Haley era ancora più incredibile che un ragazzo come lui si fosse preso una responsabilità così grande adottandola.
“Cosa ci fai già sveglia?” le chiese entrando nella stanza e sedendosi sul letto disfatto.
“Non avevo più sonno. Praticamente dormo da ieri pomeriggio.” rispose Haley, ridendo leggermente. Josh rise con lei, ma la sua espressione cambiò radicalmente all’improvviso, facendo preoccupare la ragazza.
“A proposito di ieri pomeriggio, devo chiederti una cosa.” Il tono estremamente serio di Josh la fece preoccupare seriamente, portandola a sporsi in avanti come se le servisse ad ascoltare meglio ciò che da lì a poco le avrebbe detto. 
“Dimmi” 
“Quando ieri è venuto Calum, io ero di sotto. E prima che uscissi ti ho sentita piangere. È successo qualcosa che devo sapere Haley?”
“Oh..” Haley lasciò andare un sospiro e si accorse solo in quel momento di aver trattenuto il respiro fino a quel momento. Pensò che avrebbe dovuto aspettarselo visto che si era lasciata andare ad un pianto liberatorio non molto silenzioso. Ma prima che potesse parlare, Josh le fece altre domande. 
“C’entra Calum? Ti ha fatto qualcosa? O forse riguarda qualche altro ragazzo?” 
“No, no.” Haley lo interruppe, muovendo freneticamente le mani. Non le piaceva il fatto che l’idea che Calum le avesse fatto qualcosa aveva potuto anche minimamente girargli per la testa, ma sapeva che era preoccupato per lei quindi si limitò a spiegargli come erano andate realmente le cose. “No, Calum non farebbe mai niente che potrebbe farmi stare male Josh, davvero. Solo che parlavamo di alcune cose e io, gli ho raccontato tutto. Di me, della mia famiglia e dell’incidente.” 
Josh si limitò a guardarla, mentre lei puntava lo sguardo sulle sue mani.
“Se ti va, non so, possiamo parlarne anche io e te.” 
“Haley..” Josh sorrise, contento che la ragazza sarebbe stata disposta ad aprirsi anche con lui. Questo poteva sembrare una cosa da niente per altri, ma per lui era tanto. Il loro rapporto si stava consolidando da quando Haley era arrivata a casa sua. Sapeva bene che all’inizio la ragazza non volesse affezionarsi per paura di essere abbandonata, ancora. E la capiva. Ma adesso stava cominciando a capire che lui sarebbe rimasta con lei e lei lì, con lui. Improvvisamente la sensazione di gioia però fu sostituita da agitazione quando si rese conto che lei non era a conoscenza di alcune cose e che ora avrebbe dovuto risponderle in qualche maniera. “Non c’è davvero bisogno che tu riviva ancora tutto. So come stanno le cose, ma apprezzo il fatto che tu saresti disposta ad aprirti con me. Significa molto.” 
Haley sembrò notare il repentino cambiamento d’umore di Josh e si accigliò. Poi una domanda le balenò in testa. Lei non aveva mai parlato della sua famiglia o dell’incidente a Josh, quindi non le risultava che lui fosse a conoscenza di ciò.
“Tu come fai a saperlo?” 
“Me lo ha detto l’assistente sociale” rispose di gettò. Haley ci pensò su e poi annuì, pensando che fosse una cosa normale che l’assistente avesse detto a Josh ciò che le fosse successo. Ovviamente era un racconto leggermente diverso, con parti omesse. Ma Haley cercò di non pensarci, non ancora. Se Josh avrebbe voluto sapere di più, adesso sapeva che avrebbe potuto chiedere e lei e gli avrebbe risposto. 
“Okay, adesso io devo andare a lavoro. Credo di tornare questa sera prima di cena, vuoi che per pranzo ti porti qualcosa?” Josh si alzò e si passò le mani sui pantaloni della divisa blu scuro.
“No, tranquillo. Mi preparerò qualcosa io” Haley gli sorrise e si alzò anche lei.
“Okay, sicura di stare bene oggi?” 
“Si, Josh” Haley rise leggermente. “Te l’ho già detto. Sto molto meglio, tu vai a lavoro e stai tranquillo. Se vuoi proprio puoi chiamarmi qualche volta durante la mattina, se ti fa stare più sicuro.” 
“Incredibile quanto tu mi conosca già bene.” Josh rise e le mise un braccio sulle spalle, stringendola a se. “Hal?”
“Si?” Haley alzò il viso, poggiato contro il petto di lui.
“Ti voglio bene.” Josh fu sincero, rivolgendole poi un sorriso mentre la stringeva più forte. Non si aspettava nessuna risposta dalla ragazza, ma il sorriso e le parole che uscirono dalla bocca di lei, lo lasciarono spiazzato ma estremamente felice.
“Ti voglio bene, Josh.” 

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