17 Etienne

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Stavo immaginando di sfiorarla con le dita e con le labbra quando l'ho vista svenire. Mi ha guardato ed è caduta a terra. Corro verso di lei e Mia mi guarda come se cercasse di capire che cosa sta accadendo. E' totalmente ubriaca. Prendo Sofia tra le braccia e la sua belle brucia. Lava incandescente che cola. Non riesco a non desiderarla neppure ora che è svenuta tra le mie braccia, ma è un desiderio diverso, quasi di protezione. Riecco la fragile bambola di cristallo di cui credo di essermi innamorato ieri sera. E' difficile da ammettere. Ma mentire a se stessi non può più avere senso.

Mathieu mi vede e corre verso di me facendosi largo tra la folla. Mia sta ancora ballando. "Mathieu, io porto a casa Sofia, tu tieni d'occhio Mia, ok? Riportala a casa intera... non ci vorrà molto. Credo sia al limite..." "Ok, tranquillo, ma cos'è successo a Sofia?" "Ha solo esagerato con il bere, ci vediamo dopo..."

Carico Sofia in macchina con non poca fatica. Vedo che si sta riprendendo. Penso di non averci mai messo così tanto a fare un tratto di strada così breve. Non voglio che questo momento finisca, voglio guardarla dormire ancora un po', ma non posso fare il giro dell'isolato dieci volte come un'idiota, lei ha bisogno di riposare ed io sarei solo un'egoista.

Apro la porta di camera sua e il suo profumo m'investe, Dio è così bella, così fragile e indifesa. E' veramente questo che si prova? Ad essere innamorati intendo? Credevo di essere innamorato di Mia, lo credevo davvero ma quello che sento per questa giovane donna è qualcosa che non riesco a spiegare. E' calore. E' batticuore. E' tutto quello che ho sempre sentito più tutto quello che non ho mai neppure immaginato. Potrei stare a guardarla tutta la notte e non sentirmi mai stanco.

"Etienne, non te ne andare" sussurra. Sento il suo cuore battere, ma forse è solo il mio che fa le capriole. "Etienne, ti prego..." ma lei continua a dormire. Ha davvero sussurrato il mio nome, o l'ho solo sognato? Si gira nel sonno e la sua mano cade dove ho poggiato la mia, sembra pulsare ed io non resisto... le sfioro le dita con le dita; lei sembra sorridere, chissà cosa sta sognando, stringo la sua mano un po' di più e la sua bocca che si schiude è un richiamo così forte che le mie labbra si posano piano sulle sue, ancora prima che io possa pensarlo. Un bacio rubato. Non lo saprà mai nessuno, ma è il bacio più bello che io abbia mai dato.

Poi sento la porta di casa aprirsi o chiudersi, non saprei dire. Sarà meglio tornare di là, non vorrei proprio farmi trovare in questa situazione. Non saprei spiegarla. Tutto è esattamente come sembra ed il mio comportamento non può avere scuse.

"C'è nessuno in casa?" Chiedo ma di là regna il silenzio. Possibile che la mia testa mi stia giocando brutti scherzi? Ero certo di aver sentito qualcosa. Sento il telefono squillare: è Mathieu "Pronto Mathieu, tutto ok? Mia?" " si si, tranquillo volevo solo dirti che Mia si è addormentata da Justine. Ha detto che può restare lì a dormire stanotte." "Justine, la festeggiata? " "Si proprio lei. Ci pensi tu a Sofia?" "Si, certo" "Ok"... che strano tono nella voce. Non mi lascia neppure il tempo di rispondere. Riaggancia semplicemente.

Torno nella stanza di Sofia, dorme ancora cosi profondamente. Resto un istante a guardarla, se sapesse che l'ho baciata probabilmente mi odierebbe, ma non riesco a pentirmi di averlo fatto, e mentre questa consapevolezza si spazio in me mi addormento al suo fianco.

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