I just wanna break the rules!

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Arrivai fino alla fermata degli autobus, salutai con un cenno Isla sedendomi nel posto di fianco a lei.

<<Ehy Anne! Come mai sola? I gemelli ti hanno abbandonata?>> Mi domandò scherzosa la mia amica.

<<Bill ha detto che ha un lieve mal di testa, perciò per oggi sta a casa, e Tom ha preferito farsi portare a scuola dalla miss. Tettona senza cervello>> risposi in un mormorio. Avevo ragionato per tutta la notte su un nomignolo adatto ad Ann, e questo era stato il più normale che mi fosse venuto in mente. Gallina rifatta mi sembrava fuori moda, e non sto neanche a ripetere quelli volgari!

<<Che punizione hai ricevuto? Restare rinchiusa in una stanza spoglia senza cibo e acqua, aspettando di diventare pazza?>> disse ironica Isla, sapendo il livello di cattiveria di mia zia.

<<Nah, mi ha solo vietato di andare al negozio di dolciumi per due settimane! Ma solamente perché la vittima era Kurt>> borbottai giochicchiando con il bracciale che portavo al polso. Poteva sembrare un braccialetto insignificante, era una semplice catenina con qualche stellina incastonata sopra. Eppure quel piccolo oggetto aveva un valore inestimabile per me.

<<Ma come?! Proprio quando Gus iniziava a riprendersi?! Tranquilla Anne, ti prendo io un pacco di cioccolatini!>> Esclamò assumendo una posa da vera eroina, che mi fece scoppiare a ridere.

<<E con Tom, è successo qualcosa?>> Domandò Isla con il suo solito tono premuroso e soave. Scossi la testa, ma purtroppo la mia amica notò l'esitazione con cui risposi.

<<Non mi puoi nascondere nulla Roxanne, dai, dimmi cosa è successo!>> Esclamò la rossa a braccia conserte. Liberai un sonoro sbuffo.

<<Ci siamo baciati>> bofonchiai ricordando le sensazioni divine provate quando ero stretta tra le braccia forti del rasta.

<<Cooosaaa?! Wow! Sono s-c-o-n-v-o-l-t-a!>> disse altamente scossa Isla, scuotendo la testa facendomi notare tutta la disapprovazione che aveva nei miei confronti.

<<Prima che tu inizi con la tua solita ramanzina, lo so di aver fatto una cavolata! Non avrei mai dovuto ricadere tra le sue braccia. Ma la tentazione era così forte! Il cervello mi è andato in tilt appena ho sentito il suo sguardo fisso su di me. È come se il corpo avesse una sua mente, il cervello cerca di comandarlo e dirgli di non fare una determinata cosa, ma il corpo non lo ascolta, e fa quello che gli pare!>> mi giustificai muovendo, agitata, le mani. In realtà non sapevo bene cosa accadesse in quei momenti, sapevo solo che tutta la mia forza d'animo andava al diavolo quando avvertivo il rasta vicino qualche millimetro in più del solito, e solo dopo, quando restavo sola, mi rendevo conto della scemenza appena fatta.

<<Tu non sei una bambolina che Tom può prendere e buttare quando vuole, sei una ragazza con dei valori, che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno!>> mi redarguì Isla, ricordandomi di avere delle qualità da preservare. Eppure quando c'era il rasta diveniva così arduo proteggerle.

<<E pensi che non lo sappia?! Ma- Uffa, perché è tutto così complicato?!>> mormorai nascondendo il viso tra le mani.

<<Tranquilla, è normalissimo sentirsi confusi, se no l'adolescenza a cosa serve?>> mi rassicurò Isla massaggiandomi la schiena. Il colore giallo canarino dello scuolabus spiccò in tutto quel grigiore autunnale, mi alzai interrompendo quel discorso soffocante.

★Why'd you wanna leave me?★  [Tom Kaulitz]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora