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La stessa mattina,mi chiamano dall'ospedale per avvisarmi che le analisi sono finalmente pronte. Hanno detto poi che hanno trovato una cosa molto strana nel mio sangue. Ho paura. Se fossi peggiorata con la malattia? Spero vivamente di no. Spero solo che se un giorno peggiorassi, Ed non se la prenderebbe con sé stesso. Spero che questa cosa non accada mai. Mai. Tengo più a lui che alla mia vita. Lo amo troppo. Si può trovare di tutto in quel liquido rosso, che persino vomito, giusto una volta al mese. E se fossi.... incinta? No, certo che no.... abbiamo preso precauzioni per questo.... a meno che..... no... non può essere vero! Oddio. Volevo aspettare ancora qualche anno..... almeno dopo il nostro matrimonio (sempre se ci sarà un matrimonio) e volevo laurearmi in lingue... Cazzo. Doppio cazzo. Porca puttana fritta. Che faccio ora? Devo assolutamente dirglielo. Anche se la cosa non è certa.... e se la prende male... e mi molla? No... ha detto più di una volta che mi ama... ma se avesse paura? Paura di diventare padre? Ho paura di tutto questo.
Ma devo dirglielo. Almeno quello. Forse mi conviene aspettare il risultato... se dall'analisi non si nota abbastanza bene, andrò a prendere uno di quei test. Bene. Sono al 90% con i piedi nella fossa.
Dopo essermi sistemata, ovvero, vestita e curato i capelli, vado in cucina.
-Senti Ed... posso prendere le chiavi della macchina? Mi hanno avvisata del fatto che le analisi sono pronte.... avevo pensato di andare...- dico, sedendomi vicino a lui,che intanto scruta una pila di fogli scarabocchiati da migliaia di parole. (Sì, in questi ultimi mesi sto prendendo lezioni di guida, ho il foglio rosa).
-certo.... che può amore... puoi andare anche a comprare il caffè e le sigarette?- dice baciandomi.
-ok..nessun problema...torno tra mezz'ora circa... se tardo ti chiamo- dico prendendo le chiavi dallo scaffale. Esco. E mi ritrovo nella corte, davanti alla macchina.
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Una volta al ritiro referti,in ospedale, l'infermiera mi scruta con sguardo interessato. Mi fa paura. Peggio di un esplosivo.
-Cara, non sei troppo magra?- chiede la donna passandomi i fogli.
-magra per cosa?-
-sembri anoressica... tutto qui- dice, mentre firmo la ricevuta.
Prendo i fogli. E mi avvio verso casa.
Mi fermo per comprare le sigarette, il caffè, e poi è la volta della farmacia. Devo comprare quel test... devo sapere se tutto questo è vero oppure no.
Una volta arrivata a casa, Ed è steso sul divano, con aria dormiente. È ancora più adorabile,il mio amore. Quanto gli voglio bene.
Poso le chiavi e il pacchetto di Marlboro sulla mensola, e mi siedo sulla poltrona a guardarlo. Poi mi avvicino sempre di più al divano e lo bacio. Quando mi stacco, lui si sveglia.
-che giorno è oggi?- dice sorridendomi.
-giovedì... ti sei addormentato... scusa non volevo svegliarti.... so che ultimamente non dormi molto....-
-ehi... non ne hai colpa.... sono i produttori che stressano... è tutto okay... tu sei il mio raggio di sole- dice baciandomi.
-hai scritto qualcosa di nuovo?-
-no... nella testa ho il deserto ultimamente..-
-ti posso capire.... quando avevo circa undici anni, e la professoressa ci ha dato da sviluppare un tema "immaginati a diciotto anni",io non sapevo che scrivere... così ho detto che volevo fare la milionaria-
-e quindi cosa hai imparato?-
-Mhhh.... ho capito che 1) non si può diventare milionari a diciotto anni 2) ho un immaginazione molto easy 3) mi piace sparare cazzate.... il bello è che l'insegnante mi ha dato un voto indecente-
-quello si sapeva- dice Ed canzonandomi.
-molto divertente Sheeran- dico - comunque... devo dirti una cosa estremamente importante-
-di che si tratta?-
-okay... arriverò al punto.... ho un ritardo..-
-cosa?-
-hai capito... ho un ritardo...-
-UN RITARDO??!-
-si Ed... e credo di....-
-non dirlo....ti prego... poi è impossibile... se mi ricordo bene le precauzioni necessarie le abbiamo prese...-
-ma quella precauzione può essersi rotta-
-è impossibile che si rompa-
-no... è possibile... a Brian è capitato...-
-ma tuo fratello... è un caso a parte-
-ho comprato uno di quei test... l'unica soluzione è di tentare-
-ti devo dare una mano?-
-no... tu aspetta fuori dalla porta... per il resto mi arrangio...-

Dopo circa un abbondante quarto d'ora, esco dal bagno con il test in mano, e mi avvio verso il soggiorno.
Io e Ed, appena ci sediamo, guardiamo all'unisono quella specie di termometro.
-allora.... una tacca negativo... due positivo... capito Ed? Non agitarti che poi mi fai diventare nervosa-
-oooo-o-kay-
Guardiamo il test. E rimaniamo con sguardi assenti.

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