TOM
Potevo ancora sentire il suo profumo dolciastro aleggiare nell'aria, se ne era andata in lacrime e la colpa era tutta mia. Mi misi seduto dove poco prima era accomodata lei, guardai la cartina fumante che avevo tra le dita, per finirla mancava ancora più della metà, segno che Roxanne non avesse fumato tutto sto granché, me la portai alle labbra, poggiandole proprio dove si poteva notare il segno del suo lucidalabbra.
Guardavo imbambolato il cielo, coperto da degli spessi nuvoloni che nascondevano le stelline sparse in quella immensa distesa di oscurità.
<<Tom, dobbiamo andare>> la voce di mio fratello Bill attirò la mia attenzione.
<<E perché?! Non sono neanche le tre, è ancora pieno di gente!>> Esclamai gettando la sigaretta, ormai terminata.
<<Si tratta di Roxanne>> mormorò con uno sguardo serio, sentendo il suo nome mi alzai scattante, seguendo il mio gemello fino a un bagno, dove vidi la bionda distesa a terra, mentre dormiva pacifica.
<<Ma che ha fatto?>> Domandai continuando a fissare il suo viso dai lineamenti dolci, quasi angelici.
<<Ha bevuto troppo>> rispose Bill andandole incontro, svegliandola con il suo solito modo dolce e garbato.
Lo affiancai poggiando il braccio magro di Roxy sulle mie spalle, tenendola salda, in modo che non rischiasse di cadere.
<<Oh, Gerog! Sei davvero un gentiluomo!>> Blaterò lei accarezzandomi la guancia con il dito indice.
<<Sono Tom, Roxy>> mormorai ridacchiando, vidi gli occhi smeraldo della ragazza assottigliarsi in due fessure.
<<Oh! È vero! Georg ha dei capelli più belli e morbidi!>> Urlò ridendo a vanvera, uscimmo da casa Listing, seguiti da Gustav che teneva tra le sue braccia Isla, che non era messa molto meglio dell'amica.
<<Sai essere antipatica pure da ubriaca, ti faccio i miei complimenti>> borbottai aprendo la portiera dell'auto di Gustav.
<<E tu sei peggio di me! Usi le ragazze e dopo le butti via come rifiuti!>> Biascicò guardandomi con un espressione pacifica sul viso.
<<Dormi Roxanne>> sussurrai poggiando la sua testa sul mio petto, iniziando ad accarezzarle il capo.
<<Ok, ci vediamo domani rasta-boy>> mormorò lei abbracciando il mio busto, addormentandosi appena la macchina fu messa in moto.
<<Ma lo capiranno mai che bere così tanto non fa per loro?!>> Brontolò Gustav al volante, con la testa della sua ragazza appoggiata sulla spalla.
<<Mah, di solito Roxanne non beve così tanto, non so cosa le sia potuto passare per il cervello in quel momento>> sospirò Bill sconfortato, guardando Roxanne distesa tra le mie braccia. Io ero l'unico a sapere cosa le fosse passato per l'anticamera del cervello, ed era tutta colpa mia e della poca logica con cui facevo le cose. Se forse non le avrei urlato contro dopo essermi fatto beccare a baciare un'altra ragazza, quando poco prima ci stavo provando con lei, non sarebbe andata così.
L'auto di Gustav si fermò davanti casa mia, con l'aiuto di Bill riuscimmo a tirar fuori Roxy dalla macchina, e con passi traballanti entrammo in casa, salutando Gustav che ripartì a tutto gas, diretto verso casa sua. Aiutai Roxanne a salire le scale, poggiandole il palmo della mano sulla bocca, dato che si era messa a schiamazzare, rischiando di far svegliare Gordon e mia madre.
<<Togli questa manaccia dalla mia bocca!>> lagnò la bionda, dimenando il capo per cercare di far smovere la mia mano, rimasta salda sulla sua bocca.
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★Why'd you wanna leave me?★ [Tom Kaulitz]
Romance- La guardavo mentre veniva trascinata, allontanata da me, dal mostro che ero diventato. Una lacrima salata inumidì la mia guancia, ancora dolente per i pugni ricevuti. Fu quella l'ultima volta che vidi Roxanne, la mia dolce Roxy.- [INIZIO: 14 otto...