9 Etienne

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Devo smetterla! Non riesco a rilassarmi, non riesco a partecipare alle loro conversazioni, non riesco a ridere, a scherzare. Non sono sereno. Sentirmi dire di no per uscire, mi ha ferito. E' stupido lo so. Ma è come se mi fossi sentito rifiutato. E devo ammetterlo, non mi è mai capitato.

Lei sembra finalmente serena, si racconta, sta prendendo confidenza con Mathieu e scherzano come se fossero da sempre amici, ma questo lato del suo carattere non mi convince.

Sembra un'altra persona rispetto a quella che ho "incontrato" prima, la fragile bambola di cristallo è stata sostituita da una giovane donna sicura di sé, e questo mi confonde. Chi è la vera Sofia?

Mi passo una mano fra i capelli. Frustrato. "Tutto bene?" mi chiede. L'attenzione in questo momento è solo su di me. Dio mio se sapessero cosa sto pensando. "Si, Si.. sono solo stanco, anzi forse è meglio che io vada, domani mattina inizio presto a lavorare. Tu che fai Paul?"Non me la sento di restare in questa stanza nemmeno un minuto di più. Devo andarmene al più presto. "Vengo con te, si è fatto tardi".

Mia mi sfiora le labbra con un bacio, e il suo profumo mi invade le narici; bastava questo fino solo 24 ore fa a farmi impazzire, a farmi desiderare di chiudermi in camera con lei e capisco che questo è il suo modo per chiedermi di restare stanotte. Ma non lo farò. Non questa volta.

Sto per salutare Sofia ma rimango dove sono. Ci sta fissando. Distoglie immediatamente lo sguardo e intanto Mathieu le posa un bacio sulla guancia; sorride. Ora è il mio turno. Cannella e fiori. Questo è il suo odore. La sua pelle emana calore, me ne accorgo appena le poso le labbra sulla guancia. Brucia. O forse sono solo io. Mi sento la febbre addosso. Le mie labbra a fatica si staccano da lei. Rimane ferma. Il suo volto non ha alcuna espressione. Forse le ha dato fastidio che anche io l'abbia salutata con un bacio. Forse la correttezza nei confronti di Mia è più profonda di quello che potessi pensare. E questa cosa mi colpisce in faccia come un pugno. Questa lealtà la rende migliore di quanto io non sarò mai, e so di dover scrivere già la parola fine a dei sentimenti che hanno appena scritto il loro inizio.

In macchina Mathieu non fa altro che chiacchierare di cose senza senso, non sento nulla di quello che dice fino a che non pronuncia il suo nome... Sofia... "Non ho capito cos'hai detto Mathieu""Sicuro di stare bene fratello? Oggi non ti riconosco proprio" "Si, si sto benissimo, che stavi dicendo?" "No, dicevo che Sofia è veramente bellissima, non credi? Wow Mia non me l'aveva detto.." "E perché mai avrebbe dovuto dirtelo"il mio tono è rabbioso, ma lui non se ne accorge, oppure fa finta di niente. "Non so, parlando era spesso uscito fuori il suo nome, diceva che le mancava e che era difficile starle lontano nel momento in cui sapeva aver bisogno.." quelle parole sono come un fulmine a ciel sereno. "Mia, ti ha parlato di lei? e qual era questo momento difficile che stava attraversando?" lui mi guarda perplesso.. "Si, mi ha parlato di lei e del fatto che stesse soffrendo per qualche motivo. Ma le hai viste anche tu. Fra loro c'è una lealtà che va oltre il rapporto d'amicizia. Le definirei più due sorelle.. non mi avrebbe mai raccontato niente nemmeno se l'avessi pregata in ginocchio.".. e lui non sa quanto bene io abbia capito questa cosa.

Una cicatrice sul cuore 💔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora