BILL:
Roxanne era strana, ormai da parecchie settimane. Sembrava sempre immersa in un suo mondo, ogni volta che le parlavo era persa tra i suoi pensieri. La mattina, quando veniva a casa mia per svegliarmi, sembrava sempre intimorita di entrare in casa, e tra lei e Tom qualcosa era cambiato, di questo ne ero certo. Le battutine botta e risposta ormai non le sentivo da tanto tempo, si salutavano con un semplice "ciao" e si ignoravano per tutto il giorno, sia a scuola che in giro. Non capivo cosa potesse essere successo tra loro due, perché un cambio così drastico al loro rapporto? Non che prima fosse stato tanto migliore, passavano il loro tempo a bisticciare e stuzzicarsi, ma ora, neanche proferire parola? Era una cosa davvero strana.
<<A cosa pensi, Billy?>> spostai il mio sguardo su Roxy, che camminava al mio fianco.
<<Roxy, posso chiederti una cosa?>> Le domandai cercando il modo migliore in cui formulare la mia domanda un po' indiscreta.
<<Certo, tutto quello che vuoi moretto>> rispose giocosa, dandomi una lieve gomitata. Sorrisi.
<<Cosa è successo tra te e Tom? Voglio dire, adesso quasi non vi parlate più, deve essere successo qualcosa!>> la vidi irrigidirsi di colpo e iniziare a mordicchiare la sua guancia, segno che stava iniziando a provare ansia. Cosa mi stava nascondendo la nanetta?
<<Nulla di ché, solamente un bisticcio più pesante del solito>> mormorò abbassando lo sguardo, e sistemandosi i capello dietro alle orecchie.
<<Sei sicura? Solamente uno dei vostri soliti bisticci?>> Le domandai di nuovo, per assicurarmi che stesse dicendo la verità.
<<Te lo giuro Bill! E poi ormai siamo cresciuti! Lui ha bisogno dei suoi spazi, e io uguale!>> rispose con la voce lievemente tremolante. Sapevo che mi stava mentendo, ma non continuai ad insistere, me lo avrebbe detto quando si sarebbe ritenuta pronta.
<<Sai che forse partiremo per un concerto! Il prossimo weekend!>> Esclamai frizzante, ero super agitato ed emozionato per questo nostro primo tour. Non che saremmo andati chissà dove, Lipsia, Berlino e di nuovo ricatapultati a Loitsche. Ma era qualcosa, un degno inizio per dei sedicenni alle prime armi.
<<Cosa?! Ommiodio Bill! Ma perché non me lo hai detto prima?! Sono felicissima! Se Satana mi da il permesso vengo pure a vedervi, almeno a uno>> disse, facendo riferimento a sua zia Egle, soprannominata Satana per la sua ira funesta scatenata ogni volta che la sua dolce nipotina combinava qualche bravata.
<<Lo spero tanto! Comunque tieniti pronta, che il giorno prima di partire devi venire a casa mia per aiutarmi a scegliere i vestiti da portarmi! E se dovessi venire, mi potresti pure aiutare con i capelli?>> Gli domandai, scatenando una sua risata.
<<Ok, Billy. Dovresti farmi santa, lo sai questo vero?>> affermò con fare teatrale.
<<Santa Roxanne, non suona male, dai!>> esclamai ridacchiando all'unisono con la bionda.
<<Se Tom ti ferisce, in qualsiasi modo, dimmelo Roxanne. Sei la mia migliore amica, farei di tutto per te>> mormorai con tono più serio e dolce. La guardai abbassare il capo.
<<No è tutto ok Billy, grazie>> rispose in un sussurro. Non ne ero ancora molto convinto, ma non ero una persona insistente, e tanto meno ficcanaso, se Roxy non me lo voleva dire ci doveva essere sicuramente un buon pretesto.
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★Why'd you wanna leave me?★ [Tom Kaulitz]
Romans- La guardavo mentre veniva trascinata, allontanata da me, dal mostro che ero diventato. Una lacrima salata inumidì la mia guancia, ancora dolente per i pugni ricevuti. Fu quella l'ultima volta che vidi Roxanne, la mia dolce Roxy.- [INIZIO: 14 otto...