Capitolo 1: L'arrivo degli Skibidi Toilet

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Mark continuò a vagare per l'aeroporto in cerca del suo amico Giacomo. Sarebbero dovuti partire assieme. Evidentemente Giacomo era in ritardo. Si sentirono degli strani rumori tipo vjum, anche Mark li sentì. Si guardò dietro ma non vide niente di strano. Poi li sentì di nuovo, allora si girò un'altra volta e qualcosa era successo. C'erano meno persone di prima. Mark ignorò tutto ciò, pensò di esserselo immaginato. Poi vide Giacomo e si affrettò ad andare da lui, prima che scomparisse di nuovo dalla sua vista. – Giacomo! Ti ho trovato! Ti stavo cercando da tutto il tempo che sono qui – disse Mark felice di averlo trovato, e Giacomo rispose – Ero in ritardo. Invece senti, hai sentito anche tu questi rumori strani? –. Mark rispose – Sì, allora non me li sono immaginati – e Giacomo – Penso proprio che sia così, comunque io devo andare un attimo in bagno – allora si voltò e andò verso il bagno con Mark che gli diceva – Ti aspetto! –. Sentì ogni tanto quei rumori strani e poi raggiunse la porta del bagno, che era occupato. Assieme a lui c'era un'altra persona che aspettava, ma dopo che Giacomo sentì il rumore, quella persona sparì. Purtroppo Giacomo non la stava guardando quando c'era stato quel rumore, il che lo agito un po'. Come il bagno si liberò si diresse a passo veloce verso il gabinetto, però aveva qualcosa di strano. Giacomo continuò a guardarlo finché non ne uscì una testa cantante. Giacomo cominciò ad urlare e ad uscire in tutta fretta, ma la porta non si apriva, l'aveva chiusa a chiave. 

Ovviamente quel gabinetto era uno skibidi toilet, che cominciò ad attaccare Giacomo

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Ovviamente quel gabinetto era uno skibidi toilet, che cominciò ad attaccare Giacomo. Lui riuscì ad aprire la porta e corse via verso Mark e gli urlò – MARK!! MARK!! IL GABINETTO!! C'È UNA TESTA!! – Mark era visibilmente molto confuso. – Cosa? Calmati comunque. Ma di cosa stai parlando? – disse Mark, ma Giacomo scattò – Non te lo posso far vedere dobbiamo chiamare la polizia! – quindi subito prese il telefono e digitò il numero della polizia ma Mark lo fermò – Aspetta! Non crederanno mai alla tua storia! Insomma non ha senso! – fu inutile, perché ormai Giacomo aveva già chiamato la polizia. – Pronto polizia? – disse, e un agente rispose – Pronto, qual è l'emergenza? – Giacomo gli raccontò – Ecco, nel bagno dell'aeroporto ci sta un gabinetto da cui esce una testa, che mi stava inseguendo! Mi voleva morto! – senza pensarci un attimo l'agente disse – Ok, arriviamo – e chiuse la chiamata. – Ci hanno creduto subito!? Siamo proprio in brutte mani – disse Mark. Poi si sentirono urla e botte. Mark e Giacomo si girarono e videro lo skibidi toilet attaccare i passanti. Cercavano di difendersi ma venivano feriti malamente. – COS'È QUELLA COSA!? – urlò Mark e Giacomo – Che ti avevo detto? Comunque che facciamo, scappiamo? – poi però ci fu di nuovo quel rumore, e stavolta Giacomo vide quello che era successo. Skibidi Scienziato si era teletrasportato lì e aveva rapito Mark. – MARK!!! – urlò Giacomo, ma ormai era destinato a diventare uno skibidi toilet. Giacomo venne scaraventato a terra dallo skibidi toilet, che si diresse verso di lui e continuò a colpirlo. Giacomo gli diede un pugno, non gli fece male, ma lo bloccò per un attimo, il tempo sufficiente per rialzarsi. Ma come fu in piedi, subì un altro colpo, e scappò con lo skibidi toilet alle calcagna. Per fortuna Giacomo aveva un grande vantaggio, lo skibidi toilet non era molto veloce. Continuò a correre, ma lo skibidi toilet si fermò ed attaccò altre persone.

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