"Haley, sei pronta? È arrivata Abbie!" La voce di Josh arrivò chiara ad Haley, facendole sgranare gli occhi.
Doveva ancora finire di sistemare il trucco che aveva deciso di mettere e stava ancora correndo per la stanza alla ricerca delle sue scarpe. Avrebbe dovuto fare presto, o sapeva che l’amica sarebbe salita e sarebbero stati guai. Trovò le sue fedeli Converse nere e dopo averle messe corse a finire il trucco.
Sorrise tra sé mentre cercava attentamente di passare una sottile linea nera sull'occhio destro, pensando al fatto che non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una situazione del genere. Non andava a una festa da tanto tempo e non le erano mai mancate, o almeno era questo che pensava.
Se all'inizio era contraria ad andare a questa festa, adesso ne era felice. Si sentiva una normale diciassettenne. Forse qualcosa stava davvero cambiando. Forse davvero la sua vita stava avendo dei cambiamenti, non riusciva ancora a capire se negativi o positivi, ma Haley sperava di poter iniziare a vivere una vita tranquilla. Una vita felice.
Finì di truccarsi e rimase a guardarsi allo specchio. Per la prima volta, dopo tanto, le piaceva ciò che vedeva.
Il suo abbigliamento era normale, niente di esagerato ma nemmeno le solite felpe larghe e jeans che si limitava ad indossare per varie ragioni. Niente felpe larghe, niente maglioni e le piaceva. Non si sentiva a disagio.
"Haley se non scendi vengo a prenderti su io!" La voce inconfondibile dell’amica la fece destare dai suoi pensieri, portandola a guardare l’ora.
Constatò che non aveva molto tempo da dedicare ai capelli, così li liberò dall’elastico che li teneva legati in una coda, lasciandoli cadere lisci sulle spalle, un po’ ondulati a causa della coda.
Prese il telefono e dopo essersi assicurata di non aver lasciato nulla fuori posto, scese dall’amica.
"Finalmente!" un Abbie sorridente l’accolse con un abbraccio appena scese l’ultimo gradino.
Le amiche si osservarono a vicenda e notarono che nessuna delle due era vestita in maniera eccessiva e che nessuna delle due portava un paio di scarpe con i tacchi.
Risero entrambe.
"Certo che le Converse potevi evitarle. Non so, qualcosa di più elegante?" la prese in giro Abbie.
"Vogliamo parlare dei tuoi anfibi neri?" tagliò corto Haley, tenendo il gioco dell’amica.
"Haley, sei bellissima" disse Josh interrompendo le due amiche.
"Grazie Josh." lo ringraziò sorridendogli.
"Non mi dispiacerebbe intrattenermi ancora con l’agente Josh sonosexyeloso Bennet, ma credo sia ora di andare" le sussurrò Abbie all'orecchio, facendola ridere.
"Sì, andiamo" disse Abbie spingendola scherzosamente, provocando così le risate di Abbie e anche di Josh.
"Noi andiamo. Ci vediamo più tardi." Haley si avvicinò a Josh, indecisa su cosa fare, decidendo in fine di salutarlo con un piccolo abbraccio.
"Fai attenzione Haley. Divertiti." Josh ricambiò la veloce stretta, cercando di non far capire la sua sorpresa per il gesto della ragazza."Ma è molto lontana questa casa?" chiese Haley sbuffando, dopo svariati minuti di macchina.
"No, siamo quasi arrivati." disse Abbie, senza distogliere lo sguardo dalla strada.
"Abbie non mi avevi detto che avevi la patente e nemmeno una macchina."
"Infatti."
"Cosa? Che significa? Abbie!" la mora sgranò gli occhi, agitandosi sul sedile su cui era comodamente seduta pochi secondi prima.
"Potrebbe significare che la macchina l’ho presa in prestito a mio fratello senza chiederglielo e che io non abbia ancora la patente" rispose tranquillamente Abbie, come se la cosa non avesse nessuna importanza.
"Tu sei pazza! Fermati, preferisco arrivarci a piedi allora."
"Haley piantala, non è la prima volta. Non ho la patente, ma la macchina la so portare. Arriveremo sane e salve alla festa tra un paio di minuti." il tono di voce di Abbie era divertito, come se rubare la macchina al fratello e guidarla senza patente fosse la cosa più normale.Haley sbuffò ancora una volta, cercando poi di stare tranquilla nonostante la sua paura. Aveva un brutto ricordo, ma non voleva farsi prendere dal panico. Doveva superare la paura di quell'incidente. Cercò di ripetere a se stessa che non sarebbe successo ancora, mentre tornava a sedersi comodamente sul sedile. Puntò lo sguardo fuori dal finestrino, cominciando a pensare alla serata e a come si sarebbe potuta svolgere.
Sentì qualcosa vibrare nella tasca dei suoi shorts neri e prese il cellulare.
Era Janelle.
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Nobody.
FanfictionDopo aver avuto soltanto delusioni, tendi sempre a stare sulle tue, a mantenere una certa distanza dalle persone, qualsiasi rapporto ci sia, tendi a mantenere una certa distanza da tutto quello che potrebbe procurarti altro dolore. Ti abitui alla so...