27 Etienne

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Continuo a rigirarmi nel letto, non riesco proprio a dormire. Ho provato a guardare un pò di tv, ho cercato di leggere qualcosa mi sono addirittura messo a contare mentalmente pecore sperando che la noia o la stanchezza mi facesso crollare, ma niente è servito.
Mi alzo per bere un bicchiere d' acqua; la sveglia segna le 02.58, avrei quasi voglia di vestirmi e andare a correre ma il freddo di notte a Parigi diventa pungente, ci manca solo che mi venga una polmonite.
Sento il telefono vibrare sul comodino, mi spavento immediatamente, non so chi possa chiamarmi a quest'ora ma di sicuro non sono belle notizie.
Vedo il numero di Mia e mi irrigidisco, la conosco, conosco ancor meglio il suo orgoglio e so per certo che non mi avrebbe mai cercato se non fosse stato qualcosa di estremamente importante, non dopo quello che ci siamo detti questo pomeriggio, o forse è meglio dire non dopo quello che le ho detto; già perché oggi l'ho informata della mia decisione di andar via, del fatto che i miei sentimenti nei suoi confronti sono in qualche modo cambiati, dell'esigenza che sento di cambiare aria. Non so quale sia stata davvero la sua reazione, non l'ho capita, a dire il vero non so nemmeno se ci sia stata una reazione. Il nostro discutere è stato in un certo senso surreale, come se la nostra storia non stesse finendo in quel momento ma fosse finita ancor prima di rendercene conto. Non ho voluto soffermarmi troppo sul perché di tutto questo, ho sbagliato così tanto con lei che il solo pensiero che in qualche modo si sia sentita sollevata ha tolto un grosso macigno di dosso anche a me; quindi va bene così qualunque sia il motivo di tutta questa indifferenza.
"Pronto Etienne? Sofia è con te? Non è ancora tornata a casa e al telefono non risponde. Ho provato a chiamare Jacque ma anche da lui nessuna risposta. Sono preoccupata, non è da lei".
Divento pietra. È solo colpa mia. "No non è con me! Da quanto tempo non la senti?" Vorrei mettermi ad urlare per sfogare questa rabbia che sento crescere dentro. "A dire il vero non la vedo e non la sento da questa mattina ma non mi sono preoccupata, mi ha detto che dopo le lezioni si sarebbe fermata con Jacque non so dove.." povera piccola e dolce Sofia. "Vado a cercarla" è la sola cosa a cui ora riesco a pensare. Sto per chiudere la chiamata ma la voce di Mia cattura ancora la mia attenzione. "Etienne, non so cosa ci sia tra te e Sofia, non l'ho ancora ben capito. Mi fa soffrire che entrambi abbiate evitato di parlarmi chiaramente dei vostri sentimenti. So che l'avete fatto per non farmi soffrire, ma non sono una stupida. Mi sono accorta degli sguardi tra di voi, mi sono accorta dei lunghi silenzi ogni volta che con lei ti nominavo o viceversa, ad ogni modo lei è e resterà sempre importante per me. Ha sofferto tanto per un altro uomo in passato e se un giorno vorrà parlartene capirai perché cerco sempre di proteggerla, quindi per favore sta lontano da lei. Cercala, trovala e dille addio. Non ha bisogno di un altro Matteo", dopo mette giù.

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