Mi risveglio sopra un tavolato di acciaio freddo, accecata dalla luce della lampada a neon. Sono in paradiso? Oddio! EDDD! Porca puttanaaaaa!
Poi, un suono metallico, fastidioso mi riporta alla realtà.
Sono ancora viva. Sento pizzicare le guance: ovviamente la canula dell'ossigeno. Dove cazzo sono?? Solo dopo realizzo che sono stata portata in sala rianimazione. Che mi è capitato ora??? Perché sono qui?? Non posso credere che in un soffio di secondi potevo lasciare la mia vita, trasformarmi in un corpo freddo e inerte. Non posso immaginare il vuoto nel viso angelico di Ed. Dio.
Per grazia divina (grazie Percy) sono ancora, me stessa. Poggiata su questo tavolo. Non desidero altro che poter dare sollievo al volto preoccupato di Edward, da dietro il vetro. Voglio solo saltargli tra le braccia e dirgli che lo amo più di ogni altra cosa. Ma non posso, perchè i medici mi impediscono persino di respirare. Quando il mio battito cardiaco torna più o meno stabile, il viso di Ed, da teso com'era torna rilassato.La stanzetta dove alloggio, è bianca e spoglia. La vivacizzano solo dei mobili color verde acido, che a me danno l'impressione del vomito. Sopra il tavolino, giacciono in un vaso di cristallo, una miriade di rose bianche. Una chitarra, è poggiata all'angolo della stanza, insieme ad una borsa, che suppongo contenga i miei vestiti e le mie cose. Ha tutto un odore di sterile, e di amuchina. Sempre meglio dell'odore merdoso delle medicine. Voglio uscire di qui. Enormemente poi.
Credo, che dovrò rimanere dentro un bel po'.
Improvvisamente, una voce maschile e familiare, varca il silenzio che lacera i miei pensieri, facendomi sentire a casa.
-Ginevra!-
-Solo....Gaia- dico, intontita dalla flebo.
-okay.... Solo Gaia!- esclama Ed ridendo -come va?-
-sto..... Bene-
-si, certo.... Puoi darla a bere a chi ti pare... Ma sai che non puoi ingannarmi... Non su questi aspetti-
-ascolta Ed...- inizio a dire, per poi essere interrotta dalle sue labbra vellutate. Al posto della dolorosa flebo.... Non sarebbero meglio un paio di baci? Tanto.... L'effetto è sempre lo stesso..... Ma credo che i medici non possano comprenderlo.
Quando le sue labbra si allontanano dalle mie, mi gira un tantino la testa.
-stai bene?- chiede fissandomi preoccupato.
-si.... È solo.... Con quel bacio mi hai stesa-
-Mmmh.... Capisco....-
Un bacio sulla fronte. Mi vuole mandare in coma o cosa??
In quel preciso momento, a rovinare tutto, entra il medico.
-immagino voi siate il signore e la signora Sheeran- ma sono così vecchia? E che cazzo. Ho solo diciannove anni.... Non posso assomigliare a quelle vecchie con le zampe da gallina. Se vedo solo una ruga... impreco tutti.... persino gli dei dell'Olimpo. Almeno... sono l'unica che può avere il cognome di Ed. *risata malvagia*
-si, siamo noi... c'è qualcosa che non va?- domanda Ed, con in viso un aria preoccupata.
-sono solo dei controlli finali...niente di preoccupante signore.... se vuole cortesemente abbandonare la stanza-
-NO! NO! NO!- esplodo.
-amore, ti fanno solo dei semplici controlli... niente di che....tranquillizzati-
-non sono tranquilla se tu te ne vai...-
-ascolta, io sono fuori dalla stanza, non vado da nessuna parte, e non ho intenzione di farlo-
-prometti-
-te lo prometto- dice, per poi uscire dalla stanza.
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✖Lego House ✖
FanficIl sequel di My Drug Is You. Gaia o meglio conosciuta come Ginevra ed Ed Sheeran, sognano una vita felice, con figli, ma.... dolori e ferite verrano a galla, lasciando una frattura che molto difficilmente si chiuderà.