3 Etienne

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Vedo Mia che sorride quando si accorge di me, mi corre incontro ed anche se è qui vicina non vedo l'ora di afferrarla e stringerla forte tra le braccia; sembra strano dopo così poco tempo che stiamo insieme, o forse è assolutamente normale, ma mi è mancata in questi pochi giorni in cui è tornata in Italia. Non sono un tipo da storie d'amore, non lo sono mai stato, per questo non so bene come ci si comporti e so ancora meno cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, ma questa volta voglio provare ad essere quello che non sono mai stato. Un buon fidanzato. Sta correndo come una matta e mi fa sorridere il pensiero che anche io le sia mancato come è stato per me e... e in quel momento la vedo:capelli ricci neri che ricadono sulla schiena, grandi occhi verdi che brillano sotto la luce del sole e che sembrano cambiare colore, fisico da urlo e quel sorriso... bianco e luminoso. Wow. Trattengo il respiro, non so nemmeno io perché, ma non riesco a non farlo. Si avvicina in silenzio, forse è in imbarazzo, vedo che mi guarda e quegli enormi occhi verdi sembrano passarmi da parte a parte. Una lama di ghiaccio sulla pelle rovente.

Non riesco a distogliere lo sguardo ma quando Mia mi stringe tra le braccia torno in possesso delle mie facoltà mentali e motorie. Per un momento ho avuto paura di essermi perso.

"Piacere sono Sofia, e tu devi essere il famoso Etienne"

Sorride di un sorriso che illumina il viso, Dio quanto è bella, Mia non me l'aveva detto.

Che idiota che sono, cos'avrebbe potuto dirmi? Ehy Etienne, la mia migliore amica è bellissima? Cerco di riprendermi dallo stato di trance in cui sono piombato e ricomincio a respirare, se non altro perché comincio a boccheggiare e i miei polmoni chiedono ossigeno.

"Eh già, sono proprio io, e lui è mio fratello Mathieu...!"

Si volta verso di lui e mentre inclina leggermente la testa per salutarlo guardo l'espressione di mio fratello, gli angoli della bocca si aprono. La sua bellezza non è passata inosservata e Mathieu sorride come un imbecille. Mi infastidisce.

Mia torna tra le mie braccia ed io torno in me, le sfioro il viso per metterle una ciocca di capelli dietro l'orecchio e penso che sono fortunato ad averla incontrata, ma per la prima volta da quando la conosco, per un piccolissimo istante, non ne sono più così sicuro.

"Che dite se andiamo a mangiare qualcosa? Ho una fame..."

dico per cercare di distrarmi più che per la voglia di mettere qualcosa sotto i denti.

"Forse prima sarebbe meglio accompagnare Sofia al nostro appartamento e lasciare lì le valigie"

propone Mia

"Si, forse hai ragione, tu sei d'accordo Sofia?"

, mi giro verso di lei e mi accorgo che mi sta osservando come se fossi un chissà quale strano animale, ma immediatamente distoglie lo sguardo.

Si guarda in giro come se stesse cercando disperatamente qualcosa.

"Si, preferirei andare a casa. Vorrei disfare le valigie, e magari riposarmi un pò".Dice. "Riposarti? Per un'ora di viaggio?"

interviene Mia

"E' così che vuoi cominciare la tua nuova vita? Andando subito a dormire?".

Si mettono a ridere entrambe, capendo un linguaggio che probabilmente è solo loro. Non vorrei che andasse già via. Vorrei conoscerla un po'meglio. Ma nessuno insiste, e in fondo chi sono io per chiederle di restare?

e soprattutto perché mi importa che resti?

Non dovrei avere questi pensieri, soprattutto non ora che avevo deciso di mettere la testa a posto e comportami come un buon fidanzato, ma per qualche strana ragione, nonostante i sensi di colpa che un pò mi fanno star male, sono felice che Sofia sia qui.

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