48 Etienne

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È finalmente l'alba di un nuovo giorno. Mi arrotolo fra le lenzuola della nonna che profumano di pulito. Quest'odore di ammorbidente mi conforta, mi riporta indietro con gli anni, a quelle estati felici prima che tutto accadesse. Quando entrambi i miei genitori erano ancora vivi scappavamo da Parigi per venire a passare le vacanze qui a Milano dalla nonna, e poi nelle giornate più calde andavamo tutti insieme al mare. È assurdo ma soltanto in quei giorni passati qui i miei sembravano veramente felici, veramente una coppia. Sembravano due altre persone. Mi sono sempre domandato per quale motivo continuassero a vivere il Francia se la loro felicità poteva essere qui ma non sono mai riuscito a darmi una risposta. Credo che rimarrà sempre un mistero per me. Io da parte mia so solo che avrei rinunciato a tutta la mia vita a Parigi per vederli sereni come li vedevo qui.

L'odore di caffè che arriva dalla cucina mi fa brontolare lo stomaco, Dio mio sono due giorni che non metto niente sotto denti, l'unica cosa che ho ingerito è stato il the che mi ha preparato mia nonna appena arrivato.

Mi alzo di scatto e corro in cucina, lo spettacolo è a dir poco meraviglioso. Sapete quella sensazione di appagamento assoluto dopo una perfetta notte di sesso? Ecco questo è quello che provo a vedere la tavola imbandita che mia nonna ha preparato. Latte, caffè, The, brioches, fette biscottate, burro e marmellata, prelibatezze di ogni genere, ed in questo momento mangerei ogni singola cosa che c'è sul tavolo.

"Buongiorno nonna!"

Le poso un bacio sulla fronte e lei ricambia accarezzandomi la guancia.
Non mi abitueró mai a questa sensazione di benessere che lascia la sua mano.

"Bungiorno amore mio! Ti ho preparato la colazione. Ti ho messo sul tavolo un po' di tutto perché non so più cosa prendi al mattino. Spero solo tu sia affamato. Sai che non amo gli sprechi."

"Tranquilla nonna, non potrei essere più affamato di così! "

"Perfetto. Io vado a messa, ci vediamo più tardi? Ti trovo al mio rientro, vero?"

Non potrei andare da nessuna parte anche volendo. Questo ora è l'unico posto in cui mi sento al sicuro.

"Certo che mi trovi"

Mi sorride e si chiude la porta alle spalle ed io comincio a saziare la mia fame mettendo in bocca brioches e fette biscottate quasi contemporaneamente.

Quando ho divorato praticamente ogni cosa prendo in mano il telefono e l'accendo, non so nemmeno io perché. Mi ero deciso a lasciare che il tempo trascorresse almeno per un po' prima di mettere altra carne sul fuoco e riaprire ferite mai sanate, eppure eccomi qui, col batticuore e le mani che tremano. Qualche tempo fa mi sarei autoproclamato un fottuto idiota, ora non saprei nemmeno io che nome darmi.

Arrivano diversi messaggi e il telefono per qualche minuto non smette di suonare. Come immaginavo parecchi sono di Mathieu, molti da Mia è nemmeno uno da Sofia. Dovrei stupirmi o rimanerci male ma sono perfettamente consapevole di essere scappato senza dire una parola. Sono comunque un po' afflitto e un po' deluso, pensavo davvero di contare qualcosa per lei. Ci ho sperato, invece sono sparito senza lasciare traccia e lei non ha fatto neppure una piega. Non valgo neppure un maledettissimo sms.

Abbandono il telefono sul comodino deciso a farmi una doccia ed uscire, in fondo è domenica potrei trovare in giro qualcuno dei miei vecchi amici, ci vorrebbe proprio una sana bevuta liberatoria, ma proprio mentre metto un piede nella doccia per darmi una bella ripulita il bip del telefono cattura la mia attenzione.

Il mittente è sconosciuto, o meglio, mi compare il numero ma non so assolutamente chi diavolo sia.

"NON AVVICINARTI MAI PIÙ A SOFIA. ORA CI SONO IO A PRENDERMI CURA DI LEI. NON LA FARAI PIANGERE MAI PIÙ. OVUNQUE TU SIA, RESTACI. "

Resto pietrificato. Ora so benissimo da chi provengono queste parole e in un certo senso so anche che ha ragione. Ma perchè questa consapevolezza mi sta annientando? Perché il pensiero di non poter stare davvero più con Sofia mi spezza il cuore? E soprattutto perché ho la sensazione che questo messaggio che dovrebbe essere di un semplice amico nasconda molto di piu?

Mi siedo ai piedi del letto con la testa tra le mani. Mi tormento i capelli con le dita. Non è amicizia il sentimento che prova per lei è qualcosa di molto più profondo. Un uomo capisce anche a distanza i sentimenti di un altro uomo, é come una legge universale.Lui c'è sempre stato quando io me ne sono andato, questo é il vero dramma, perché la perdita assoluta dei pensieri che fino ad ora mi ha regalato Sofia ha un solo nome:Jacque.

Una cicatrice sul cuore 💔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora