La tensione nell'aria si fa tirata. Ma quanto ci mettono per farmi un fottutissimo esame?! Voglio... per una volta nella mia vita...stare sola con Ed... Ma a quanto pare.... la buona sorte non è con me. E non puoi farci niente Gaia! Sono GINEVRA! Ho pure le crisi di identità ora!
-e ora cara... una bella ecografia!- strilla di gioia l'infermiera.
-eco che?- dico.
-un'ecografia. Vedrai il tuo bambino... Non sei felice???-
-immagino di si... Ma senza il padre non ha senso...- borbotto.
-vuoi che lo faccia entrare?-
-magari!- sbotto contenta.
Dopo un microscopico secondo, Ed, entra nella stanza delle ecografie, sfoggiando il sorriso che io preferisco.
-bene...ora rilassati....devi solo respirare a fondo okay?- mi rassicura la donna in modo tranquillo.
-okay- rispondo a mia volta. Sto sclerando dalla gioia...presto sarò madre di un meraviglioso bimbetto dai riccioli color Ginger....insomma saremo una famiglia. A modo nostro.
Non vedo l'ora che quella specie di schermo mostri il semino nella mia pancia. Sono eletrizzata a questo. Così tanto che non riesco a stare nemmeno seduta sul lettino.
In giro di pochi minuti, lo schermo, si illumina, facendo vedere una sottile striscia nera.
Mentre l'aggeggio per far vedere le immagini si muove delicatamente sul mio ventre, io e Ed lo notiamo. Una piccolissima sagoma bianca, a forma di ovulo, più o meno. L'infermiera, molto attenta ai nostri gesti, ci indica dove si trova il suo minuscolo cuoricino.
Quando ce lo fa ascoltare, sussulto di gioia. È la cosa più bella che avessi mai sentito. Dopo il battito regolare di Ed. Dallo schermo si poteva notare benissimo il piccolo cuore che sobbalza velocemente.
Nel mentre i medici si accertano che tutto sia perfetto, lancio un'occhiata a Edward. Sembra in stato di shock.
-Hey... tutto okay?- chiedo preoccupata.
-quello che ho sentito....Non è reale...-
-Ed, tesoro, amore mio....hai sentito il piccolo cuoricino di nostro figlio- dico, accarezzandogli un braccio colorato.
-non mi sembra ancora vero- dice, bisbigliando, incredulo. La faccia di cera.
-Amore...calmo...respira...è tutto okay....se...Non ti va....-
-Ginevra! Non pensare certe cose! Certo che sono pronto! Sarò il padre migliore di tutta la storia-
-non sei obbligato...-
-ma non mi sento obbligato!-
-Ed...Non cominciare...-
-Ginny...per favore-
-per favore un corno-
-vedo che dovete discutere..... vi lasciamo soli un attimo- annuncia un infermiere, mentre esce dalla porta della stanza.
-Ed....tu...Non puoi sempre preoccuparti per me...credo di essere abbastanza grande ormai-
-Ginevra....mi preoccupo per te perché sono innamorato di te... e non farmi il broncio...lo sai che non riesco a sopportarlo-
-e cosa dovrei fare???? dovrei percaso sorridere a trentadue denti?? Andiamo Ed...- Non mi piace nemmeno un po' litigare con Edward. Ma quando ci si mette....è inevitabile un litigio.
-senti....non voglio che tu stia male a causa mia....se non riesco a portare avanti tutto questo....mi capisci vero??-
-non ti lascerei mai ad affrontare da sola tutto questo-
-e io non ti lascerei soffrire....se la cosa prendesse una piega sbagliata-
-non mi farai soffrire Gaia-
-chi te lo garantisce?-
-lo so e basta....finiamola....non mi piace litigare... soprattutto con te... e lo sai... o mi sbaglio?-
-no...neanche a me piace litigare con te- dico, guardando il soffitto, per non intravedere i suoi meravigliosi occhi, coperti da una sottile coperta di rabbia. Spero che tutto questo vada bene.....insomma....tra farmaci e "droghe" spero che il piccolo sopravviva.
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✖Lego House ✖
FanfictionIl sequel di My Drug Is You. Gaia o meglio conosciuta come Ginevra ed Ed Sheeran, sognano una vita felice, con figli, ma.... dolori e ferite verrano a galla, lasciando una frattura che molto difficilmente si chiuderà.