perdere la testa

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Ian intrecciò le mani con quelle di Mickey mentre continuava a stargli a cavalcioni mentre si baciavano, le lingue si ingarbugliavano pigramente. Voleva andare oltre, così tanto oltre, ma conosceva Mickey abbastanza per sapere che baciarsi, per quanto ne sapeva, era tutto ciò che avrebbe ottenuto. Sperava solo che non si trattasse di un caso prolungato. Ian, decidendo di essere un gentiluomo, si scostò per primo e appoggiò la fronte a quella di Mickey, i respiri irregolari."Possiamo andarci più piano, intendo, se vuoi" disse Ian affannosamente. 

"So che questo è probabilmente molto per te da gestire" si tirò indietro un po', abbastanza per poter guardare Mickey negli occhi. "Ti sei spinto più in là prima d'ora...con un ragazzo?"

Mickey si costrinse a guardare altrove ed era chiaramente a disagio con la domanda. 

"Ecco di nuovo che rovini tutto con quella tua bocca del cazzo"

"Beh, mi piacerebbe mostrarti cos'altro può fare la mia bocca" fece Ian lentamente. 

"Sto solo cercando di capire se puoi farcela o no" sorrise leggermente e si chinò per un altro bacio.

Mickey liberò le mani da quelle di Ian e si tirò su, facendo cenno al rossino di togliersi da lui.Lentamente e con riluttanza Ian scese, poi si sedette contro la testiera, osservando Mickey andare giù dal letto e dirigersi verso la cassettiera. Vide il moro prendere una sigaretta e accenderla.

"Okay" farfugliò Ian, passandosi una mano sopra la testa. Non capiva come fossero passati da 60 a 0 nel giro di pochi secondi. "Mi dispiace se ho detto qualcosa che ti ha offeso o ti ha fatto girare le palle"

"Beh, l'hai fatto" disse Mickey prima di tirare una lenta boccata. "Te l'ho detto. Non sono gay""Sono abbastanza sicuro che non era il telecomando quello che ho sentito premere contro la mia gamba due minuti fa" 

Ian desiderava davvero avere l'abilità di pensare prima di parlare.

"Fanculo" disse Mickey. "Senti, baciarsi è una cosa. Come cazzo ti pare. È solo lingua. Qualunque cosa che includa i nostri cazzi è fuori questione""Non so. Penso che baciarsi sia piuttosto intimo. Non conosco molti ragazzi etero che bacerebbero un altro ragazzo""Vaffanculo"

Ian osservò Mickey mentre si dirigeva e si sedeva verso la brutta sedia verde. 

"Allora, non sei mai stato con un ragazzo prima? Neanche uno? Sono il primo che hai mai baciato?"

"Quale parte di 'non sono un fottuto gay' non cogli, Gallagher? Cristo!" scattò Mickey, tirando ancora con nervosismo dalla sigaretta.

"Okay, quindi...pomici con me, ti viene un'erezione, mi afferri il sedere, ma...non sei gay? Sto solo cercando di mettere insieme i pezzi"Mickey non disse nulla, si limitò a prendere le sue scarpe, intenzionato a lasciare la stanza per avere un po' di spazio prima che potesse strangolare il ragazzo."Dove stai andando?""Lontano da te cazzo, ecco dove""Parlami, Mick. Fammi capire. Non credo di essere mai stato così fottutamente confuso in vita mia"

"E' stato uno sbaglio, okay?" interruppe Mickey, alzandosi e raddrizzando le spalle. "Non sarebbe dovuto accadere. Scusa se non toccherò il tuo cazzo o qualunque cosa tu vuoi che faccia, ma le cose andranno così, cazzo. Capito?"

Ian saltò giù dal letto mentre Mickey si voltava per aprire la porta, facendo entrare una folata di aria fredda. Si premette contro la schiena di Mickey e si allungò intorno a lui, chiudendo la porta con violenza.

"Non andare" sussurrò tra i capelli di Mickey.

"Stai indietro Gallagher, cazzo"

"Va bene essere confusi, Mickey. Lo capisco. A lungo non ho voluto ammetterlo" Ian sospirò per la sorpresa quando Mickey si voltò all'improvviso e lo spinse con forza, facendolo inciampare all'indietro. La gamba colpì l'angolo del letto e cadde in modo goffo, il fianco si scontrò violentemente con il pavimento.

Ransom. || GallavichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora