My heart is yours

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TOM:

Avevo fatto una cazzata, lo dovevo ammettere. Quella sera non ricordavo nemmeno quanti bicchierini di quel liquore tanto buono e dolce mi ero scolato. Tanti, questo è sicuro! L'ultimo ricordo che avevo era la mattina dopo, mi ero svegliato con un mal di testa lancinante e quella biondina, mi aveva spiaccicato in faccia quelle maledette foto. "Guarda che bene che siamo venuti!" aveva esclamato civettuola, ma appena realizzato cosa stesse veramente accadendo il mio cuore si era fermato di colpo. Il mio primo pensiero fu: "Cazzo, Roxanne".

Ma dopo aver cacciato la ragazza, una sfuriata contro il mio cuscino e una camminatina nervosa per la stanza, avevo cercato di tranquillizzarmi pensando che Roxy odiava le pagine web di gossip o i giornalini per ragazzine adolescenti, mi aveva sempre ripetuto quanto li odiasse! Ma mai sarei andato a pensare a Isla e alla sua bizzarra abitudine di ritagliare foto di attori e del suo ragazzo da quei giornalini.

In quel momento ero seduto sul divano di casa mia, la TV accesa su una stupida televendita, il viso appoggiato sui palmi delle mie mani. La mia testa aveva un'immagine fissa, Roxanne con le lacrime che le rigavano le guanciotte rosa. Il mio cervello la riproduceva non stop, facendomi sentire ogni minuto più in colpa. Non la vedevo da giorni, nessuno sapeva dell'accaduto, solo io, Roxy e Isla. Sbuffai l'ennesima volta, mentre Bill e Gordon erano usciti insieme a Roxanne per comprare delle scarpe a mio fratello, io me ne stavo qui ad invidiarli, pensando a quanto avrei voluto poter aver Roxanne qui vicino a me. Ne ero sicuro, la televendita sarebbe stata molto più interessante con lei accanto.

<<Qualcosa non va>> Mi voltai e guardai la mamma. In mano teneva il solito mestolo, oggi sporco di sugo. I capelli raccolti in una crocchia disordinata e il grembiule color crema allacciato in vita.

<<Mi potresti raccontare di più sulla madre di Roxanne?>> Le domandai dopo qualche minuto di silenzio. Non sapevo il motivo per cui la storia dei genitori di Roxy mi interessasse così tanto, eppure era così, volevo sapere tutto sul loro conto.

<<Emh...Tom, non so>> Biascicò mia mamma, colta alla sprovvista dalla mia domanda.

<<Mi ha raccontato cosa gli è successo. Pure di suo fratello, Elaija>> Mormorai guardando i miei piedi avvolti in dei calzini neri. Quella notte lei mi aveva dato tutto quello che poteva, il suo corpo, il suo misterioso passato, io le avevo promesso che nessuno le avrebbe mai più fatto del male. Eppure, io ero stato il primo a rompere quella promessa.

<<Oh, bé, sua madre si chiamava Julia Neumann...>> Iniziò a raccontare mia madre, sedendosi nel posto libero accanto a me. Mi accucciai in silenzio, pronto ad ascoltare il suo racconto.

- 1985 -

Julia Neumann, la sorellina di Egle Neumann la ragazza più brava di tutta la scuola. Quella ragazzina aveva sempre attirato l'attenzione di molti ragazzi, infatti era bellissima! Assomigliava molto a Roxanne, aveva dei lunghi e lucenti capelli biondi cenere, occhi verde smeraldo, delle labbra rosa e un sorriso solare e genuino. Ricordo ancora, io avevo appena compiuto quattordici anni, quando Julia aveva scoperto di essere incinta del suo primo figlio, Elija. Era ancora una bambina, aveva solamente sedici anni.
Poche settimane dopo che tutto il paese aveva saputo della notizia sconvolgente, lei e Alberth, il padre di Roxanne, si sono trasferiti a Berlino. Da quel giorno Egle non ha avuto più notizie di Julia, fino a quel giorno, quando l'hanno chiamata dicendole che sua sorella era stata coinvolta in un incidente d'auto, e tutta la famiglia era deceduta. Tranne una persona, la figlia. Egle sul momento non aveva nemmeno sentito che il signore aveva usato il femminile, tanto era sconvolta. Infatti quando era andata fino all'orfanatrofio di Berlino, si sarebbe aspettata di incontrare un bimbo sugli otto anni circa, biondino, ma quando si è trovata davanti Roxy, con quei lunghi capelli biondi, occhi verdi come la menta, le guanciotte rosa e un'aria impaurita, non aveva potuto far a meno di ripensare alla sua sorellona.

★Why'd you wanna leave me?★  [Tom Kaulitz]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora