36 Etienne

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Continuo a bussare a più non posso alla sua porta, so che così facendo sveglieró non solo lei ma tutto il vicinato ma non m'importa. Troppe volte nella vita ho fatto quello che gli altri volevano che facessi, amici, donne, conoscenti... non facevo domande né a loro né a me stesso, prestavo la moto, la mia stanza, facevo sesso senza nemmeno sapere se la ragazza mi piacesse realmente oppure no; la mia vita era un continuo compiacere gli altri. Non so nemmeno io perché lo facessi, non so dire se la mia fosse paura di rimanere solo, voglia di piacere agli altri o semplicemente noia. Lo facevo e basta. Per quello ora non sto pensando a quello che potrebbe pensare la gente, ora so solo quello che penso io e voglio sapere quali siano i pensieri di Sofia ed ho bisogno di saperlo subito. Il problema è che nessuno sembra sentirmi.
Quando mi decido a picchiare più forte i pugni sulla porta ecco che mi apre.. rimane sempre la ragazza più bella che io abbia mai visto anche coi capelli arruffati e gli occhi stropicciati dal sonno e dal trucco colato sul viso per colpa delle lacrime che ha dovuto versare; probabilmente non si è nemmeno accorta di come il suo viso appaia stanco e bellissimo ora. Mi guarda dritto negli occhi ed io non so che dire, non so che pensare, credo di non sapere nemmeno più il mio nome ora. Rimango immobile finché sul suo viso non appare l'ombra di un sorriso, non so cosa l'abbia fatto nascere ma sono felice. Vorrei toccarla e sento che tutto il mio corpo è calamitato verso di lei ma questa maledettissima paura di un suo rifiuto mi tiene a distanza.
Poi quasi leggendomi nel pensiero o realizzando un mio sogno si lascia sprofondare sul mio petto ed io finalmente respiro a pieni polmoni come mi sembra di non fare da una vita. Rimaniamo cosi per non so quanto tempo, abbiamo bisogno di parlarci attraverso questo meraviglioso silenzio e di chiederci scusa per le parole dette e molto di più per quelle non dette.. Abbiamo bisogno di perdonarci.
Quando rialza gli occhi verso di me la testa sembra girarmi, potrei dire che è stanchezza ma io credo che sia amore. I nostri occhi si incatenano e nessuno dei due sembra voler abbassare lo sguardo. Mi prende le dita e le accarezza senza mai smettere di guardarmi e sento che l'attrazione fra noi cresce come un vortice da dentro le viscere e quando mi prende per mano e mi porta verso la sua stanza un uragano di farfalle e di emozioni si scatenano dentro il mio stomaco. Nessuno dei due osa dire una parola forse per paura di spezzare un meraviglioso momento che non ha bisogno di essere riempito da inutili parole.
La porta della sua stanza si chiude alle nostre spalle e i ricordi del primo bacio che le ho rubato mi travolgono e la voglia di riassaporare quelle labbra morbide e rosse mi assale senza che io possa farci nulla. Le sfioro la guancia tracciando il profilo con un dito e la sento sospirare, vuole che la baci, mi sta implorando con lo sguardo ed io non me lo faccio chiedere neppure una volta a parole.. non ho tempo e pazienza per aspettare. . Ho bisogno di lei subito, delle sue labbra, del suo sapore, del suo odore e in un attimo la mia bocca è sulla sua.


Una cicatrice sul cuore 💔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora