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Entrarono nella stanza inciampando, tutti mani, labbra e lingue, non disturbandosi nemmeno di accendere le luci. Ciecamente Mickey calciò la porta, mai interrompendo il bacio.


Era completamente andato. Non c'era alcun modo per farlo tornare indietro adesso. Paura, dubbio, confusione...fanculo tutto. Tutto ciò che voleva al momento era quel nodo allo stomaco e la sensazione calda e formicolante che ne derivava, ricomponendosi mentre Ian Gallagher lo baciava.


"Mick" sussurrò Ian rocamente mentre finalmente pose fine al bacio infervorato iniziato non appena avevano raggiunto il parcheggio del motel. "Sei-"


"Se adesso mi chiedi se sono sicuro, Gallagher, ti taglio la cazzo di lingua"


"Beh, okay allora" disse Ian prima di immergersi in un altro bacio.


Mantennero le labbra incollate mentre entrambi si scrollavano di dosso i cappotti. Mickey avvolse un braccio attorno a lui e lo attirò maggiormente, volendo sentire il suo corpo, avendo il bisogno di sentirlo.


Ian era solido e forte e magro sotto le sue dita, voleva sentirlo di più. Voleva sentire ogni centimetro di lui. Ian lasciò che lo guidasse indietro verso il letto e ci cadde sopra, trascinando Mickey con sé.Mickey non poteva davvero crederci, ma stavano praticamente ridacchiando come puttanelle mentre entrambi emettevano spasmi, appoggiando la fronte su quella dell'altro.


Ian grugnì mentre si muoveva sotto il peso di Mickey finché non trovarono la giusta posizione.Mickey poggiò la mano dietro il suo collo, il pollice sulla sua guancia, abbassandosi per baciarlo profondamente, amando come lui lo baciava, amando il suo sapore.


Quando il ginocchio di Mickey sfiorò la sua erezione, Ian si separò dal bacio e gemette. "Gesù, Mickey""Togliti i vestiti" esalò Mickey, lontano dall'essere timido ora, "ma tieni su i pantaloncini"


"Tu e questi cazzo di pantaloncini" canzonò Ian.


"Adesso"


Ian non se lo fece ripetere una terza volta. Si mise a sedere impazientemente, tirando via la maglietta da sopra la testa e lanciandola per terra. Poi si sdraiò e sollevò i fianchi, velocemente sbarazzandosi dei pantaloni e calciandoli via.


"Cristo, non ho mai visto qualcuno spogliarsi così in fretta" disse Mickey con un caldo sorriso.Ian lo guardò, il petto si alzava e abbassava rapidamente, le guance roventi, gli occhi scuri di desiderio.


Mickey lo fissò, il sorriso provocante sparì dalla sua faccia e percorse col pollice il suo carnoso labbro inferiore.


Ian gli baciò il pollice e lo mordicchiò leggermente.


"Cazzo" fece Mickey senza fiato.


"Ti voglio così tanto, Mickey" disse Ian, sollevandosi e passandogli una mano fra i capelli.


"Ti voglio anch'io" ammise Mickey con coraggio, la voce rauca per l'emozione. Non era mai stato tanto onesto con nessuno, incluso se stesso.

Ransom. || GallavichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora