Mi svegliai con il suono fastidioso delle urla di mia zia.
<<Roxanne Fischer! Sveglia!!!>> guardai mia zia, già pronta per andare a lavoro, che mi fissava a braccia conserte.
<<Non sto bene, non mi va di andare a scuola>> biascicai portando il lenzuolo fin sopra la testa, ma fu levato con una forza demoniaca da mia zia.
<<Alzati e preparati! Devi pure riportare i vestiti ai gemelli>> gridò uscendo a passi ben scanditi dalla mia camera. Mi alzai con gli occhi ancora socchiusi, camminai fino al bagno, dove mi sciaquai con dell'acqua gelida il viso e mi lavai i denti. Tornata in stanza presi dall'armadio alcuni vestiti a casaccio e li indossai, dei semplici jeans beggy e una maglia grigia, calzai in velocità le converse rosse scolorite. Ebbi solamente il tempo di fare una passata di burrocacao alla vaniglia prima che mia zia mi minacciasse che se non fossi scesa subito mi avrebbe uccisa con il mestolo.
Scesi svelta le scale, sentivo lo zaino pesare come un macigno e le palpebre socchiudersi di tanto in tanto. Appena arrivata in salone mi ritrovai davanti mia zia affiancata dai gemelli Kaulitz.
<<Non li hai avvisati che eri tardi?! Si sono fatti tutta la strada perché erano preoccupati per te!>> gridò mia zia battendo la scarpa sul terreno spazientita. E chi si ricordava della solita routine?! Me ne ero completamente scordata!
<<Come potete ben vedere sono ancora viva! Non serviva>> risposi con un sorriso beffardo sul viso, vidi zia Egle fulminarmi con lo sguardo.
<<Mi dispiace per avervi disturbati, avrei dovuto chiamarvi, scusatemi>> mormorai sotto costrizione di mia zia, alzando lievemente gli occhi al cielo.
<<Così va meglio, sarei potuto andare a scuola con Ann, ma dato che Bill era tanto preoccupato per te mi ha fatto venire pure me!>> Esclamò Tom incrociando le braccia al petto. Presi con un gesto fulmineo il pezzo di torta che mi stava porgendo mia zia, e mi avvicinai come una furia al rasta.
<<E chi ti ha mai chiesto di venire?! Se fossi stata in fin di vita tu saresti stata l'ultima persona che avrei voluto avere vicino!>> mi guardò impietrito, mi catapultai fuori sorpassandolo con una forte spallata. Diedi un morso alla fetta di crostata che tenevo tra le mani. Sentì dei passi raggiungermi, mi ritrovai entrambi al mio fianco.
<<Buongiorno anche a te, Roxy>> mormorò Tom infilando le mani nelle tasche dei suoi jeans oversize. Lo guardai di sbieco, con sguardo truce.
<<Hai la luna storta oggi?>> spostai repentina gli occhi verso il moro, che camminava fissandomi, sembrava quasi preoccupato.
<<No, Bill, è tutto ok>> mormorai cercando di assumere il tono di voce più pacifico del mondo, anche se con qualche difficoltà, dato che il motivo del mio malessere stava camminando proprio di fianco a me.
<<Sei sicura? Perché quando sei nervosa tendi sempre a morderti le guance, ed è quello che stai facendo in questo momento>> disse tranquillamente il rasta, facendomi notare il mio tic.
<<Perché cosa fa Ann quando è nervosa?!>> borbottai astiosa, vedendo la confusione negli occhi di Bill, ma notando l'alone di tristezza in quello di Tom.
<<Sei sicura di star bene?>> mi domandò Bill cauto, sapendo che quando ero innervosita era meglio prendermi con le pinze, per non scatenare una delle mie solite scene.
<<Te l'ho già detto Bill, sto benissimo!>> risposi lievemente seccata dall'insistenza del mio amico, che probabilmente capendo il mio fastidio si zittì. Arrivammo fino alla fermata degli autobus immersi in un religioso silenzio. Appena arrivati vidi Isla salutarci sventolando per aria il braccio sinistro.
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★Why'd you wanna leave me?★ [Tom Kaulitz]
Romantik- La guardavo mentre veniva trascinata, allontanata da me, dal mostro che ero diventato. Una lacrima salata inumidì la mia guancia, ancora dolente per i pugni ricevuti. Fu quella l'ultima volta che vidi Roxanne, la mia dolce Roxy.- [INIZIO: 14 otto...