Every time I kiss you, baby, I can hear the sound of breaking down

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Guardai Isla di fianco a me. Le sue curve erano ben fasciate dal abito lungo che indossava. Era formato da un tessuto brillantinato lilla chiaro, lo scollo non era esagerato, lasciava intravedere solo una minima parte dei seni sodi della mia migliore amica. Tutto sommato quel vestito non aveva nulla di particolare, era un semplice capo attillato, ma i glitter donavano un po' di brio a quel abito che poteva essere visto come pacchiano. I suoi lunghi fili ramati erano raccolti in uno chignon perfettamente tirato e acconciato, gli occhi grigi erano evidenziati da una sottile linea di eyeliner e un ombretto argento, e le labbra erano ben evidenziate da un rossetto rosa antico. Come al solito, ai piedi, aveva optato per dei tacchi alti argentati.

Io ero molto più semplice, il mio modesto vestito ceruleo, un po' di mascara, della matita nera e del lipgloss trasparente. I capelli erano sciolti, come al mio solito, avevo fatto solo una passata di piastra dato che Isla aveva insistito tanto. E avevo calzato le mie solite Converse nere. Come ultimo tocco un chiodo nero di pelle, dato che la fresca aria autunnale si faceva sentire.

<<Ragazze scendete se no non arriviamo più!>> Urlò Bill dal piano inferiore, io e Isla ci scambiammo ancora uno sguardo d'intensa e cominciammo a scendere le scale, Isi a testa alta, io con il mio solito passo incerto. Appena arrivata nel salone di casa Berger, abbassai lo sguardo avvertendo gli sguardi dei presenti fissi su noi due.

<<Sei un incanto Roxy>> guardai Bill in piedi di fronte a me. Indossava una semplice camicia nera, dei pantaloni eleganti del medesimo colore, le sue solite Adidas superstar e la giacca di pelle che gli avevo regalato al suo quattordicesimo compleanno. Ma fu una sola cosa ad attirare di più la mia attenzione, un bel papillon dello stesso, identico colore della giacca.

<<E questo da dove lo hai tirato fuori?>> Gli domandai ridacchiando, lo vidi sospirare alzando gli occhi al cielo.

<<Mia madre, mi ha letteralmente minacciato di torturarmi se non lo indossavo>> rispose con un tono sconsolato, glielo aggiustai.

<<Non ti sta tanto male>> mormorai sorridendogli.

<<Ho una cosa per te>> sussurrò prima di porgermi un giglio rosa chiaro, talmente chiaro che poteva sembrare quasi bianco. Lo guardai stupefatta.

<<Bill...>> soffiai incantata dalla bellezza di quel fiore.

<<Te ne porterò di più sulla tomba, te lo avevo promesso>> borbottò soffocando una risata, alzai lo sguardo e gli saltai con le braccia al collo.

<<Sei il migliore amico che io potessi mai desiderare, Billy Kaulitz>> dissi sorridendo.

<<Pure tu, Roxy Fisher>> mormorò Bill, stringendomi tra le sue esili braccia. Uscimmo tutti e quattro di casa, salendo sulla Fiat 600 di Gustav.

<<E Georg?>> Domandai mentre mi allacciavo la cintura.

<<Per l'occasione i genitori gli hanno lasciato usare l'auto. Sai, non capita ogni giorno di uscire con Martha Wolf>> rispose Gustav ingranando la marcia e immettendosi nella corsia.

<<Cosa?! E' veramente riuscito a convincere Martha Wolf ad uscire con lui?! Pensavo fossero tutte bagianate!>> Esclamai sorpresa. Martha Wolf era una ragazza dell'ultimo anno, era praticamente la più famosa tra le ragazze della nostra scuola. Entrava con le sue gonnelline mini, i top di Von Dutch e i tacchetti, faceva oscillare più volte i suoi lunghi capelli biondi dotati di alcuni ciuffi neri e ti guardava dall'alto in basso, con quegli occhi di un azzurro glaciale.

<<Bagianate?! Il nostro leoncino ha coraggio, cara Roxy!>> Disse Gus, con lo sguardo ben fisso sulla strada.

<<Attento a quello che dici Gustav Schafer, lo sai bene che io ho il triplo del coraggio di Georg!>> lo minacciò Isla, fissandolo in cagnesco. Sorrisi, vedendo l'espressione sfacciata di Gus trasformarsi in una di completo terrore.

★Why'd you wanna leave me?★  [Tom Kaulitz]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora