The people leave us, the memories remain.

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"Stronzo!"
Le lacrime scendevano ormai ininterrottamente sulle guance della ragazza, rendendogli impossibile avere una buona vista ma le fu sufficiente udire quell’unica parole per capire di chi si trattasse.
Fu un attimo e vide il biondo scaraventarsi su Noel, facendolo piegare in due con un pugno allo stomaco.
Haley sentì andare via la poca forza che le era rimasta e le gambe cedettero mentre guardava Ashton colpire ripetutamente Noel.
"Haley!" sentì due braccia avvolgerla e riconobbe la voce di Calum. "Ehi, piccola. Siamo qui, va tutto bene." Calum la strinse forte tra le sue braccia, mentre la ragazza continuava a singhiozzare. 
"Abbie vieni qui, aiutami! Portiamola fuori." Il ragazzo si alzò,sollevando la ragazza, insieme all’aiuto dell’amica.
"Haley scusami non dovevo lasciarti sola. Scusa." le sussurrò Abbie, mentre lacrime silenziose le rigavano il viso.
Haley non ebbe la forza di rispondere, di tranquillizzare l’amica, così la strinse solo in un abbraccio.
"Ragazze, andiamo fuori di qui." Calum cerco di portarle fuori dalla stanza ma Haley si fermò.
Non seppe cosa la spinse a farlo, ma si scansò dalla presa di Calum e si avviò a passo lento verso Ashton che adesso si trovava a cavalcioni sopra Noel, il quale cercava in qualche modo di schivare i colpi di Ashton.
Haley era proprio di fronte a loro e il fatto che Noel fosse ricoperto di tagli e ferite sul volto non la toccava per niente.
Guardò gli occhi di Ashton e notò che non erano più verdi, ma neri. Erano iniettati di sangue. Non l’aveva mai visto così, nemmeno tutte quelle volte che l’aveva minacciata. Il suo volto era rosso di rabbia e le sue labbra serrate. 
Nessuna emozione traspariva da quel volto, se non odio e rabbia.
Haley si fermò lì, a qualche passo da loro, chiedendosi improvvisamente perché l’avesse aiutata. Perché stesse prendendo a pugni Noel, per lei.
Scosse la testa, rimandando queste domande a un’altra volta.
Qualcuno doveva fermare Ashton o avrebbe ucciso Noel.
"Ashton, fermati!" provò Haley con voce tremante. 
Ashton la ignorò completamente, scagliando un gancio destro in pieno viso al ragazzo.
"Haley vieni qui!" urlò Calum raggiungendola e cercando di portarla via di lì.
"No! Calum dobbiamo fermarlo, se continua lo ucciderà!" urlò Haley con ancora gli occhi lucidi e rossi.
"È solo uno stronzo, se lo merita!" La voce di Ashton sorprese tutti i presenti. Calum inizialmente si fermò lì, con Haley ancora tra le braccia. Era l'unico vhe capiva il risentimento che Ashton provava per Noel, anche per Calum era lo stesso. Ma lui in qualche modo riusciva a tenersi, non gli era mai piaciuto fare del male a qualcuno, nemmeno se quel qualcuno era la causa della perdita di una persona a lui cara. La stessa persona cara ad Ashton.
Calum guardò per un’ultima volta l’amico, per poi prendere Haley e trascinarla fuori dalla stanza. 
"Calum, dannazione! Devi fermarlo!" urlò Haley dando due pugni al petto del ragazzo, che furono così deboli da non far neanche smuovere leggermente Calum.
"Haley calmati, devi calmarti!" bloccò i polsi della ragazza, nel tentativo di farla stare ferma.
Lei tentò di ribattere nuovamente ma le sue forze svanirono ancora una volta. La testa cominciò a girarle e i suoi occhi si chiusero.
"Haley, cos’hai?" Calum fece appena in tempo e prenderla tra le sue braccia, che le gambe della ragazza cedettero.
"Abbie, tienila tu! Io chiamo Ashton!"
La bionda si avvicinò di corsa al ragazzo, aiutandolo a stendere lentamente la ragazza priva di sensi.
"Ashton fermati! Haley è svenuta, devi aiutarmi!" urlò Calum facendo ancora una volta irruzione nella camera. Ashton rimase impassibile alla voce dell’amico, continuando a sbattere il petto di Noel sul pavimento.
"Ashton ascoltami! Uccidere questo stronzo non vendicherà ciò che ha fatto passare alla nostra Kimberly." Il biondo lasciò andare la maglietta del ragazzo steso sul pavimento, pensando alle parole dell’amico.
Kimberly.
Quanto gli mancava.
Scosse la testa, alzandosi velocemente dal pavimento. 
"Cos’è successo? Che ha?" rispose distaccato, raggiungendo le due ragazze nel corridoio.
"Voleva tornare a fermarti, urlava e poi è svenuta. Dobbiamo portarla da qualche parte." disse Abbie, mentre Ashton si abbassava per prendere Haley in braccio.
"Dobbiamo portarla a casa sua." disse ancora una volta la bionda. 
"No!" dissero contemporaneamente Ashton e Calum, sorprendendo Abbie.
"La porterò a casa tua Cal." la voce di Ashton non ammetteva repliche, così cominciò ad allontanarsi dai due.
Non poteva riportarla a casa in questo stato. Lì ci sarebbe stato Josh Bennet ad aspettarla e non era il caso. Le cose si sarebbero complicate troppo.
"Irwin, fermati!" Abbie cercò di fermare il biondo, che però continuo indisturbato. 
"Cal ti aspetto in macchina, sbrigati!" disse il biondo prima di scendere al piano di sotto.
La bionda cercò di raggiungerlo, ma venne fermata per un polso.
"Abbie, non possiamo portarla a casa sua. L’agente Bennet farebbe domande e non è il caso. Questa notte starà da me, non preoccuparti." Calum strinse affettuosamente la ragazza in un abbraccio, nel tentativo di tranquillizzarla.
"Grazie Calum, se non avessi trovato voi prima-"
"Abbie, adesso è tutto apposto. Ti farò sapere appena arriviamo a casa." le rivolse un sorriso per poi farle una veloce carezza e avviarsi per le scale.
"Calum aspetta! Tieni questa!" la voce della bionda lo bloccò l’ultima volta. Si girò e prese la borsa di Haley.
Le sorrise un’ultima volta, prima di correre a raggiungere l’amico.

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