Fights & Dating.

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"Haley, sicura che vada tutto bene? Sembri scossa" Calum attirò l’attenzione di Haley, distogliendola dai suoi pensieri.
Erano passate quattro ore ma non poteva fare a meno di pensarci, di porsi domande.
Aveva rincorso Ashton con la sola intenzione di ringraziarlo e pochi attimi dopo si era ritrovata, letteralmente, con le spalle al muro e le labbra del ragazzo sulle sue. E non riusciva a fare a meno di pensare a ciò, dal momento che era come se sentisse ancora che fossero lì. Come se il corpo del biondo fosse ancora contro il suo, come se le dite del ragazzo stringessero ancora in maniera possessiva i suoi fianchi, come se i brividi che aveva provato fossero ancora in circolazione per il suo corpo. Nonostante tutto però, sentiva una rabbia mai provata prima. Rabbia mista a paura e confusione. Desiderava tornare indietro di qualche ore per poter allontanare Ashton da lei prima che le loro labbra si toccassero. 
Quel suo atteggiamento da stronzo le dava alla testa, in tutti i sensi. Le dava fastidio, le provocava rabbia. Eppure dovette ammettere a se stessa che quell’atteggiamento da una parte l’attirasse. Era arrivata a giudicare il biondo come un ragazzo affascinante,  tanto quanto stronzo e misterioso. Nonostante provasse timore nei suoi confronti, dovette fare i conti con la realtà: lei non si era opposta al bacio. Anche se sapeva che pure se ci avesse provato non sarebbe cambiato nulla. Ma il problema era che lei non ci aveva nemmeno provato.
"Haley!"
"Sì? Scusa, non ho nulla, davvero. Solo stanca" Haley cercò di giustificarsi, pur sapendo che Calum non avrebbe creduto ad una sola parola.
"Certo, stanca. Se non sapessi con chi vivi, potrei pensare che Josh Bennet ti faccia sgomberare giorno e notte" disse il ragazzo, confermando i pensieri della ragazza.
"Ah, a proposito di Josh: grazie per averlo chiamato l’altra sera alla festa" disse velocemente Haley, cercando di cambiare discorso.
"Prego. Aspetta, cosa? Io? Non ho la minima idea di cosa tu stia dicendo" Calum la guardò perplesso, non capendo davvero ciò che la ragazza intendesse.
"Sì, hai chiamato Josh fingendoti il fratello di Abbie e-"
"Haley, giuro su qualsiasi cosa tu voglia, che non ti sto seguendo. E poi Abbie ha un fratello?" disse Calum, facendosi scappare una piccola risata. Allora fu Haley a guardare perplessa il ragazzo ma non ci mise più di tanto a fare due più due. Se Abbie non aveva un fratello e se Calum non era stato, non restava nessun altro se non Irwin.
"Senti, lascia perdere" Haley gli rivolse un sorriso "Piuttosto, dove hai lasciato il tuo amico?" cercò di cambiare, ancora una volta, discorso ma dallo sguardo del moro capì che neanche questo giovava a suo favore.
"Dici Ashton?" chiese Calum, alzando un sopracciglio.
"Sì" rispose con finto disinteresse e distolse lo sguardo, concentrandosi sul piatto di fronte a lei che era improvvisamente diventato decisamente più interessante e molto meno imbarazzante.
"Non lo vedo da questa mattina. In verità, l’ultima volta che l’ho visto era quando lo stavi rincorrendo" disse Calum, cercando di restare serio e nascondere il sorriso che minacciava di comparire sul suo volto.
"Ti sbagli, molto anche. Non stavo andando dietro a lui e tanto meno lo stavo rincorrendo" rispose fermamente Haley, cercando di chiudere lì l’argomento.
"Ah no? Allora avrò pensato male io. Forse tu e Ashton stavate solo facendo una maratona nel corridoio della scuola, giusto?" disse sarcastico.
"Calum, piantala. Sai essere davvero rompi palle quando vuoi" disse Haley sbuffando.
"Si, lo so" rise Calum "Adesso, mia cara Haley, hai qualcosa da confessarmi?"
"Vaa bene, ho rincorso quella testa di cazzo del tuo amico per quasi l’intera struttura solo perché volevo ringraziarlo" ammise Haley, guardando con aria di sfida il moro di fronte a lei, che adesso la guardava divertito.
"E?"
"E cosa?" urlò quasi la ragazza.
"Ashton. Cos’ha detto?"
Lo sguardo di sfida scomparve dal volto di Haley, lasciando spazio a un espressione nervosa. 
Le sue labbra.
Le sue mani.
I loro corpo vicini.
"Haley, dimmi. Cosa è successo con Ash questa mattina?" Sul volto di Calum non c’era più nessuna traccia di divertimento, adesso il suo volto era completamente teso. 
"Niente, non è successo niente. Io l’ho ringraziato e lui si è solo comportato da stronzo, tutto qui. E poi me ne sono andata" rispose, senza guardarlo negli occhi. Non avrebbe voluto mentirgli, ma non le sembrava il caso. 
"Haley, guardami."
"Calum, davvero. Lo conosci meglio di me, no? Sai quanto può essere stronzo." disse Haley.
"Proprio per questo, Haley."
"Calum, abbiamo solo parlato. Lo giuro, se mi avesse fatto qualcosa te lo avrei detto." disse Haley, facendo poi una smorfia e subito dopo un sorriso, che fece tranquillizzare Calum.
"Sì, hai ragione. Che dici, andiamo a passare gli ultimi minuti di pausa in cortile?"
Haley annuì, cominciando a raccogliere le sue cose.

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