*capitolo dal punto di vista di Ed Sheeran*
Quando dorme è meravigliosa. Con la sua chioma ben pettinata e curata, che le nasconde gran parte del suo magnifico viso. La guardo come se fosse ancora la prima volta....addormentata, più morta che viva, nel mio camerino due anni fa... a Milano. Il suo viso, non è cambiato molto da allora. I suoi lineamenti paffuti e paccioccosi, sono meno visibili, e i suoi occhi, assomigliano a zaffiri. Zaffiri che brillano al solo sguardo. Una cosa che mi affascina da morire. Spero che mio figlio, abbia il suo viso.
Guardo le nostre mani intrecciate. Perso in quel momento, non riesco più a sentire i bip meccanici della macchina, che controlla i suoi battiti cardiaci. Preso da una specie di frenesia, mischiata alla paura di perderla, e dalla rabbia, la prendo in braccio e mi avvio, correndo dall'infermiera più vicina,dato che in questo reparto manca personale.
Ti prego.... ti prego resisti... ti prego.... fallo per me....ti prego... continuo a rimescolare questi pensieri tra me e me, mentre cerco più che disperato i medici.
Mi precipito correndo come un pazzo scatenato in pronto soccorso, dove sono leggermente al centro dell'attenzione.
-e lei che ci fa con una paziente in braccio?!- starnazza la donna in camice bianco, al di là delle barelle.
-non riesco più a sentire il battito cardiaco- ribatto appoggiandola delicatamente sulla barella.
-forza, dobbiamo portarla in rianimazione- farnetica la seconda tra sé.
-senta.... lei dovrebbe stare seduto qui... si rilassi- dichiara la prima correndo dietro alla collega.
Ma come cazzo faccio a stare rilassato????????! La mia unica ragione di vita, è in sala rianimazione e io dovrei rilassarmi????! Non credo proprio. Così peggio di una persona isterica, continuo a camminare avanti e indietro per la sala attesa, finché una donna, sempre in attesa come me, mi lancia un'occhiataccia.
-scusi....sa tutta quest'agitazione- dico, sedendomi accanto a quest'ultima.
-ti posso credere.... comunque...io sono Anne-
-Ed- dico sorridendo -come mai lei è qui, Anne?- chiedo cercando di incentivare la conversazione.
-mia figlia...ha avuto un incidente...e perché un bel ragazzo come te si trova in questo posto?-
-beh... vede... la mia ragazza se la sta passando molto male...tra attacchi...eccetera...eccetera rischia di perdere il bambino...-
-mi dispiace molto per lei...-
-a me dispiace per sua figlia- in realtà alla conversazione ci bado molto perché al centro dei miei pensieri c'è Gaia.
Senza che l'infermiera mi noti, comincio a cercare disperato la sala di rianimazione, facendole credere di dover andare in bagno.
Ed eccola. Solo un vetro ci separa. Il suo corpo ansimante, grazie agli elettrostimolatori.
E poi finalmente un suono metallico. Quasi prendo fuoco dalla gioia. Dioooooooo! Grazieeeeeeee...grazie! Grazie mille per averle risparmiato la vita! Grazie grazie grazie grazie!
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-Ginevra!- dico, guardandola pressapoco vicino alla porta della stanza.
-Solo....Gaia- risponde lievemente. Evidentemente la flebo fa lo stesso effetto della Maria. Meglio così.
-okay.... Solo Gaia!- dico ridendo -come va?-
-sto..... Bene-
-si, certo.... Puoi darla a bere a chi ti pare... Ma sai che non puoi ingannarmi... Non su questi aspetti-
-ascolta Ed...- comincia a sussurrare, ma l'attrazione comincia a farsi pesante, e la bacio in un modo nuovo. Con più sicurezza.
Quando sento il suo respiro affannoso mi allontano molto lentamente dalle sue labbra perfette.
-stai bene?- chiedo, fissandola. Ho paura di essermi impegnato a farle venire il batticuore.
-si.... È solo.... Con quel bacio mi hai stesa-
-Mmmh.... Capisco....-
Le scocco un piccolo bacio in fronte.
Ma in quella frazione di secondo, entrano a rompere le palle come al solito dei medici. Ed...È il loro lavoro....farfuglio nella mia mente.
-immagino voi siate il signore e la signora Sheeran- dichiarano rivolgendosi a me.
-si, siamo noi... c'è qualcosa che non va?- domando, con un aria tesa. Insolita.
-sono solo dei controlli finali...niente di preoccupante signore.... se vuole cortesemente abbandonare la stanza-
-NO! NO! NO!- sbotta quasi urlando Ginevra.
-amore, ti fanno solo dei semplici controlli... niente di che....tranquillizzati- le assicuro. La distanza che provoca tutto questo non ci fa un granché di bene. Cazzo.
-non sono tranquilla se tu te ne vai...-
-ascolta, io sono fuori dalla stanza, non vado da nessuna parte, e non ho intenzione di farlo- dico calmo, cercando di nascondere la tensione che pende dalle mie labbra.
-prometti- dichiara dolcemente.
-te lo prometto- dico, per poi togliermi di torno.
Mi siedo fuori dalla porta, un sorriso teso in viso. E aspetto.
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✖Lego House ✖
Hayran KurguIl sequel di My Drug Is You. Gaia o meglio conosciuta come Ginevra ed Ed Sheeran, sognano una vita felice, con figli, ma.... dolori e ferite verrano a galla, lasciando una frattura che molto difficilmente si chiuderà.