Guardai il mio riflesso allo specchio. Non ero vestita tutto 'sto granché, dei jeans oversize strappati, una felpa grigia scura con qualche scritta rossa e le solite Converse scialbe.
<<Secondo te questi tacchi ci stanno bene?>> guardai Isla, in piedi dietro di me. Lei si che era vestita bene! Indossava dei jeans a vita bassa, un top azzurro con qualche decorazione argento, sopra una camicetta bianca e dei tacchetti neri.
<<Si, niente male>> risposi squadrandola più volte. Ero sempre stata ammirata dalla sua divina femminilità, con cui aveva attirato molte volte gli sguardi dei ragazzi, che seguivano le curve delle sue forme generose con gli occhi, rapiti dalla sua aurea così delicata ed elegante. Non per nulla Tom ci aveva provato più volte a convincerla a fare un giro nella sua stanza, ma senza mai riuscire nel suo intento, dato che la ragazza aveva occhi solo per il suo adorato Gustav.
<<Ma mi sai dire chi ha dato quella malsana idea a Tom di uscire per la finestra?>> mi domandò infilandosi dei bellissimi orecchini luccicanti.
<<Ah, boh>> mormorai mettendo le mani in tasca, facendo la finta tonta.
<<Roxanne, non ci sarà mica il tuo zampino in questa storia?>> Domandò corrucciando la fronte, assumendo un'espressione minacciosa.
<<Ma che! Io?! Nahh, non penso proprio>> risposi in un sussurro andandomi a sedere sul bordo del mio letto. Ma il rumore dei tacchetti che sbattevano sul pavimento mi fece intuire che la rossa si fosse avvicinata.
<<Ma cosa ti passa per la testa?! Ti ha fatto gli occhioni da cucciolone, non è vero?! Ah, che figlio di buona donna!>> brontolò Isla, dando uno schiaffo di sconforto alle sue cosce, coperte dalla stoffa dei jeans.
<<Mi continuava a ripetere in modo afflitto che sarebbe dovuto rimanere solo nella sua stanza, mi ha fatto tenerezza!>> mi difesi, vedendo lo sguardo di disapprovazione che mi stava rivolgendo la mia migliore amica.
<<Ah, tu non cambierai mai! Possibile che ti sia fatta mettere nel sacco da delle semplici parole?! Certo, adesso passerà la serata in un'altra stanza con una ragazza diversa ogni minuto, pensi che sia meglio, mh?!>> mi sgridò come una mammina, andando verso lo specchio per farsi ancora una passata di ombretto ceruleo.
<<Ah, al diavolo anche Tom e le sue doti da attore provetto!>> borbottai sedendomi sconfortata a terra. Non capisco ancora oggi perché mi sia dovuta sedere a terra, eppure lo feci, mi accomodai sul freddo parquet di legno della mia stanza.
<<Non scoraggiarti, pensa solo a divertiti. Questi sono gli anni migliori della tua vita, cara Anne, goditeli! Ma sicuramente con queste occhiaie neanche un cinquantenne disperato ti si avvicinerebbe>> mormorò passando delicatamente le sue dita - abbellite da uno smalto nude - al di sotto dei miei occhi, dove spiccavano delle belle occhiaie violacee.
<<E cosa cavolo devo farci?! Prova tu a lavorare un intero pomeriggio in compagnia di un Kaulitz! Arrivi allo sfinimento!>> esclamai innervosita, anche se sapevo bene che la mia migliore amica aveva ragione, se si trattava di trucchi, vestiti e unghie lei aveva sempre la meglio.
<<Dai vieni qui, diamo una sistemata a questo visetto>> sussurrò dolcemente facendomi accomodare sulla sedia della mia scrivania e iniziando ad applicare qualche prodotto sul mio viso.
<<Isla>> la chiamai mentre mi picchiettava sul viso il suo pennello.
<<Dimmi>> mormorò lei, concentrata a farmi sembrare il più decente possibile.
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★Why'd you wanna leave me?★ [Tom Kaulitz]
Romance- La guardavo mentre veniva trascinata, allontanata da me, dal mostro che ero diventato. Una lacrima salata inumidì la mia guancia, ancora dolente per i pugni ricevuti. Fu quella l'ultima volta che vidi Roxanne, la mia dolce Roxy.- [INIZIO: 14 otto...
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