20. parte 2*

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-io non mi muovo di qua-
-allora ti avverto... non sarà di certo un bello spettacolo- dico, mentre penso ad altro per far passare il male.
Assomiglia ai primi dolori che ho avuto, da quando sono incinta... perciò Ginny... non c'è da preoccuparsi... *respira* *espira*
Tutto.
Andrà.
Bene.
O forse no.
Sento un calore strano dal basso ventre in poi. Non può essere quello che penso.
Ti prego.
Fa che non sia quello.
Ti supplico.
-posso stare due minuti sola?-
-ti ho detto che non ti lascio sola-
-emh... non vorrei traumatizzarti... cose da donne... non puoi capire...-
-okay... ma cinque minuti.... giusto il tempo di fumare una sigaretta.. siamo intesi?-
-si, mi sembra perfetto... tu vai tranquillo a rilassarti... io mi sistemo un attimo-
. . .
Una volta che Ed, esce dalla stanza, comincio a respirare profondamente. Come se avessi perso la cosa più importante della vita, o anche per l'emozione di quando due anni fa, presi in mano quel biglietto che mi cambiò la vita.
Mi guardo in giro.
Lo sguardo perso.
Non può essere successo.
Sangue.
Tanto sangue.
E le lacrime scorrono.
I miei pantaloni, sono bagnati da alcune gocce scure, del colore del vino, solo che non è quello. È molto di più.
Non trovo più la forza per respirare... o continuare a vivere... almeno non come prima.
E comincio a gemere. Dal dolore della mia perdita. Della mia possibilità per essere felice... Con l'uomo che amo.
Ma a quanto pare,
Non vogliono concedermi
Un attimo di felicità.
Mai na'gioia.
Ho solo voglia di gridare, e di strapparmi i capelli. Non può succedere sempre a me. E che diamine. Sempre. Sfiga è il mio secondo nome.... a quanto sembra. Non ne posso più. Vorrei solo capire il perché di tutto questo. Che cazzo di malattia ho? Nemmeno i medici sanno dare una fottuta risposta.
Penso di impazzire.
Ginny. Resta calma. Come cazzo posso restare calma??????!! In un momento del genere?????! Dio mio... partono le bestemmie.
-Ginny...va tutto bene?- Chiede una voce maschile all'esterno dalla stanza. Ed. E mo... che cazzo gli dico? Ed tesoro.... la vita è fatta come un grande cerchio... e... no...nono e no. Ed, è successo. Penso che mi abbiano inflitto una maledizione... ma mi sento quando penso? Beh... la teoria della maledizione potrebbe essere abbastanza interessante... se uno ci crede, ovvio. Ma stiamo parlando di un uomo, cui è più intelligente dei tuoi ex compagni di classe. Quindi, Ginevra, ragiona. Fai partire quel criceto dentro il cranio. So che c'è da qualche parte. Sperduto tra i miei problemi. Ed essi sono molto, ma MOLTO fittizi.
-non proprio...-
-posso entrare? Stai bene?Ti sei fatta male?-
-sto bene... più o meno...-
-guarda che se non mi fai entrare sfondo la porta-
-va bene... ma stai calmo... non scaldarti da niente Ed...-
-ti prometto che resto buono...-
La porta del bagno si apre.
-heiii...- dice Sheeran mentre mi viene incontro.
-ciao...-
-che è successo? Una sparatoria per caso?-
-magari. Ti giuro lo avrei preferito-
Eccome.
Lo avrei sopportato.
Non come ora.

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