✖Lego House ✖

2.

Credo che la nausea stia diventando la mia nuova migliore amica. Ormai, è come se fosse parte di me. Sono stanca di tutto. A volte vorrei poter farla finita e saltare da un ponte. Neanche le pastiglie apposite funzionano. Cazzo. Doppio cazzo. Forse se dormo mi passa. Quindi l'unica soluzione è di mettermi in pigiama, e infilarmi sotto delle miriadi di lenzuola. Come i gatti.

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Il mattino successivo, mi sveglio con un mal di testa cane. Mi sembra di rivivere quella notte, dove sono stata sbronza..... I dolori sono uguali identici.
Controllo il cellulare. 21 settembre. L'autunno ormai è alle porte. L'estate... mi manca sentire quella dolce brezza tenue che abbraccia tutto il mio corpo, fino a farlo diventare parte integrante di essa.
È una cosa curiosa e affascinante.
Decido di indossare la felpona di Ed che è ammassata su una sedia, vicino ad una scrivania. È una semplice felpa, con una scritta bianca che prende tutta l'attenzione. "Brooklyn" un distretto di New York. Mi piacerebbe visitarla. Prima o poi.
Come pantaloni mi bastano quelli corti del pigiama. Adoro vestirmi in modo strano. Sopratutto per stare a casa.
Quando scendo le scale, noto che il soggiorno è affollato. Brian e Becky. Brian e Becky? What? Why?
Guardo Becky con un aria incuriosita. Il suo viso è come dire... maturato... il suo taglio di capelli, che per la cronaca sono biondo naturale, sono raccolti in una lunga treccia, annodata da un nastrino multicolor. Il suo outfit, è molto.... giallo canarino per così dire. Dalla testa ai piedi. Da ora in poi per prenderla in giro la chiamerò Titti. Rido. Mi rotolo.
-sorellina- dice Brian sorridendo alla mia vista -sei cambiata-
-spero in meglio... comunque mi fa piacere che tu sia qui- continuo - a proposito... avete visto l'ombra di Ed?-
-Sì, cara... guarda è in cucina- dice dolcemente la schizofrenica.
-grazie Becky... molto gentile...-
-di niente darling-
Mi avvio in cucina con un passo da zombie. Ho solo voglia di prendere le pastiglie e di dormire a lungo. Ultimamente non ho intenzione di muovere un dito.
-ciao- dico, mentre prendo un bicchiere dalla dispensa.
-ciao Amore- sussurra Ed baciandomi la fronte.
-che ci fanno mio fratello e sua moglie qui?-
-an.. sono venuti a parlarti... mi hanno chiesto se possono restare qualche giorno... e quindi ho annuito-
-mi sembra tutto molto strano-
-in che senso?-
-bho... un giorno non ti cagano di striscio.... e adesso vogliono persino parlarmi?-
-senti....- dice il ragazzo cambiando completamente discorso -non mangi niente?-
-no..-
-sai che non ti fa bene prendere pastiglie a stomaco vuoto-
-vita mia... amore mio... luce dei miei occhi... lo so.. ma ultimamente mi viene difficile mangiare...ho continue nausee... peggio di andare nel mare dei mostri con Percy-
-che ti prende ultimamente? Sei molto ma molto strana...più del solito-
- tranquillo... sto bene... ti amo- dico per poi baciarlo.
Lui ricambia.
-sarà... ma non sei come un tempo...-
-te lo giuro. Sto bene. Ho solo bisogno di staccare la spina...-
-non ho detto che non mi fido... mangia almeno un pezzo di toast... fallo per me.... o se preferisci per Peeta-
-ma lo sai che a volte riesci a convincermi?-
-ti amo- finisce per dire - perché hai la mia felpa? Non che mi dispiaccia...-
-volevo qualcosa di tuo vicino a me- dico sorridendo.
Forse la mia vita finalmente sta andando nel verso giusto. Incrociamo le dita.