Nonostante avesse solo diciassette anni, Haley poteva affermare con sicurezza di essersi trovata diverse volte in situazioni difficili o snervanti. E quella in cui si trovava adesso era così estenuante da poter fare ufficialmente parte della top ten delle situazioni critiche.
Aveva riferito a Janelle ogni minima cosa e senza omettere nessun dettaglio, comprese le sue emozioni, di quello che era successo con Ashton da quella festa fino a quel momento, ogni minimo particolare, baci inclusi.
Ma non aveva ancora ottenuto nessuna risposta, nessun segnale che potesse fargli capire cosa pensasse la bionda di tutto questo. Il suo sguardo era come perso, fissava lo stesso punto da almeno cinque minuti, ovvero il tempo che Haley aveva già finito di parlare.
Janelle non si mosse di un centimetro, facendo aumentare l’ansia di Haley, che era seduta di fronte a lei con le gambe incrociate sul letto mentre torturava le sue dita. Certamente sapeva che tutto questo non sarebbe piaciuto tanto a Janelle, ma il suo silenzio la stava torturando. Doveva sentirla parlare, emettere qualche suono. Doveva sapere cosa ne pensava.
"Janelle, ti supplico di’ qualcosa. Così non mi aiuti" gemette Haley, frustrata.
"Io non lo so Haley. Tutta questa situazione è strana. Non so cosa dirti. Non so cosa vuoi sentirti dire." ammise Janelle, passandosi una mano tra i capelli biondi.
"Non devi dirmi cosa vorrei sentirmi dire, anche perché sinceramente non ne ho idea. Sono confusa almeno quanto te, anzi di più Janelle, credimi. Devi solo parlarmi, dirmi cosa ne pensi. Come facciamo sempre."
"I primi giorni che mi hai parlato di questo Ashton, non mi ha per niente fatto una buona impressione. Insomma Hal, ti ha preso di mira e ti ha minacciato per una cosa della quale tu non ne sei a conoscenza, almeno non del tutto. Questo mi ha portato a pensare che fosse uno psicopatico o che ne so. Poi alla festa ti ha aiutato e gliele ha date a quello stronzo che ha provato a metterti le mani addosso. Questo mi ha fatto pensare che allora Ashton ha un cuore, non ti avrebbe soccorso altrimenti. Poi tu vai a ringraziarlo e lui fa lo stronzo, poi ti bacia, poi lo ritrovi coinvolto in una rissa e tu finisci con il curare le sue ferite nell’infermeria della tua scuola e lì riprova a baciarti. Davvero, non so cosa dire. È strano, davvero strano. Non ho mai avuto a che fare con una persona così." sospirò Janelle, puntando le sue iridi verdi in quelle azzurre della ragazza seduta di fronte.
"Nemmeno io. Credimi, non riesco a non pensarlo e mi manda in confusione" sbuffò afflitta Haley, lasciandosi cadere sdraiata sul letto.
"Sprechi del tempo a pensarlo? Provi interesse nei suoi confronti Hal?" sbottò la bionda, un misto di malizia e preoccupazione nel suo tono. Haley, udendo le parole dell’amica, si tirò di nuovo dritta e la guardò accigliata.
"Cosa? Ma che ti salta in mente Janelle. Credo che.." Haley cercò qualcosa da dire, ma la mente le si era annebbiata e riusciva solo a pensare a quegli occhi dorati con sfumature verdi. Janelle la interruppe, zittendola.
"Haley, mi hai detto di aver ricambiato il bacio. E lo avresti ricambiato anche in infermeria se solo quella signora non vi avesse fermato. E poi mi vieni a dire che non fai altro che pensarlo ultimamente. Forse comincia ad interessarti, non credi?"
"Non lo so Janelle." sospirò afflitta. Tutta questa storia la confondeva, ma non poteva negare che provasse un certo interesse. Uno strano e malsano interesse verso il biondo. "Credo che mi incuriosisca il suo comportamento, il suo modo di fare. Io credo che ci sia qualcosa sotto, che lui non fosse così una volta, qualcosa l’ha cambiato. E mi ritrovo spesso a pensare che potrei scoprire cosa è successo, e chi è il vero Ashton Irwin." ammise, dirlo ad alta voce le suonava così strano e banale.
"Può darsi che sia così. In fondo anche noi siamo state cambiate da qualcosa" rifletté Janelle e Haley annuì "Ma Hal, non so se lui sarebbe una buona cosa per te. Insomma, tu vuoi aggiustarlo, ma cosa ti dice che lui non guasterà te?"
"Non lo so. Ma nonostante tutto, voglio sapere di più su di lui. Non so nemmeno se sia rimasto qualcosa da aggiustare." disse Haley, liberando una piccola risata per la strana scelta di parole dell’amica.
Aggiustare: quasi come fosse un giocattolo rotto. A lei nessuno aveva mai cercato di aggiustarla, seppure si fosse rotta cento volte.
"Haley io sono qui e sai che troverai sempre il mio consenso, ti chiedo solo di stare attenta." concluse Janelle sospirando, per poi abbracciare l’amica.
Sciolsero l’abbraccio e Haley si sentì leggera. Parlare di questo con qualcuno l’aveva aiutata, ma soprattutto ammettere a se stessa quello che pensava del biondo la faceva stare meglio. Era ancora un po’ confusa perché non riusciva a capire come fosse arrivata a questo ma ora le cose stavano così e non sapeva cosa avrebbe fatto adesso, in fondo era di Irwin che si trattava.
"Quindi ti piacciono i bad boy." la stuzzicò Janelle, dandole una scherzosa gomitata nel fianco.
"Piantala" rise Haley "A te invece piacciono gli amici della tua migliore amica eh?"
"In effetti Ashton è un bel ragazzo, credo che se non fosse stato così antipatico con me oggi ci avrei provato a farmi dare il suo numero" disse Janelle, sperando di ottenere la reazione che si aspettava dall’amica.
"Janelle!" urlò la mora con un tono di voce fin troppo stridulo.
"Cosa, non sarai mica gelosa?" La derise l’amica.
"Ma cosa dici. Solo che io intendevo Calum!" sbottò Haley, tappandosi poi la bocca con entrambe le mani.
"Cosa, perché? Haley devi dirmi qualcosa?" Janelle le rivolse uno sguardo minaccioso e cominciò ad avvicinarsi a passi lenti a lei.
"Non devi far capire a Calum che te l’ho detto ma credo abbia una cotta per te" disse Haley, cercando di trattenere una risata.
"Oddio, davvero?" urlò Janelle, un po’ troppo emozionata per i gusti di Haley. Era chiaro ormai che entrambi trovassero simpatia uno nei confronti dell’altro, era una cosa ricambiata e Haley pensò che sarebbe stato tutto più facile.
"Cosa, anche tu lo trovi simpatico e interessante?" calcò l’ultima parola, come per stuzzicare l’amica.
"Può darsi, ma non osare dirgli niente o ti uccido. Oggi quando l’ho abbracciato è stato strano, credimi quando dico che non mi sarei voluta staccare più" rise Janelle, trascinando con lei Haley.
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Nobody.
FanfictionDopo aver avuto soltanto delusioni, tendi sempre a stare sulle tue, a mantenere una certa distanza dalle persone, qualsiasi rapporto ci sia, tendi a mantenere una certa distanza da tutto quello che potrebbe procurarti altro dolore. Ti abitui alla so...